Can di Dati

Scritto da:  | 16 Marzo 2014 | 33 Commenti | Categoria: Attualità, Campionati, Internazionale

Can di Dati 0

Ahi, ahi! SoloScacchi mi ha commissionato un pezzo sui Can di Dati. Mah! Come al solito alla persona sbagliata. Ma per me è conveniente, estremamente conveniente: infatti, a fronte di un maggior apporto di articoli da parte mia del 40% annuo, riceverò dagli Editori un compenso del 40% inferiore (del resto le altre proposte erano di gran lunga peggiorative). Chi ci andrà di mezzo saranno, a questo punto, i poco fortunati lettori.

E poi …. mi dispiace, ma l’unico Can che un po’ conosco, io strenuo gattofilo, è il Can di Mongo. Questo raffigurato qua sopra. Oggi sono stato all’EUR alla “mostra canina”, e non è che mi siano venute idee degne per questo articolo. Ma sono stato graziato, perché ho incontrato lì l’amico Rosario Lucio Ragonese, alle prese con uno dei suoi infiniti tornei (per la precisione quello numerato 63.922). Lui mi ha dato questa dritta: per sapere qualcosa sui Can di Dati, avrei dovuto chattare con Bagadais XXIV, che sta in questi giorni dalle parti di Can di Mansiysk (o meglio: Khanty Mansiysk).

Io ci ho provato, ma mi hanno detto che Bagadais era troppo occupato con Anna Burtasova ed Anastasia Karlovic. Alt. E allora l’unica cosa che so, ma lo sanno quasi tutti, è che l’ex campione mondiale, Vishy Anand, è primo in classifica dopo i primi tre turni. Ma era ovvio che Anand si sarebbe ambientato prima degli altri ai -40 gradi della Siberia meridionale, lui che vive ai +40 indiani! Ha fatto semplicemente quello che ho fatto io con SoloScacchi: dai +40 ai meno 40 senza fare una piega…

Can di Dati 1

Insomma, Anand, uno che ha vinto quasi niente da un anno ad oggi, ne ha vinte due su tre e viaggia con punti 2,5 su 3. Incredibile dictu. Ma non avrebbe dovuto lasciare il posto a Caruana? Chi lo andava scrivendo e sperando? Non sarebbe stato meglio, no? No, no, non siamo così cattivi né così tifosi. E poi Anand è un bel personaggio, una degnissima persona, un grande campione.

Ora bisogna solo vedere cosa ne pensa, di questa sparata d’avvio di Vishy, Lev Aronian, il grande favorito della vigilia. Riuscirà a smaltire il brusco impatto del primo turno contro la corazzata d’India? Riuscirà a dimenticare i suoi precedenti e deludenti risultati nei tornei dei Can di Dati? E gli altri saranno lì a far solo da materasso? Kramnik e Topalov sicuramente no, sennò che si è campioni a fare? Svidler e Karjakin sono le due mine vaganti, a Mamed e Andrei credono in pochi. Lunedì 17 marzo il quarto dei 14 turni.

Adesso una curiosità. Vi segnalo (salvo errori) i risultati di tutti gli incontri diretti fra i sei principali protagonisti (dal database di chessgames.com). Escludo dal computo Mamedjarov e Andreikin perché ho scommesso con Martin Eden che costoro si sarebbero assisi sugli ultimi due posti della classifica.

Ho ovviamente escluso partite rapid e blitz, ma ho già computato le prime partite di questo Torneo dei Can di Dati. E allora, dopo il Can, eccovi i Dati (vinte-patte-perse).

Anand-Aronian 3-18-8; Anand-Kramnik 16-87-7; Anand-Topalov 23-54-15; Anand-Svidler 7-23-2; Anand-Karjakin 2-8-0; Aronian-Kramnik 4-19-9; Aronian-Topalov 3-12-6; Aronian-Svidler 3-19-3; Aronian-Karjakin 7-14-3; Kramnik-Topalov 17-32-13; Kramnik-Svidler 11-23-4; Kramnik-Karjakin 2-8-3; Topalov-Svidler (9-14-6); Topalov-Karjakin (8-3-2); Svidler-Karjakin (2-15-3).

