Cosa tocca fare per una citazione…

Scritto da:  | 13 Novembre 2013 | 3 Commenti | Categoria: Zibaldone

“If a tree falls in a forest and no one is around to hear it, does it make a sound?”
Se un albero cade in una foresta senza che ci sia qualcuno che lo senta, fa rumore?
(Molte possibili fonti, in differenti enunciazioni)

Cosa tocca fare per una citazione 6

Vista l’assenza di interesse al mio tentativo di portarvi nel terreno scivoloso della attribuzione di riferimenti e citazioni, condivido con me stesso quelle che erano i riferimenti (dove presenti) che avevo in mente nell’invenzione dei 32 (numero casuale?) profili di risposta al quesito delle lancette dell’orologio:

ARGUTO: Scusi, ma non ha proprio nient’altro da fare invece di propinarci queste astrusità?

Nessun riferimento

ARTISTICO: Come non può non sapere, nella visione di Dalì il tempo è fluido e impossibile da contenere in una forma statica e misurabile, quindi si allontani da questo approccio materialistico e abbracci la trascendenza artistica che… pronto? Pronto? Ma che ha attaccato?

Nessun riferimento, solo una presa in giro di alcuni critici d’arte o consulenti d’immagine

ASTROFISICO: Il concetto di tempo è troppo ampio per avere una influenza specifica sulle nostre brevi vite e… vigile? Scusi, mi sono fermato solo 5 minuti. Non mi starà mica facendo la multa! Scusi…

Nessun riferimento, anche se fa il verso a coloro che fingono di curarsi dei grandi problemi dell’umanità e poi si scontrano con le cose di tutti i giorni che, ahiloro, comunque li toccano.

AUTOSTOPPISTA: La risposta è 42.

Il riferimento è a “Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Adams e in particolare alla risposta alla “Domanda Fondamentale sulla Vita, sull’Universo e Tutto quanto”, che “Pensiero Profondo” (il secondo più grande computer di tutti i tempi e di tutti gli spazi) fornisce dopo sette milioni e mezzo di anni: “42”

AYURVEDICO: Shanti, fratello, sei stressato? Non pensare al tempo, rilassati. L’armonia del mondo, la musica delle sfere…

Nessun riferimento, ma chi non ha incontrato qualche strano personaggio che ti saluta con “Shanti”?

CAPO INDIANO: Estiqaatsi pensa che questa domanda è molto importante per l’uomo, e anche per la donna.

Il riferimento è al “Grande Capo Estiqaatsi”, pellerossa capo sciamano della tribù dei Cherokee e opinionista del programma “610” (programma radiofonico di Lillo & Greg). La pronuncia del suo nome è un’eloquente espressione romanesca e le sue risposte iniziano sempre con ” “Estiqaatsi (pausa) pensa che…”.

CATALANO: Un minuto seduto in compagnia di una bella ragazza passa molto più rapidamente di un minuto seduto su una stufa accesa. Lei, carissimo, dove sta seduto?

Anche se può sembrarlo, vista la banalità dell’osservazione, la citazione non è di Massimo Catalano di “Quelli della Notte” (programma televisivo di Renzo Arbore), ma di un aforisma riferito ad Albert Einstein, riportato quasi letteralmente

CONGETTURALE: Dispongo di una meravigliosa soluzione a questo quesito, che non può essere contenuta nello spazio per i commenti troppo stretto della pagina.

Il riferimento è all’ultimo teorema di Fermat, enunciato nel 1637 e dimostrato solo nel 1994 da Andrew Wiles. La citazione è al testo in latino attribuito proprio a Pierre de Fermat che scrisse: “Dispongo di una meravigliosa dimostrazione di questo teorema, che non può essere contenuta nel margine troppo stretto della pagina”.

CONNESSO: Facile, adesso guglo la soluzione

Nessun riferimento

CONNESSO 2.0: Facilissimo, adesso guglo la soluzione, ma… come si dice “lancette” in inglese?

Nessun riferimento

DILIGENTE: Aspetti, dove avevo messo i miei libri di fisica del liceo?

Nessun riferimento

ELEATICO: Le lancette tenderanno a sovrapporsi di nuovo, ma non ci riusciranno mai. Come dice? E’ scaduto il tempo? Non capisco…

Il riferimento è ovviamente al paradosso di Zenone di Elea

ESCAPOLOGO: Se l’orologio si ferma, la risposta è “Mai”! Giusto?

Nessun riferimento, a parte scherzare con coloro che invece di dare una soluzione sparano una boiata e aspettano la reazione per poi scegliere da che parte buttarsi.

FANTASIOSO: E’ tardi! E’ tardi! Sono in ritardo! In arciritardissimo!

Il riferimento è scherzoso e riprende il Bianconiglio della versione disneyana di “Alice nel Paese delle meraviglie”, che è sempre angosciato dall’essere in ritardo e guarda con ansia il suo orologio a cipolla.

IMPRENDITORIALE: Classica domanda oziosa da sindacalista. Nel mondo industriale contemporaneo, così dinamico e complicato, tutto si può comprare, anche il tempo, quindi la risposta dipende da quanta grana hai. Punto.

