Miti, leggende e falsità – Prima parte

Scritto da:  | 1 Ottobre 2013 | 19 Commenti | Categoria: Regolamento

Miti e falsita 1

Ho pochissimo tempo sull’orologio e per fare in fretta ho promosso il pedone al volo, sostituendolo con una Torre capovolta e dichiarando ad alta voce che è una Donna.

Premesso che per completare una promozione si ha il diritto di fermare l’orologio per farsi dare o cercare il pezzo a cui si vuole promuovere, una Torre capovolta posta sulla scacchiera rimane una Torre, e se la si muove come una Donna è mossa illegale.

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Ho portato il pedone in ottava dichiarando la volontà di cambiarlo in Donna. Mentre la sollevavo dal tavolo ho realizzato che con questa promozione avrei prodotto stallo, allora l’ho lasciata e ho messo sulla scacchiera una Torre. Il mio avversario ha protestato pretendendo che promuovessi a Donna.

La protesta non è fondata, la scelta diventa definitiva quando il nuovo pezzo tocca la casa di promozione.

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L’orologio per gli scacchi va collocato alla destra del nero.

Per motivi pratici, prima dell’inizio della partita è l’arbitro che decide dove debba essere posizionato l’orologio.

Per esempio negli incontri a squadre, dove sullo stesso lato del tavolo si alternano i colori, è utile per l’arbitro piazzato a “capotavola” poter vedere il quadrante di tutti gli orologi se orientati nello stesso verso.

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Giocavo in un festival e quando mi è caduta la bandierina l’arbitro lo ha segnalato, determinando la mia sconfitta per il tempo. Ciò non è compito dell’avversario?

Solo nel gioco rapido e lampo.

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Per comodità di scrittura ho l’abitudine di tenere il formulario davanti a me, mezzo infilato sotto la scacchiera. L’arbitro ha preteso che lo tenessi bene in mostra per tutta la partita.

Ha ragione l’arbitro.

Il formulario deve essere sempre visibile, per permettere un controllo continuo e discreto dell’obbligo di scrivervi con continuità le mosse e solo quelle, senza commenti o altro.

C’è da dire che ancora oggi, benché la qualità complessiva dell’offerta organizzativa sia sempre più professionale, sopravvivono ancora troppe situazioni nelle quali i giocatori, in particolare nei tornei minori, hanno a disposizione postazioni di gioco sacrificate, ed è inevitabile essere costretti a dover infilare il formulario sotto la scacchiera.

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La richiesta dell’arbitro per l’episodio del formulario seminascosto mi ha innervosito e per rabbia a fine partita non volevo consegnare la seconda copia del mio formulario. Ho sostenuto che per metà è opera del mio ingegno e quindi ne disponevo a mio piacimento.

I formulari sono di proprietà degli organizzatori del torneo.

Giusto o sbagliato che sia, se non si ottempera si rischia una sanzione.

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Si gioca senza incremento e, in un finale con 2 pezzi e 4 pedoni ciascuno, in posizione che reputo pari, io con meno di 2 minuti e il mio avversario 30, ho proposto patta all’arbitro. Me l’ha rifiutata e ho finito per perdere per il tempo. Non è giusto.

Una posizione di pari possibilità non è automaticamente patta, ovviamente. Quando l’arbitro ha verificato che l’avversario si sta sforzando di vincere, ovvero non sta manovrando i pezzi al solo scopo di attendere la caduta della bandierina, anche se si è in possesso di materiale superiore la sconfitta per il tempo ci sta.

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Per motivi di lavoro devo essere sempre reperibile così, quando gioco in torneo, metto il telefono cellulare con la vibrazione e sono a posto.

Non va bene, perché è proibito per chiunque tenere acceso il telefono cellulare nell’area del torneo senza il permesso dell’arbitro.

Anzi, con i timori di cheating sempre più diffusi, usare il telefono mentre si gioca, seppur in maniera innocente, non è proprio il caso.