Sintetizzando, se volessimo attribuire due punti al vincitore di ciascun immaginario “match”, e un punto ciascuno se pari, ne uscirebbe questa classifica:

  1. Anand 8 (4 vinti, perde con Aronian)
  2. Kramnik 6 (perde con Anand e Karjakin)
  3. Topalov 6 (perde con Anand e Kramnik)
  4. Aronian 5 (perde con Kramnik e Topalov, pari con Svidler)
  5. Karjakin 4 (vince con Kramnik e Svidler)
  6. Svidler 1 (solo un pari con Aronian)

Che poi ciò possa significare qualcosa, è tutto da dimostrare. Altrimenti, fosse così semplice, Evfim Geller (come abbiamo visto in un recente articolo) sarebbe stato Campione del Mondo per vent’anni di seguito.

Comunque, amici di SoloScacchi, ho scoperto che giocare a scacchi è facilissimo. Basta guardare cosa fa qui Anand con una facilità estrema, quasi disarmante. Terzo turno dei Can di Dati.

Mamedyarov - Anand, posizione dopo 25...Te8

Mamedyarov – Anand, posizione dopo 25…Te8

L’azèro gioca 26.Tf1?, proprio una mossa da Can. Sarebbe stato ben più salutare spostare la Donna in d3, sia per toglierla da quella colonna sia per farle controllare la fragile casa g3. Anand non perde tempo e lo punisce rapido ed in maniera elegantemente istruttiva: 26…Cg4; 27.Dc2 (e che altro, sennò?),c5. Tratto chirurgico. Avete mai visto un alfiere più inguaiato e paralizzato di questo di Mamedyarov? (ecco perché Tf1 è stata un autogol: adesso non è possibile Ac3) 28.Cxc5 (disperazione!),Tc8; 29.Td1,Axc5; 30.Axc5, h6 ed è finita (0-1). Elementare, Watson! E adesso, caro Mamedyarov, come dice il grandissimo Chuck Berry, “non lasciare che lo stesso Can ti morda due volte”!

Per chi volesse (e potesse) seguire le partite dei Can di Dati in diretta sul sito ufficiale o su ChessBomb.com, ricordo che esse iniziano ogni giorno alle ore 15,00 locali, corrispondenti alle 10,00 italiane (e non 13,00 come in un primo momento da me indicato), con riposo nei giorni 20, 24 e 28 marzo, ultimo turno il 30 ed eventuali tie-breaks il 31.

Can di Dati 2(il fiume Irtys, affluente dell’Ob, ghiacciato)

avatar Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)


33 Commenti a Can di Dati

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    nikola 16 Marzo 2014 at 23:52

    una sola correzione all’interessante articolo (tra l’altro io sarei piú per i Can che per i Gat): le 15 locali corrispondono alle 10 italiane. oltre alla partita evidenziata da segnalare anche la strenua e brillante difesa con cui Kramnik é riuscito a portare a casa mezzo punto contro Svidler.

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      alfredo 17 Marzo 2014 at 08:28

      la difesa di Kramnik è stata veramente degna di un genio quale è.
      potrebbe figurare benissimo nel libro ” SAVING LOST POSITIONS” ( di Nunn ? ).
      è un esempio di quello che scrisse TAl una volta e che Giulio Borgo’ citò al commento di una sua partita alle olimpiadi del 96 .
      Prima di darsi per vinto ” spremere” la posizione fino all’ultima goccia .
      Qui mescolando idee e temi tattici diversi Kramnik ha trovato una via di uscita sensazionale .
      Ricorda le vie di uscita che trovò un paio di volte Kasparov contro di lui nel match di Londra 2000 .
      comunque ribadisco il mio dispiacere a non vedere Caruana .
      Agli amici di soloscacchi : ieri ero ad Asti da mia sorella e fantastiche nipoti .
      C’era il campionato provinciale studentesco . Bella sede , entusiasmo.
      purtroppo non mi sono fermato piu’ di tanto ma ho fatto alcune foto che vi manderò !
      ciao .

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    Marramaquìs 17 Marzo 2014 at 00:06

    Grazie, nikola. E’ un particolare importante, quindi provvediamo a rettificare il testo.

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    Franco Trabattoni 17 Marzo 2014 at 09:57

    Mi viene in mente una freddura (è proprio il caso di dirlo) del compianto Pierluigi Beggi, in margine a una piccola polemica che ci fu agli inizi degli anni ’70 sull’inflazione, vera o presunta, del titolo di candidato maestro. “Ma chi sarà mai questo Dato, che ha tutti questi cani? Sono tutti can di Dato…”

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    The dark side of the moon 17 Marzo 2014 at 11:14

    Ma veramente quello della foto è il cane di Mongo?

