Reggio Emilia: buona la prima!

Scritto da:  | 7 Maggio 2014 | 9 Commenti | Categoria: C'era una volta, Italiani, Personaggi

Reggio Emilia buona la prima 6

Il 4, 5 e 6 gennaio 1976 andai a Reggio Emilia a trovare il mio amico Claudio impegnato nel famoso Torneo di Capodanno, l’edizione vinta da Ludek Pachman.

Reggio Emilia buona la prima 4

Alloggiai nell’albergo dove stavano lui e vari altri giocatori. Una sera, non ricordo nella camera di chi, fu organizzata una serie di tornei lampo (cadenza 5 minuti per giocatore) con la fomula dell’andata e ritorno. Nel primo torneino giocarono tre giocatori del Torneo di Capodanno e precisamente il giovane svedese Lars Schneider (elo di allora 2380), Riccardo Magrini (elo 2200), Claudio Cangiotti (elo 2200) ed io, Paolo Silvestri (allora 1ª sociale, elo 1200). Nel secondo e nel terzo torneino si aggregò alla comitiva un altro giocatore impegnato nel  torneo organizzato da Paoli… Bela Toth (belo, siccome ovino, 2375 😉 ). I risultati di quei tornei, conditi da lazzi (e non erano pullman, battuta per genovesi over 60), risate e prese in giro, furono buttati lì alla buona su un foglietto volante.

Reggio Emilia buona la prima 2

Reggio Emilia buona la prima 3

La nota più comica fu quando Bela, avendomi probabilmente preso sotto gamba, e da me sconfitto in una partita, si rivolse a Claudio dicendo: “Non male il tuo amico…”, Claudio rispose: “Sai è una prima…” e Bela: “Ah, capisco, nazionale…” e Claudio di rimando: “No, sociale” …morimmo dal ridere, Riccardo in particolare.

Il giorno dopo Claudio mi portò, per rendergli omaggio, in casa di Enrico Paoli, dove acquistai il suo famoso “Strategia e tattica nel gioco degli scacchi”, edito da Mursia e il gentilissimo autore mi scrisse, sulla prima pagina, questa dedica augurale.

Reggio Emilia buona la prima 1

avatar Scritto da: Paolo Silvestri (Qui gli altri suoi articoli)


9 Commenti a Reggio Emilia: buona la prima!

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    nikola 7 Maggio 2014 at 23:43

    Pagherei oro per un decimo di tutto ciò

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    mauro berni 8 Maggio 2014 at 09:36

    Perchè non recuperi di quel torneo la Cangiotti-Pachman? Il GM pubblicò su “Scacco!” un commento generoso nei confronti di Cangiotti e del suo sacrificio. Claudio mi disse che altre annotazioni dello stesso Pachman su una rivista francese erano meno benevole. Forse non tutto potrebbe essere chiaro se si sottoponessero i momenti critici all’analisi dei motori.
    Per i non genovesi: le autolinee Lazzi collegavano, direi fino ai primi anni Settanta, Genova con le località della Riviera.

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      Massimiliano Orsi 8 Maggio 2014 at 10:25

      [Event “XVIII Torneo di Capodanno”]
      [Site “Reggio nell’Emilia ITA”]
      [Date “1975.12.31”]
      [Round “5”]
      [White “Cangiotti, Claudio”]
      [Black “Pachman, Ludek”]
      [Result “0-1”]
      [ECO “C45”]
      [BlackElo “2510”]
      [PlyCount “90”]
      [EventDate “1975.12.27”]

      1. e4 e5 2. Nf3 Nc6 3. d4 exd4 4. Nxd4 Bc5 5. Nb3 Bb4+ 6. c3 Be7 7. N1d2 Nf6 8.
      f4 O-O 9. Bd3 d5 10. e5 Ne8 11. O-O f6 12. Nf3 fxe5 13. fxe5 Bg4 14. Qe2 Qd7
      15. Bd2 a5 16. a4 g6 17. Rae1 Ng7 18. Bh6 Nd8 19. Nbd4 Nde6 20. Qc2 Rf7 21.
      Nxe6 Nxe6 22. Bxg6 hxg6 23. Qxg6+ Rg7 24. Bxg7 Nxg7 25. e6 Bxe6 26. Ne5 Qe8 27.
      Qh6 Qh5 28. Qxh5 Nxh5 29. Nd3 Ng7 30. Rf3 Bd6 31. Rf6 Bf5 32. Nf2 Ra6 33. g4
      Bc2 34. g5 Bxa4 35. Ng4 Bd7 36. Nh6+ Kh7 37. Kg2 Rb6 38. Re2 Bb5 39. Ref2 Bc5
      40. Rd2 Rxf6 41. gxf6 Kxh6 42. fxg7 Kxg7 43. Kg3 Bc4 44. h4 b5 45. Kg4 b4 0-1

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        Giancarlo Castiglioni 8 Maggio 2014 at 14:25

