Max Weiss

Scritto da:  | 30 Dicembre 2013 | 7 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri
Sered 2
Uno dei giocatori più sottovalutati di tutta la storia degli scacchi è senza dubbio Miksa (Max) Weiss. Nacque il 21 luglio 1857 a Sered, una cittadina posta nella Slovacchia occidentale, che conta oggi circa 15.000 abitanti, ma che all’epoca della nascita di Max dipendeva amministrativamente da Budapest, e contava circa 5.000 abitanti, con due forti maggioranze slovacche ed ungheresi ed una minoranza di lingua tedesca. La città divenne tristemente famosa nel corso della Seconda Guerra Mondiale poichè era il centro di smistamento degli ebrei destinati ai campi di sterminio di Auschwitz e Theresienstadt.
Max crebbe in una famiglia della media borghesia locale, ed a dodici anni apprese gli scacchi, dimostrandosi particolarmente dotato. Compiuti gli studi superiori si spostò a Vienna, e fu nella capitale imperiale che si laureò in matematica e fisica ed iniziò a frequentare i ritrovi scacchistici della grande città. Ottenne un incarico di insegnante e, nel 1880, decise di tentare gli scacchi a livello agonistico iscrivendosi ad un piccolo torneo da disputarsi a Graz.
Graz 1
Fu un inizio incoraggiante, visto che Max giunse primo (4,5 su 7) alla pari con i quotati Adolf Schwarz e Johannes Minckwitz, ed in più risultò unico imbattuto della manifestazione, mettendo in mostra una solidità di gioco ispirata ai principi che da alcuni anni Steinitz andava predicando al mondo scacchistico.
Per la primavera dell’ 82 era in programma, a Vienna, un grande torneo internazionale (18 giocatori a doppio turno) che avrebbe segnato anche il ritorno di Steinitz all’agonismo, e Weiss si iscrisse per misurarsi con l’élite dello scacchismo internazionale. Il suo risultato finale non fu entusiasmante, visto che terminò con un onorevole 16, 5 su 34, ma fece notevole impressione la sua doppia vittoria contro Zukertort. Il successo finale fu della coppia Steinitz-Winawer (24 su 34), contro i quali Weiss riuscì a pattare una partita, e se non fosse stato per la doppia sconfitta contro i due americani presenti (Mackenzie e Ware) la sua classifica sarebbe risultata di assoluto prestigio.
Nell’ 83, al torneo del 3° congresso scacchistico tedesco che si tenne a Norimberga, Weiss, con un 8 su 17 che lo piazzava nella zona alta della classifica, un onorevole quinto posto, si confermò come uno dei più forti giocatori austriaci in circolazione.
Ritroviamo Max Weiss due anni dopo ad Amburgo, in occasione del 4° congresso degli scacchi tedeschi, un torneo a 18 giocatori che vide la vittoria finale di Isidor Gunsberg con 12 punti, e che vide anche al secondo posto un quintetto del quale faceva parte anche Weiss, ad appena mezzo punto dal vincitore. Max si trovò in buona compagnia, visto che i suoi ex aequo furono Blackburne, Mason, Englisch e Tarrasch, e confermò la solidità del proprio gioco venendo sconfitto due sole volte (Englisch e Tarrasch), risultando il meno battuto del torneo.
A Francoforte sul Meno, nel 1887, al torneo del 5° congresso tedesco, si ebbe la definitiva consacrazione del trentenne Weiss come miglior giocatore austriaco e come facente parte del Gotha scacchistico internazionale. Il torneo venne vinto da Mackenzie (15 su 20), mentre il secondo posto ex aequo fu di Weiss e Blackburne (13,5), che si lasciarono alle spalle, tra gli altri, giocatori del calibro di Bardeleben, Tarrasch, Berger, Louis Paulsen, Englisch, Burn, Gunsberg e Zukertort. Anche in tale occasione, Max risultò come il giocatore meno battuto della manifestazione (due sole sconfitte).
Meno soddisfacente risultò la sua partecipazione, nel 1888, al congresso britannico (10 su 16), ove giunse ex aequo con Blackburne dopo aver subito ben 4 sconfitte (25 %), cosa per lui inusuale. Poi gli giunse l’invito per il grande torneo di New York del 1899, una manifestazione contemporanea al 6° congresso americano, nella quale gli organizzatori si proponevano due scopi: un confronto tra i dieci migliori giocatori europei ed i dieci migliori americani e, cosa più importante, la scelta di uno sfidante a Steinitz per il titolo mondiale.
Al termine dei 38 incontri (si trattava di un round robin a doppio turno) gli europei dimostrarono la loro netta superiorità sui giocatori di casa, piazzando ben cinque partecipanti ai primi cinque posti. Vincitori assoluti ex aequo risultarono Mikhail Cigorin e Max Weiss, con un formidabile 29 su 38 (oltre il 75 %), che precedettero nell’ordine Gunsberg, Blackburne, Burn e, primo degli americani, Lipschuetz. Anche in questa occasione Weiss risultò giocatore difficilmente battibile, con solo 4 sconfitte (Cigorin, Blackburne, Pollock e David Graham Baird), mentre Cigorin ne aveva subito ben sette.
Weiss vs Chigorin
Si rese necessario, quindi, uno spareggio tra Weiss ed il russo, non tanto per l’assegnazione dei premi quanto per eleggere lo sfidante ufficiale di Steinitz, ma anche le quattro partite di spareggio terminarono in parità. In più, provocando la costernazione degli organizzatori, sia Weiss che Cigorin si dichiararono non disponibili ad un match con il campione del mondo.
Max Weiss giocò anche alcuni match informali contro giocatori locali e rientrò in Europa giusto in tempo per vincere, a Vienna, il torneo “Kolisch”.
Poi, il nome di Max Weiss scomparve dai tabelloni dei tornei. Per 5 anni egli si dedicò unicamente all’insegnamento, respingendo i numerosi inviti che gli giungevano da parte degli organizzatori di tornei internazionali. Nel 1895 ricomparve per giocare un match contro Georg Marco (+5 =1 -1 in favore di Weiss) e per vincere, ex aequo con Carl Schlechter, il torneo invernale di Vienna. Furono le sue ultime sortite ufficiali; Max tornò a dedicarsi all’insegnamento ed alla creazione di una scuola scacchistica giovanile nella capitale asburgica.
Nel 1902 pubblicò presso un editore di Bamberga la raccolta di problemi Caissa Bambergensis, e nel 1905 entrò a far parte del personale della Banca Rothschild di Vienna. Nel 1918 pubblicò Schach-Meisterteich e, due anni dopo, un manuale, Kleines Schachlejrbuch.