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      Joe Dawson 17 Marzo 2014 at 11:35

      Pure io ho i miei dubbi… quel che so per certo però è che sicuramente gioca meglio di lui… 😉

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        Mongo 17 Marzo 2014 at 12:03

        No, il cane non è la mia Lola, ma la scacchiera è una delle mie!!
        Bravissimo Marramaquis, nonostante non fosse il torneo dei gatdidati, te la sei cavata egregiamente… Dai che metterò una parola buona per te giù in redazione e così la decurtazione del tuo ‘stipendio’ sarà solo del -35%. 😉

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          Marramaquìs 17 Marzo 2014 at 18:25

          Parliamone.

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            brunov 17 Marzo 2014 at 19:36

            Se la “decurtazione” è del “meno” 35%, vuol dire che lo stipendio di Marramaquis dovrà essere “aumentato” del 35%. Ormai l’hai detto, il contratto è stipulato, e devi onorarlo, caro Mongo :mrgreen:

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              lordste 18 Marzo 2014 at 11:58

              mi sa che anche a aumentare del 99% a Marramaquis cambia poco… il doppio di zero è zero :mrgreen:

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    Mongo 17 Marzo 2014 at 16:33

    Risultati IV turno: Aronian – Svidler 1 – 0; Karjakin – Topalov patta; Anand Kramnik patta; Mamedyarov – Andreikin 1 – 0.
    Classifica: Anand 3; Aronian e Kramnik 2,5; Topalov e Svidler 2; Karjakin e Mamedyarov 1,5; Andreikin 1.

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    alfredo 18 Marzo 2014 at 20:10

    a proposito di can – di – dati qualcuno ha capito qualcosa della partita Svidler – Topalov di oggi 😕
    so solo che Svidler alla fine ha vinto….

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    Mongo 19 Marzo 2014 at 15:27

    Classifica dopo il V turno: Anand 4/5; Aronian 3,5/5; Topalov, Kramnik, Mamedyarov e Svidler 3/5. Seguono Karjakin 2,5/5 e Adreikin 2/5.
    Domani i Can, pardon, i GM riposano. 😎

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    Franco Trabattoni 25 Marzo 2014 at 00:08

    Sto guardando (per quanto di corsa, si intende) le partite del torneo dei candidati, e devo dire che spesso la qualità del gioco mi pare proprio stratosferica: aperture originali (e talvolta apparentemente antiposizionali), sacrifici speculativi, colpi tattici inaspettati, finali giocati in modo perfetto…insomma, un po’ di tutto. Sono davvero ammirato (e lo resterei, beninteso, anche se in sede di analisi non tutto dovesse dimostrarsi impeccabile). Quattro esempi:
    1) Kramnik-Mamedyarov: http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1751405. Il bianco sacrifica un pezzo per due pedoni liberi che non sembrano molto pericolosi, ma poi riesce a promuoverne uono pur facendosi mangiare quasi tutto!
    2) Aronian-Svidler: http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1751304. Qui il bianco sacrifica un pezzo per un solo pedone, poi inizia tranquillamente una serie di lunghe manovre che alla fine gli permetteranno di vincere il finale!
    3) Mamedyarov-Svidler: http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1751386. Notare la genialità della mossa finale (31. Tg5!!): il nero per non perdere l’alfiere è costretto a cambiare le Torri, liberando così il pedone h avversario, e trasformando improvvisamente un difficile finale di Torri e di Alfieri in un finale di soli Alfieri, per quanto di colore contrario, facilmente vinto dal bianco, data l’estrema lontananza dei suoi pedoni liberi (a e h): mentre i due pedoni liberi del nero, entrambi sulla linea c, sono facilmente controllati dall’alfiere camposcuro.
    4) Svidler-Karjakin: http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1751475. Che cosa è riuscito a calcolare il nero quando ha giocato la del tutto inattesa (ma preparata prima: perché altrimenti avrebbe dovuto cambiare le torri, con patta inevitabile) 64…T:D4?. Che promuovesse anche il bianco non era difficile da sospettare. Ma Karjakin aveva già visto la posizione finale da studio in cui il Bianco perde la donna appena rinata (senza la qual cosa, in mancanza di ulteriori pedoni neri, la patta sarebbe stata inevitabile)?
    Insomma, chapeau.