Nessun riferimento in particolare, ma potrebbe fare il verso a un imprenditore padano.

LUNATICO: Ehi, nessuno mi ha detto quando iniziare, ho perso il “via”! Ho ancora tempo?

Il riferimento è alla canzone “Time” dei Pink Floyd, tratta da “The Dark Side of the Moon”: “No one told you when to run, you missed the starting gun” (e poi vai con l’assolo di David Gilmour!)

MANAGERIALE: Signore, questo è un bellissimo orologio. Se mi dice la risposta esatta glielo regalo.

Il riferimento è fatto a un aneddoto del grande fisico Niels Bohr. Ancora ragazzo, a scuola gli fu sottoposto un problema di fisica per lui talmente semplice (misurare l’altezza di un grattacielo usando un barometro) che la sua risposta fu breve e annoiata. Sfidato dal direttore della scuola a dimostrare le sue effettive conoscenze, il ragazzo formulò numerose ipotesi di soluzione spaziando tra diverse possibili formule applicabili, fino alla soluzione più divertente: “Signor direttore, questo è un bellissimo barometro. Se mi dice l’altezza dell’edificio, glielo regalo.”

MATEMATICO: Ho la soluzione esatta, ma si applica solamente al caso di orologi monodimensionali.

Nessun riferimento, a parte una barzelletta (non so quanto famosa) nella quale dei brillanti matematici trovano la formula per vincere alle corse dei cavalli, ma con la limitazione che il sistema funziona solamente nell’approssimazione di cavalli sferici.

MINIMALISTA: Eh?

Nessun riferimento, ma recentemente alcuni linguisti olandesi hanno identificato proprio questo monosillabo come “la prima parola unversale”. Potremmo quindi rinominare questo profilo in “UNIVERSALE”

NOBILE: Precisamente la supercazzolaconscappellamentoadestra e settordici minuti comesefosseantani secondi dell’orologio bilaterale prematurato, capisce?

Questa è facile: il riferimento è al conte Raffaello (Lello) Mascetti, interpretato da Ugo Tognazzi, che usava il trucco della “supercazzola” (con diverse varianti) per infinocchiare l’interlocutore di turno.

NOSTALGICO: Questo è un quesito che in passato i bambini sapevano risolvere al primo anno delle scuole dell’obbligo. Purtroppo adesso tutto è cambiato e, come molte cose dei bei tempi andati, anche questa soluzione è caduta in un oblio che noi del circolo culturale stiamo tentando di combattere faticosamente durante le nostre assemblee… a proposito, nn’è che c’hai du’ euri pe’ i pennarelli?

Nessun riferimento in particolare, ma ricorda qualche animatore di circoli pseudo-vetero-alternativo-comunisti di una volta

PATERNALISTA: Con tutto quello che ho pagato per farlo studiare, a mio figlio, stavolta mi deve aiutare, mi deve.

Nessun riferimento (ma “Filologo”, nei commenti alla prima parte dell’articolo, ha forse fatto veramente così!)

POLITICO: La ringrazio per la domanda, gentile amico, che pone un quesito di assoluto interesse e che, se non fosse per alcuni improrogabili impegni che richiedono la mia presenza altrove, avrei volentieri e rapidamente risolto e discusso con dovizia di particolari.

Nessun riferimento, anzi, molti riferimenti…

POSAPIANO: Io dico 12 ore esatte e vado sul sicuro

Nessun riferimento (“Ricardo Soares” e “Lorenzo”;)

PRAGMATICO: Il mio approccio è semplice, capo: aspetto la sua soluzione e poi le dico la mia.

Nessun riferimento (tranne che a qualche presunto politico nostrano)

PRECISO: un pigrechesimo di furlong.

Nessun riferimento (il furlong però è una vera unità di misura)

PROFETICO: La risposta non è da cercare fuori: la risposta è dentro di Lei! Però è sbagliata…

Il riferimento è a “Quelo”, personaggio inventato e interpretato da Corrado Guzzanti nel programma “Pippo Chennedy Show” del 1997.

RELATIVISTA: Secondo la teoria della relatività, muovendosi a una velocità prossima a quella della luce il tempo rallenta, quindi il problema non è definito a meno che Lei non specifichi con quale velocità ci stiamo muovendo. Un po’ di precisione, che diàmine!

Il riferimento alla teoria della relatività di Einstein è evidente. Fa anche un po’ il verso a coloro che invece di rispondere a un problema contrattaccano con argomenti cavillosi o spropositati rispetto a quanto chiesto.

SCACCHISTA: Mi sa che sono finito in zeitnot… abbandono.

Nessun riferimento (oppure molti di noi)

Cosa tocca fare per una citazione 5

SOCIALE: Bene, adesso basta accedere alla nostra splendida piattaforma sociale e chiedere alla nostra base cosa ne pensa di questo quesito. Le faremo sapere appena riusciremo ad avviare la nostra splendida piattaforma sociale e raccoglieremo sufficienti commenti. Ho già detto che la nostra piattaforma sociale è splendida?

