Julius Perlis

Scritto da:  | 22 Dicembre 2013 | 9 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri
Bialystok 2
Il 19 gennaio 1880 nasceva, a Bialystok, Julius Perlis. Oggi capoluogo della provincia della Podlachia, posta nell’angolo nordorientale della Polonia, la città conta circa 400.000 abitanti, è sede universitaria ed ha una sorprendente cattedrale ortodossa, piccola isola immersa in una marea cattolica.
Quando Julius nacque, da famiglia benestante, la zona non era altro che una delle tante province dello sterminato Impero zarista. Colui che avesse voluto giungere agli studi superiori ed ottenere poi la laurea doveva, tuttavia, volgere lo sguardo a sud, verso l’altro impero mitteleuropeo, che faceva capo a Vienna.
Fu ciò che Julius fece, iscrivendosi alla facoltà di Giurisprudenza, senza tuttavia trascurare le sue due grandi passioni: gli scacchi, appresi nell’adolescenza, e la montagna, dove era solito recarsi per lunghe escursioni solitarie.
A 21 anni, già sul punto di ottenere la cittadinanza austriaca, si mise in luce vincendo il campionato cittadino, cosa che ripetè nel 1904, dopo essersi rivelato come uno dei più forti giocatori cittadini anche in un paio di tornei minori negli anni precedenti. Era all’epoca, probabilmente, il più forte giocatore austriaco dopo il grande Carl Schlechter, cosa che venne confermata (1904) in un torneo a 10 giocatori ed a girone doppio, nel quale si piazzò al terzo posto dopo Schlechter e Maròczy.
Julius Perlis
Presa la laurea e guadagnato il titolo di Maestro, negli anni seguenti Perlis giocò un paio di tornei all’anno, non dovendo trascurare la propria attività presso uno studio legale della capitale asburgica. In effetti, nei periodi di tempo libero disputava tornei oppure si isolava in qualche località montana. Il suo stile scacchistico potrebbe essere definito “razionale”; alcune sue vittorie mettono in mostra un gioco estremamente solido, alieno da rischi eccessivi, ed una notevole preparazione in fatto di aperture.
Nel 1909 fu particolarmente attivo; 7° a San Pietroburgo, dove vinsero Lasker e Rubinstein, 3° a Vienna, alle spalle di Richard Reti, e nuovamente terzo nel torneo cittadino di fine anno. Era assorbito notevolmente dall’attività professionale e dalle irrinunciabili passeggiate alpine, e lo si può decisamente definire come “dilettante”.
Come “dilettante”, tuttavia, era capace di far vedere i sorci verdi a chiunque. Nei suoi cinque incontri con il grande Marshall contò ben tre vittorie e due patte, ed al torneo di Carlsbad del 1911, dove si classificò 13°, giocò, vincendola, la sua unica partita contro Alekhine, ed al torneo di San Sebastian del 1912 ottenne un onorevolissimo quinto posto, infliggendo una durissima sconfitta al quotato Oldrich Duras.
La sua ultima apparizione a livello agonistico fu quella del torneo di Vienna del 1913, vinto da Spielmann, dove giunse quinto. Poi, decise di rilassarsi recandosi in Stiria per una delle sue abituali escursioni. Il mattino del 10 settembre (1913) decise di avventurarsi sulle pendici del Hochtor, solo e senza guida come era solito fare.
Non tornò più da quell’escursione. Una successiva ricostruzione dei fatti ci racconta l’ennesima tragedia della montagna: a causa delle nuvole basse e particolarmente fitte, Perlis perse l’orientamento, ed al calar della sera le sue grida di aiuto vennero udite, in lontananza, da due altri turisti, che iniziarono a cercare il disperso ma vennero costretti alla fuga dall’oscurità avanzante e dall’inizio di una tempesta di neve.
Le ricerche di Perlis durarono due giorni, fino a quando il suo cadavere, assiderato, venne trovato dalla spedizione di soccorso il 12 settembre.
Ecco una sua brillante vittoria.

Bialystok 1
avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


9 Commenti a Julius Perlis

  1. avatar
    delpraub 22 Dicembre 2013 at 19:35

    Come ho appena fatto per Marramaquis, rinnovo, in questo caso a Paolo, i complimenti per questa serie di profili non solo scacchistici.

  2. avatar
    INSALA' 22 Dicembre 2013 at 22:12

    …costruire strade che portano a cose preziose e dimenticate.Ammirevole il suo lavoro sig.Bagnoli.

  3. avatar
    paolo bagnoli 23 Dicembre 2013 at 18:47

    Grazie, ma non sono il “signor Bagnoli”; semplicemente “Paolo”.
    Buon Natale a tutti!

  4. avatar
    Marramaquis 23 Dicembre 2013 at 20:05

    Buon Natale, Pa’, e mille ancora di lavori come questo.

  5. avatar
    alfredo 23 Dicembre 2013 at 20:38

    BUON NATALE A TUTTI 🙂

  6. avatar
    Jas Fasola 23 Dicembre 2013 at 20:48

    Wesołych Świąt!! 🙂 Buon Natale!!

  7. avatar
    nìkola 23 Dicembre 2013 at 21:02

    Boldog Karàcsonyt!

  8. avatar
    paolo bagnoli 24 Dicembre 2013 at 12:40

    Belle le immagini! Nella seconda, per un pelo, non è entrata la casa di mio figlio.

  9. avatar
    Michele Panizzi 26 Dicembre 2013 at 12:04

    Come partita io avrei messo quella in cui Perlis
    sconfigge Nimzowitsch ( e´ nel ´Piano´ di Judovich)
    e´ troppo conosciuta e per questo ne hai scelto un altra?

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