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      Ennio Beltrame 25 Marzo 2014 at 07:02

      Disamina interessantissima, grazie! Si può ritenere, secondo lei, che negli anni la qualità del gioco sia progressivamente migliorata anche per i top-players? A me -ma ne capisco sicuramente meno di lei- parrebbe di sì…

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      Jas Fasola 25 Marzo 2014 at 09:36

      Eppure Mikhalcisin e altri ritengono che i top attuali giochino nettamente peggio dei top di 20 anni fa e Anand gli sta dando ragione.

      • avatar
        Franco Trabattoni 25 Marzo 2014 at 16:34

        20 anni fa non saprei dire; forse non è cambiato molto. Ma tra oggi e 40 o 60 anni fa direi proprio di sì. Mi riservo d spiegarmi meglio con più tempo. Per ora solo una piccola osservazione empirica. Ovviamente incapace di giocare come i grandi, ai tempi miei ero però capace di capire le loro mosse e le loro partite in tempi relativamente brevi. Ora sempe più di frequente mi spacco la testa su certe posizioni senza capre il perché di mosse, piani, manovre…che poi alla fine, con grande mia sorpresa, si rivelano ottime. Tutto questo potrebbe semplicemente voler dire che ora sono vecchio e rimbambito. Ma lasciatemi almeno il beneficio del dubbio…

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          Vince 25 Marzo 2014 at 20:50

          Allude forse Franco a quegli anni (d’oro) in cui non esistevano (o meglio non si erano ancora affermati) i computer?!? Hanno davvero rivoluzionato gli schemi di gioco, anche degli umani, dei migliori giocatori intendo. Prescindono dai cosiddetti principii, applicano algoritmi basati sulla “forza bruta”, esplorando l’albero delle varianti fino alle più sperdute foglie, insomma, per dirla alla Watson “funziona quello che fa vincere”, triste se vogliamo vero? 😥

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            Doroteo Arango 25 Marzo 2014 at 20:56

            Ecco perché sostengo che gli scacchi sono “solo” un gioco, bellissimo ma giusto un gioco e nulla di più: arte certo non possono esserlo. Una macchina infatti sconfigge a scacchi, anch piuttosto agevolmente, la migliore delle menti umane.
            Una macchina tuttavia non sarà mai in grado di interpretare Rachmaninov come Martha Argerich o di estrarre la poesia dal bronzo come un Manzù…

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              Franco Trabattoni 25 Marzo 2014 at 22:28

              Come credo più o meno di aver già scritto da qualche parte, a mio parere la questione se gli scacchi siano arte o scienza non è molto pertinente, in quanto, pur non essendo né l’una né l’altra cosa in senso pieno, possiedono alcuni aspetti dell’una e dell’altra. Ci sono, in particolare, aspetti che apparentano gli scacchi a un vero e proprio campo di indagine, in cui vi sono “fatti”, “leggi”, o “proposizioni vere” da scoprire. Il computer può essere un aiuto in questa attività di ricerca; ma ovviamente non può sostituire la scelta, e non è nemmeno capace di autoprogrammarsi. E’ vero, dunque, che oggi grazie al computer sappiamo sugli scacchi molte più cose di prima (così come grazie al microscopio elettronico sappiamo molte più cose di prima in altri campi di ricerca). E dove c’è qualcosa da conoscere, ciò che aumenta le conoscenze difficilmente può essere valutato in modo negativo. Quanto al detto, azzeccatissimo, “funziona quello che fa vincere”, a me sembra piuttosto normale che sia così (così come in medicina “funziona quello che fa guarire”;); e credo che sia sempre stato così. Se Aljechin avesse trovato modi per vincere più efficaci di quelli che effettivamente conosceva, li avrebbe applicati senz’altro. Il computer ha aiutato, a mio avviso, ad allargare la prospettiva sul gioco, a eliminare i pregiudizi, e dunque ha contribuito in modo importante alla realizzazione di parite eccellenti, anche se non impeccabili, come quelle che ho citato. Per cogliere il fascino degli scacchi di oggi, di conseguenza, si richiede un occhio più esperto ed educato di quelli abituati alle concezioni strategiche tradizionali; così come si richiedono occhi più esperti o più educati per apprezzare Schönberg piuttosto che Beethoven, o per entusiasmarsi in un museo di arte comtemporanea piuttosto che agli Uffizi. Basta che il computer non giochi i tornei, e non venga usato di chi li gioca quanto sta giocando. Tolto questo, a mio avviso non costituisce alcun serio pericolo per il nostro gioco.