In casi particolari come questo è necessario essere autorizzati dall’arbitro, per evitare sanzioni che possono arrivare alla perdita della partita.

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Il tratto era al mio avversario, che si è alzato e dopo aver brevemente parlottato con l’arbitro è sparito dalla sala gioco per rientrare dopo qualche minuto. Credevo fosse un comportamento vietato.

Con il permesso dell’arbitro è consentito al giocatore avente il tratto lasciare l’area di gioco, in altre parole i paraggi della scacchiera dove sta giocando.

Miti e falsita 2

avatar Scritto da: AI Francesco De Sio (Qui gli altri suoi articoli)


19 Commenti a Miti, leggende e falsità – Prima parte

  1. avatar
    Jas Fasola 1 Ottobre 2013 at 09:30

    Semilampo. Finale di alfieri e pedoni, con gli alfieri di colore contrario, assolutamente patto ma con il mio avversario in vantaggio di tempo. L’arbitro si e’ messo a contare le 50 mosse. Quando arrivava vicino a 50 il mio avversario muoveva di un passo l’unico pedone non bloccato… ho perso per il tempo. L’arbitro ha detto al mio avversario che non e’ “fair play” e gli ha dato il punto 🙁

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      fds 1 Ottobre 2013 at 16:39

      L’arbitro dovrebbe mettersi a contare le 50 mosse solo su richiesta di un giocatore, perché quasi sempre in un semilampo non vi è adeguata sorveglianza per tutte le scacchiere.
      Hai chiaramente chiesto patta all’arbitro per l’art. 10.2?

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        Jas Fasola 1 Ottobre 2013 at 17:35

        No, non lo conoscevo! Gli ho chiesto di contare ma a fine partita poteva dirmi che esisteva questo art.

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    scettico 1 Ottobre 2013 at 09:37

    Domanda – “Giocavo in un festival e quando mi è caduta la bandierina l’arbitro lo ha segnalato, determinando la mia sconfitta per il tempo. Ciò non è compito dell’avversario?”

    Risposta – “Solo nel gioco rapido e lampo.”

    Commento (mio): Gulp! Cioè, se ho capito bene, nel gioco rapido e nel gioco lampo sono io (che gioco sul filo dei decimi di secondo) a dovermi accorgere che il mio avversario ha esaurito il tempo e non l’arbitro mentre nel gioco a cadenza normale deve essere l’arbitro e non il mio avversario ad accorgersene? A rigor di logica, dovrebbe essere il contrario! Maahh

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      lordste 1 Ottobre 2013 at 14:01

      eh no! a rigor di logica, nei lampo e nei semilampo si gioca molto sul tempo, e quindi sta al giocatore curarsi ANCHE di quell’aspetto del gioco.
      A tempo lungo invece il tempo è (relativamente) meno pressante, quindi è plausibile che il giocatore non debba curarsene e che sia l’arbitro a poter fermare il gioco a tempo scaduto. Comunque, tu puoi “chiamare” il tempo scauto anche a tempo lungo senza problemi, ovviamente.

  3. avatar
    Franco 1 Ottobre 2013 at 13:57

    Anni fa’ ho fatto un torneo semilampo e dalla fretta ho promosso a torre capovolta e ho premuto l’orologio, l’arbitro mi ha dato immediatamente partita persa :(

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      lordste 1 Ottobre 2013 at 14:04

      se è andata veramente cosi, l’arbitro ha commesso un grave errore. Al limite, avrebbe potuto importi di acconciare la torre in posizione dritta, sul tuo tempo.
      Ma sei sicuro invece di non avere mosso in diagonale la torre capovolta? sicurissssssssimo?? (e poi, l’arbitro sarebbe intervenuto senza essere stato chiamato dal tuo avversario?)