Morì il 14 marzo 1927, a Vienna, completamente dimenticato dall’ambiente scacchistico internazionale.

Wien

avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


7 Commenti a Max Weiss

  1. avatar
    Mongo 30 Dicembre 2013 at 15:08

    Un ‘affresco’ su uno degli scacchisti esclusi dal Mondialissimo.

  2. avatar
    paolo bagnoli 30 Dicembre 2013 at 21:17

    Giusto! E’ una mia imperdonabile dimenticanza!

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    Enrico Cecchelli 31 Dicembre 2013 at 17:30

    Complimenti a Paolo per questa ulteriore “chicca storica” !

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    Gabbiere di parrocchetto 2 Gennaio 2014 at 02:35

    Come tutti gli altri della serie formidabile Signor Bagnoli!

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    alfredo 2 Gennaio 2014 at 08:51

    Paolo , hai qualcosa nel cassetto su quel grande e sfortunato giocatore che fu Petrov? ( una delle tante vittime della criminale follia stalinista )

  6. avatar
    paolo bagnoli 2 Gennaio 2014 at 17:59

    Caro Alfredo, stavo appunto per inviare a SoloScacchi una breve biografia di Vladimir Petrov, dovevo soltanto scegliere la partita da inserire. L’ho scelta e domani o dopodomani la mando.

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