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              INSALA' 25 Marzo 2014 at 22:39

              …su quanto scritto da VINCE a proposito dei “principi” si potrebbe innestare un “pippone” da paura sulle POSIZIONI CONFUSE. Invece Con il “run in” di DOROTEO si potrebbe infrangere tranquillamente il muro dei 200 post…sarebbe un record! Ma tengo alla pax del blog…passo il testimone ad altri.

              • avatar
                INSALA' 25 Marzo 2014 at 22:47

                …”funziona quello che fa vincere” e “funziona quello che fa guarire” …si tratta di una FORZATURA. Risparmio ai lettori il “pippone” e polemica susseguente.

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    Marramaquis 25 Marzo 2014 at 10:17

    E’ iniziato da pochi minuti il 10° turno, con Anand-Mamedyarov e Aronian-Topalov. Chi può, non perda le dirette, specialmente dopo questo lusinghiero e ammirato commento di Franco.

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    Marramaquis 26 Marzo 2014 at 08:55

    I top di oggi giocano meglio o peggio dei top di 20 o 40 anni fa?
    Ho una mia teoria al riguardo, non so quanto sballata.
    Prendo spunto dall’ intervento di Franco e dalla partita Kramnik-Svidler di ieri.
    Io penso che il gioco degli scacchi, come tanti altri sports, abbia fatto passi da gigante. Quando oggi vediamo certe grandi imprese atletiche, certe esibizioni mozzafiato, e le confrontiamo con i medesimi gesti di 40 o 50 anni fa, questi ultimi ne escono per solito annichiliti.
    Ma ciò non vuol dire necessariamente che Vettel sia più forte di Senna o Nuvolari, o che Messi sia più forte di Pelè o Rivera o che Bolt sia più forte di Jesse Owens.
    E’ che lo sport è andato avanti (pur fra parecchie ombre), e ciò è ben visibile anche in quelle discipline che non prevedono l’ausilio di determinate attrezzature o macchine.
    Guardate la ginnastica o i tuffi o il pattinaggio artistico, dove si usa solo il proprio corpo, e al 100%: certi affascinanti e incredibili esercizi un tempo non si vedevano fare da nessuno, oggi li tentano tutti o quasi tutti, e quasi tutti con buon successo. Ma proprio qui sta la differenza: le maggiori difficoltà fanno sì che l’errore sia sempre dietro l’angolo.
    Mi sembra che ciò sia applicabile anche agli scacchi.
    Come ben scrive Franco Trabattoni nel suo commento di ieri pomeriggio, 40 anni fa i piani dei migliori giocatori erano più comprensibili dai comuni mortali.
    Si può dire, insomma, che oggi anche negli scacchi l’asticella si sia spostata più in alto, e che si cerchi di andare oltre ogni volta un po’ di più.
    E forse è proprio questo il motivo per cui oggi si vedono spesso anche mosse clamorosamente sbagliate, perché per guardare molto lontano, per salire sempre più in alto, si può perdere di vista l’essenziale, quell’essenziale che, ad esempio, è costato ieri a Kramnik la disfatta con Svidler con quella sciagurata trentaduesima mossa.
    E di conseguenza, a mio parere, i confronti fra giocatori e campioni di epoche diverse sono difficilmente proponibili, anzi, a parte alcune ravvisabili somiglianze e caratteristiche di stile e personalità, sarebbero decisamente da escludere.

  11. avatar
    Marramaquis 26 Marzo 2014 at 14:58

    Nulla di nuovo da Khanty, oggi tutte patte senza grandi emozioni.
    E’ un passetto in avanti importante per Anand, che negli ultimi tre turni avrà due volte il Bianco (Andreikin e Svidler) ed una il Nero (Karjakin).
    L’indiano guida con 7 punti, contro i 6 di Aronian e i 5,5 di Mamedyarov, Kariakin e Svidler.