Nessun riferimento, anche se pensavo al Movimento 5 Stelle mentre lo scrivevo

TECNOLOGICO: Io uso il mio smartòfono come orologio, quindi non ho capito la domanda. Che cosa sarebbero esattamente queste “lancette”?

Nessun riferimento, ma conosco molti adolescenti che non sanno leggere l’ora su un quadrante di orologio…

VETERO: E chi la vede la lancetta dei secondi? E’ così piccola e io senza occhiali…

Nessun riferimento

VOLPINO: Mah, io tanto non uso l’orologio quindi non mi interessa

Vago riferimento (specie nel nome del profilo) a “La volpe e l’uva” di Esopo.

Cosa tocca fare per una citazione 2Sempre rimanendo nelle risposte non espresse, fin dai commenti alla prima parte dell’articolo era stato indovinato il riferimento a Danny Rowseven come il pedone d7.

Queste sono le tracce che avevo disseminato qua e là:

  • L’iniziale di Danny è d
  • Rowseven in inglese vuole dire “riga sette”, o meglio “traversa sette”
  • Si sarebbe potuto brevemente descrivere come un pezzo (di pane) …
  • Sul lavoro era preciso, lineare
  • raramente deviava dalle direzioni che gli venivano affidate.
  •  viveva con una donna molto capace (anche se abbastanza autoritaria … (la Regina)
  • …trascorreva spesso il suo tempo libero al circolo aziendale.
  • …era ormai pronto per un avanzamento di carriera, una promozione
  • …fece rapidamente i quattro passi nella zona pedonale che separava casa sua
  • …rappresentante del capo… (il Re)
  • “chi nasce cavaliere non può morire vescovo” (giocando con le tradizioni in inglese di Cavallo=Knight=cavaliere e Alfiere=Bishop=Vescovo)
  • (nella soluzione) …lavorò come un matto sulla soluzione analitica
  • (nella soluzione) …il posto fu preso da un suo collega the lavorava all’hotel “Excelsior”
  • (nella soluzione) …sarà della partita la prossima volta.

E’ rimasto però misterioso a chi poi andò la promozione.

Il “collega” è ovviamente un altro pedone, che è andato a promozione sfruttando il tema Excelsior (è uno dei problemi più famosi di Sam Loyd, dove un pedone arriva nel numero minimo di mosse “sempre più in alto”;): sto quindi parlando del pedone che inizialmente è in b2 e che, essendo un candidato alla promozione, è il pedone b7.

Cosa tocca fare per una citazione 3

avatar Scritto da: delpraub (Qui gli altri suoi articoli)

Ingegnere Nucleare mai praticante causa referendum, è Candidato Maestro (a tavolino) con carriera interrotta da una felice paternità. Ha fondato e gestisce una azienda di informatica e si occupa di progetti di ricerca applicata in ambito europeo.


3 Commenti a Cosa tocca fare per una citazione…

  1. avatar
    Ricardo Soares 13 Novembre 2013 at 08:03

    Obrigado, Sr. delpraub, molto bene, in verità io volevo escrivere che il nome del colega promovido di Danny R. è Sam, Sam Loyd. Pedone b7! muito bom!!!!!!!

  2. avatar
    Renato Andreoli 15 Novembre 2013 at 08:59

    Bellissimo lavoro, delpraub. Secondo me non ha avuto il seguito che meritava, perché, dopo essersi rotti la testa nel tentativo di risolvere il problema delle lancette sovrapposte, i lettori hanno avuto la sgradevole impressione di essere stati usati!
    Il profilo che preferisco è il matematico, mentre quello che hai chiamato manageriale mi ha fatto venire in mente la seguente storiella.
    Una classe elementare va in gita in campagna. Incontrano un folto gregge di pecore e la maestra:- Vediamo chi riesce a contarle per primo!
    Subito un bambino alza la mano e dice:- Sono 74.
    – Bravo, Giovannino, come hai fatto a contarle così in fretta?
    – Semplice, maestra: ho contato le zampe, sono 296, e poi ho fatto diviso 4!
    Ma, delpraub, scommetto che nemmeno tu sai perché il tempo fugge.
    Fugge perché ci sono tanti che lo vogliono ammazzare!

    • avatar
      delpraub 16 Novembre 2013 at 09:07

      Grazie, Renato. Capisco che la soluzione di un rompicapo spesso non sia all’altezza delle aspettative, ma non c’era nessuna intenzione di “usare” i lettori, figùrati…
      Credo, semplicemente, che con un mondiale e un europeo per nazioni in corso e con articoli di ben altro spessore, come quelli di Giangiuseppe ed Enrico, i miei giochetti di parole e specchietti rimangano in disparte.
      A me piace osservare e cercare collegamenti possibilmente sorprendenti tra i mille dettagli di ciò che accade. Grazie a SoloScacchi ho la possibilità di condividere queste piccole acrobazie con voi. Tutto qua.

      Carina la battuta sul “tempo che fugge”. Non so perchè, ma mi ha ricordato un’altra battuta sul fatto che “Il peggio è alle spalle” “Sì, ma corre veloce, accidenti!”. Mah, forse oggi sono in vena pessimistica…

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