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        Franco 1 Ottobre 2013 at 14:12

        Si, e’ andata cosi purtroppo. Poi un’altra volta nel gioco lampo ero rimasto con Re e Cavallo contro vari pezzi del mio avversario e cadendo la sua bandierina mi hanno dato partita patta invece di darmi il punto intero! Ho reclamato senza successo. 👿

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        Franco 1 Ottobre 2013 at 14:31

        Credo che il mio avversario ha reclamato la vittoria e l’arbitro gli ha dato ragione! sono passati tanti anni non ricordo con precisione ma non credo cambi molto… a quel tempo non conoscevo bene il regolamento e non avevo nemmeno protestato 🙄

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          fds 1 Ottobre 2013 at 16:34

          Sicuro che non fosse una partita lampo? 😉

          Vi è stato un periodo nel quale la promozione a Torre capovolta era considerata mossa illegale e, da regolamento lampo, come per tutte le mosse illegali l’avversario poteva richiedere la vittoria appena azionato l’orologio.

          In seguito, in merito alla T capovolta, è stato specificato quello che riportato nella nota.

          Infine, i regolamenti cambiano nel tempo, e bisogna sempre contestualizzare.

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            Franco 2 Ottobre 2013 at 09:42

            Erano 15 minuti a testa e credo sia stata giocata circa 15-20 anni fa’ la partita.

  4. avatar
    alfredo 1 Ottobre 2013 at 18:28

    Vorrei dare una risposta a ” scettico” ma non so piu’ dove sia finito il suo post .
    se ci sei batti un colpo che cercherò di risponderti su Horner …. e altro
    ciao!

  5. avatar
    alfredo 2 Ottobre 2013 at 09:05

    ciao scettico
    io so bene chi sia Horner in quanto il mio sport è stato il ciclismo e un po’ di cose ne conosco .
    ma tutto questo cade in secondo piano rispettoa quello che mi hanno raccontato ( non sono iscritto a fb e se lo fossi non sareicerto “amico” di questa persona )
    in pratica una apologia del leader di alba dorata ( e di questo orribile gruppo di dementi) il movimento neonazista greco , arrestato con l’accusa di avere asassinato un cantante rapper .
    qui c’è qualcosa di molto piu’ serio di cheating .
    una persona cosi’ è indegna di far parte di un movimento il cui motto è GENS UNA SUMUS .
    fortunatamente mi hanno letto i post di risposta che persone piu’ avvedute o semplicemente che conoscono la storia gli hanno dato . e messo KO
    per cui Horner tenga la sua vittoria sporca alla Vuelta ( per la cronaca si è dato alla macchia subito dopo)
    ci sono cose molto molto piu’ importanti ed è semplicemente intollerabile che in mome di una presunta libertà di pensiero si solidarizzi con persone e gruppi di questo genere
    ciao
    buona giornata

    • avatar
      scettico 2 Ottobre 2013 at 09:26

      vabbè ma che c’entra con la mia frecciatina al buon “Edo”?
      tutto qua
      peraltro, l’avevo poi scritto che Horner non c’entrava
      mi sembra, a dire il vero, da parte tua un espediente (suona male, mi scuso, ma non mi viene in mente un altro termine) per dire la tua su ciò che hai raccontato
      bene, prendo atto che Alba Dorata non ti piace e di quanto hai scritto
      il mondo è pieno strazeppo pure di cente che ha sulle scatole quelli dei centri sociali
      e così via

  6. avatar
    alfredo 2 Ottobre 2013 at 09:07

    ricordo una bellissima definizione della mia professoressa di latino e grecodelle scetticismo
    lo definiva ” la legittima digesa della ragione”

  7. avatar
    alfredo 2 Ottobre 2013 at 11:27

    c’entra , c’entra ma per me finita qua .
    spero solo che Alba dorata o movimenti simili abbiano la solidarietà di pochi esaltati e non si vada oltre tutto qui
    il mio non era un espediente
    comunque buona giornata e , se vuoi,altre chiaccherate su scacchi ( e non solo)
    ciao 🙂

    • avatar
      scettico 2 Ottobre 2013 at 11:53

      va bene. volentieri! grazie! ciao e buona giornata

  8. avatar
    alfredo 2 Ottobre 2013 at 12:01

    grazie
    a te

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