  12. avatar
    Filologo 26 Marzo 2014 at 15:43

    L’ormai possibilissima vittoria di Anand dovrebbe far riflettere chi credeva che la sua posizione ai vertici degli scacchi mondiali fosse anacronistica rispetto ai valori Elo attuali. La tigre di Madras ha affrontato gli altri candidati e finora si sta imponendo autorevolmente. Ora è come se avesse la possibilità di giocare un match di rivincita, tipo Tal-Botvinnik. Ma non credo che potrà davvero prendere le contromisure a Carlsen e riprendersi il titolo. Mi sembra più probabile una riedizione di Merano 1981, con Carlsen che ribadirà dolorosamente la sua superiorità, come Karpov su Korchnoj. Forse un campionato del mondo all’anno è un po’ troppo.

  13. avatar
    Mongo 26 Marzo 2014 at 16:45

    Oggi tutte patte, compresa la Kramnik – Anand.
    La classifica vede sempre Anand in testa con un punto di vantaggio su Aronian, un punto e mezzo su Karjakin, Svidler e Mamedyarov, 2 punti su Kramnik e Andreikin; 2 punti e mezzo su Topalov.
    Mancano solo più 3 turni alla fine e sembra proprio che l’indiano ce la possa fare ad arrivare a giocarsi la rivincita con Carlsen, ma: mai dire gatto se prima non ce l’hai nel sacco!

  14. avatar
    Mongo 27 Marzo 2014 at 15:39

    XII turno: nuovamente tutte patte tranne la Topalov – Svidler 1 – 0.
    In classifica Anad conduce sempre con un buon punto di vantaggio su Aronia e 1,5 punti sulla coppia Karjakin e Mamedyarov; gli altri sono ormai tagliati fuori da ogni sogno di gloria.

  15. avatar
    Marramaquis 30 Marzo 2014 at 18:26

    Giusto per dovere di cronaca e per chiudere l’articolo (ma ormai lo sapete tutti): vince Anand, secondo è Karjakin. Crollo di Aronian, penultimo davanti a Topalov. Assisteremo così ad un’altra sfida mondiale Carlsen-Anand.

    • avatar
      Roberto Messa 30 Marzo 2014 at 19:32

      Dopo 19 anni Anand è di nuovo lo sfidante del numero uno del mondo: nel 1995 contro Kasparov, nel 2014 contro Carlsen (la sfida si svolgerà in autunno, probabilmente in Norvegia).
      Forse questo è il giorno più felice di tutta la carriera del 44enne indiano: certi momenti di “rinascita” per un uomo possono valere più dei titoli mondiali.
      Ieri, al termine della partita che gli ha permesso di fare suo questo fortissimo torneo dei candidati con un turno di anticipo, un giornalista gli ha chiesto: “non sei stanco di giocare match per il titolo mondiale?” e Vishy, con un gran bel sorriso: “no!”

  16. avatar
    fds 30 Marzo 2014 at 22:40

    > certi momenti di “rinascita” per un uomo possono valere più dei titoli mondiali.

    Gran bella considerazione!

  17. avatar
    alfredo 31 Marzo 2014 at 08:26

    La mia stima per Anand è grandissima .
    Ebbi il piacere di conoscerlo nel 91 ( precisamente il 27 dicembre) e a presentarmelo fu l’amico Paoli .
    Aveva appena vinto contro Kasparov ( un capolavoro che gli apri’ la via per il suo primo super – torneo)
    Gentile , sorridente , ancora un po’ timido .
    Penso che per un indiano una vittoria non butti nell’esaltazione quanto una sconfitta non getti nella disperazione .
    Il giornale di Madras ( ora Chennay ) lo ha eletto il cittadino del secolo davanti al genio matematico Ramunjan ( tra l’altro i due sembrano gemelli)
    Però mi chiedo quanto interesse susciterà la rivincita …
    Forse un match mondiale con Aronian sarebbe stato piu’ interessante .
    Ma adesso mettiamoci in attesa .
    Tra due anni sento che sarà il turno di Fab 😀

  18. avatar
    Mongo 31 Marzo 2014 at 12:13

    Però se guardiamo gli scores: Anand ne ha vinte solo 3 su 14 pareggiando tutte le altre 11. 😕
    Si sono visti ottimi scacchi, ma forse troppo poco spettacolo, anche se ritengo che vedere l’indiano, a 44 e pussa anni, tornare a vincere un tornei dei candidati non ha prezzo ❗

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