        Esaminando la partita con il mio PC il sacrificio è considerato buono.
        Nella prima fase considera diverse alternative per le due parti senza miglioramenti significativi, comunque sempre con un minimo vantaggio bianco.
        Quindi suggerisce a Pachman di evitare 22 Axg6 giocando (invece di 20…Tf7;) 20… Cxd4; 21Cxd4 Txf1; 22Txf1 Ac5;con parità.
        Il sacrificio, relativo perchè torre e 2 pedoni sono più di due pezzi minori (7 contro 6), è considerato buono, banalmente circa un punto in più.
        Non piace al PC il successivo sacrificio di pedone 25e6 Axe6; con posizione circa pari.
        Suggerita 25Cg5 Axg5; 26Dxg5 Ae6; mantenendo il vantaggio, ma chiaramente la partita è ancora tutta da giocare.
        Proseguendo con la partita, dopo che tutti e due giocano le mosse consigliate, si arriva al cambio delle donne con circa mezzo punto per il nero.
        Dopo un paio di masse poco incisive, 30 Tf3 e 31 Tf6 il vantaggio sale ad un punto e poi la tecnica del GM ha gioco facile.
        Concludendo una prima parte ben giocata, ma non mi sembra si possa parlare di occasione perduta.

  3. avatar
    alfredo 8 Maggio 2014 at 12:05

    la partecipazione di Pachman creo’ un problema diplomatico che porto’ alla non partecipazione dei giocatori russi .
    Ricordo anch’io con piacere le numerose volte in cui andai a trovare il GM Paoli nella sua casetta a Reggio
    lui la amava definifre ” parva sed apta nobis”
    un abbraccio a Pablo che spero veramente di rivedere il 25
    ci sarai Pablo ?

  4. avatar
    fds 8 Maggio 2014 at 13:44

    Evvai con il buon vintage 🙂

    Forse l’ho già scritto, ma non credo sia un problema se mi ripeto: a meno che non sia stato pubblicato e mi è sfuggito, a quando un articolo su Ludek Pachman?
    Il suo vissuto rappresenta molto bene, anche con passaggi dolorosi, un pezzo di storia europea non solo scacchistica.

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      Mongo 8 Maggio 2014 at 13:55

      Il mio pezzo sul Che scacchista, inizia proprio da un dialogo tra Ernesto e Pachman durante un Memorial Capablanca a Cuba. 😎

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    pablo 8 Maggio 2014 at 22:35

    C’è un clamoroso errore materiale ,e me ne assumo in toto la responsabilità.Bela entrò nel SECONDO torneino e NON nel TERZO. Dall’alto al basso compaiono: 3° torneino ( 5 partecipanti),1° torneino (4 partecipanti) e 2° torneino (5 partecipanti).Mi scuso con i lettori. Alfredo,spero proprio di rivederti il 25 maggio.

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    Massimo 28 Maggio 2014 at 19:54

    In quanto al citato “problema diplomatico” io, che ero presente in qualità di arbitro, posso garantire che si sfiorò per alcune ore la cancellazione del torneo in quanto i tre giocatori dell’est ( non ricordo chi erano) rimasero per un paio d’ore chusi in una stanza dell’hotel impegnati in frenetiche telefonate con le rispettive federazioni.

    Nel frattempo gli altri giocatori erano riuniti nella sala da pranzo a parlottare. Dopo mezz’ora Paoli entrò nella sala con un’aria funebre, ne aveva tutti i motivi, comunicando che la riserva che fino al giorno prima si era detta disponibile ad una sostituzione improvvisamente… non era più disponibile. Un’autentica mazzata!

    Inoltre, il fatto che Paoli avesse già preso contatti con la riserva dimostrava che aveva già il chiaro sentore di come sarebbe andata a finire la storia.

    Uno dei giocatori italiani (non dico il nome per carità di patria) di fronte alla palese ingiustizia e al ricatto, sostenne che in quel caso sarebbe stato opportuno che Pachman avesse lasciato il torneo. Fu immediatamente zittito da Magrini.

    Poche ore dopo i tre giocatori, che avevano insistito fino all’ultimo per giocare, comunicarono che abbandonavano il torneo.

    Quasi contemporaneamente Paoli annunciava che Beggi aveva accettato di subentrare e quindi, seppur con un numero ridotto, il torneo si sarebbe giocato. Ricordo che Paoli serbò per sempre una profonda gratitudine per Beggi che, nonostante la sua attività di libero professionista, aveva mollato tutto in quattro e quattr’otto per venire a dargli una mano.

    Nel nostro piccolo si era trattato di un momento di crisi paragonabile a quello dei missili di Cuba del 1961.

    Di quel torneo vorrei segnalarvi la vittoria di Beggi col Nero cntro Toth in un complicatissimo Gambetto Schara-Hennings.

    Di Toth, invece, vi segnalo la sua vittoria contro il MI Formanek in un Gambetto Benko. Ricordo che quando trascrissi la partita “decifrando i due formulari per permettere a Paoli di pubblicarla, trovai che il formulario di Formanek era pieno di !, ?, !?, ?! messi quasi ad ogni mossa. Cosa significassero nessuno lo ha mai saputo e il simpatico Ed non lo ha mai spiegato.

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