Erich Gottlieb Eliskases

Scritto da:  | 16 Ottobre 2014 | 14 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri

Eliskases 2

Nacque ad Innsbruck, il capoluogo del Tirolo, il 15 febbraio del 1913, nell’allora apparentemente solido Impero Austro-Ungarico, che si dissolse al termine del primo conflitto mondiale.

Eliskases 8Avviato dalla famiglia a studi di indirizzo commerciale, a dodici anni apprese gli scacchi e già due anni dopo, iscrittosi al Circolo dedicato alla memoria del grande Carl Schlechter, ne divenne campione. Faceva la spola tra Vienna ed Innsbruck, coltivando gli scacchi, tanto da vincere, a quindici anni di età, il titolo di campione tirolese e, un anno dopo, a vincere il campionato austriaco assoluto.

A diciassette anni, in considerazione dei suoi eccezionali risultati, venne schierato nella squadra austriaca all’Olimpiade di Amburgo: sulla terza scacchiera ottenne un notevole 11 su 15 che lo segnalò all’attenzione dei commentatori. La considerazione di questi ultimi crebbe quando il non ancora ventenne Erich battè Spielmann in match nel ’32 (ripeterà il risultato nel ’36 e nel ’37).

Senza abbandonare gli studi, continuò ad ottenere lusinghieri risultati in ambito nazionale, e nel 1933, all’Olimpiade di Folkestone, vinta dalla fortissima squadra statunitense, giocò in seconda scacchiera (in prima giocava Grunfeld) concludendo con un 8 su 13 che testimoniava del suo alto livello di gioco.

Eliskases 1

Fin da allora dimostrò di possedere una notevole padronanza tattica, ma di essere soprattutto un abilissimo giocatore nei finali. Due anni dopo, all’Olimpiade di Varsavia, venne nuovamente schierato in terza scacchiera, dopo Grunfeld e Spielmann, ottenendo un 9 su 16.

Nel frattempo aveva partecipato ad alcuni tornei, vincendo a Budapest ed a Linz nel ’34 ed a Zurigo nel ’35. Nel 1936 fu primo a Swinemunde e nel 1937 a Birmingham e, quello stesso anno, fu terzo ex aequo con Foltys a Praga, nel torneo vinto dall’imbattuto Paul Keres.

Eliskases 7

Si prese la rivincita su Keres l’anno successivo, al forte torneo di Noordwijk, vincendolo con un 7 ½ su 9, imbattuto, lasciando il secondo classificato (Keres, appunto) ad un punto di distacco e dominando giocatori come Bogoljubov, Euwe, Landau, Tartakower. Quell’anno fu primo anche al Torneo Crespi di Milano, vincendolo ex aequo con Monticelli.

Eliskases 12

L’Europa era in ebollizione a causa delle continue provocazioni e pretese hitleriane, prima fra tutte quella di effettuare l’ Anschluss , l’annessione dell’Austria al Reich germanico, cosa che avvenne nel marzo del 1938, con Mussolini che digrignava i denti inviando quattro divisioni al Brennero ma lasciando in definitiva mano libera al collega tedesco. Fu così che Eliskases si ritrovò, da un giorno all’altro, cittadino tedesco, e con sua tale nuova nazionalità vinse i campionati della Grossdeutschland nel ’38 e nel ’39, oltre ai tornei di Krefeld, Bad Harzburg, Bad Elster e Vienna, togliendosi anche la soddisfazione di battere Bogoljubov in match individuale.

Eliskases 5

Poi le squadre scacchistiche europee si imbarcarono alla volta dell’Argentina, per partecipare all’Olimpiade di Buenos Aires.

Eliskases venne schierato in prima scacchiera, ottenendo un 9 ½ su 14 abbastanza soddisfacente, ma l’intero torneo venne turbato dalle notizie che giungevano dall’Europa: i tedeschi avevano invaso la Polonia (col beneplacito di Stalin) e le dichiarazioni di guerra di Gran Bretagna e Francia provocarono, sul piano scacchistico, il ritiro della squadra inglese ed il rifiuto dei francesi a giocare contro la squadra tedesca, che ancora oggi viene considerata vincitrice della manifestazione.

Nei mesi immediatamente precedenti lo scoppio del conflitto Eliskases veniva considerato, con Capablanca e Keres, come un possibile pretendente al trono mondiale. Era stato “secondo” di Alekhine nel ’37, quando quest’ultimo aveva riconquistato la corona mondiale battendo Max Euwe, e lo stesso Alekhine si era espresso in favore di un match, con il titolo mondiale in palio, contro Eliskases, inducendo la Federazione tedesca a programmare tale incontro per il 1941, ma la Storia fece deviare il corso degli avvenimenti scacchistici.

Eliskases 6Erich Eliskases, mentre gli europei rientravano frettolosamente nelle rispettive patrie, decise di fermarsi in Sud America, come fecero diversi altri giocatori (Stahlberg e Najdorf  i più noti) ma, invece di restare nella neutrale Argentina, si trasferì nel vicino Brasile.

Fu una decisione infelice, in quanto il Brasile aveva rotto le relazioni diplomatiche con la Germania nazista, ed Eliskases corse il rischio di essere internato come “cittadino di Potenza ostile”. Alcuni facoltosi ed influenti appassionati brasiliani intervennero in suo aiuto, assumendolo come “istruttore”, ma dopo un breve soggiorno in quel Paese, il ventisettenne austro-tedesco rientrò in Argentina.

Nel ’54 , dopo aver ottenuto anni prima la cittadinanza, sposò Maria Esther, dalla quale ebbe un figlio. Nel frattempo disputò diversi tornei, vincendoli e restando imbattuto per anni. Viveva a Cordoba, ma la nostalgia della terra d’origine doveva essere notevole, visto che a 63 anni tornò nel suo Tirolo con la moglie, per poi fare ritorno in Argentina poco tempo dopo, forse incapace di reinserirsi nella società austriaca di quegli anni.

Morì il 2 febbraio 1997 nella sua patria adottiva.

Eliskases 11

Fu uno dei pochi giocatori a vantare vittorie su tre campioni mondiali (Fischer, Capablanca ed Euwe), con risultati di parità con Capablanca (+2 -2), Fischer (+1 -1) e Keres. Indicativa del suo stile e della sua abilità nei finali la sua vittoria contro Capablanca a Semmering nel 1937, così come quella contro Fischer nel 1960.

Eliskases 9

Eliskases – Fischer, 1-0
Buenos Aires, 1960

1. c4 Cf6  2. Cc3 e6  3. Cf3 d5  4. d4 Ab4  5. Db3

Posizione dopo 5...Db3

Posizione dopo 5…Db3

(in quel periodo il non ancora diciottenne Fischer adottava la Variante Ragozin, ma finì per abbandonarla poco tempo dopo)

5…Cc6  6. Ag5 h6  7. A:f6 D:f6  8. e3 d:c4  9. A:c4 0-0  10. 0-0 De7  11. Dc2 Ad6  12. Tad1 Rh8  13. a3 e5  14. Cd5 De8  15. d:e5 C:e5  16. C:e5 D:e5  17. f4 De8  18. e4 c6  19. Cc3 Ac7  20. De2 Ae6  21. e5 De7  22. Ce4 Tad8  23. Rh1 Tfe8  24. A:e6 D:e6  25. Cc5 Dc8  26. Dh5!? 

Posizione dopo 26.Dh5

Posizione dopo 26.Dh5

(un segnale abbastanza chiaro, ad indicare cheEliskases sta giocando per una probabile patta. Era da considerare 26. Dc4)

26…T:D1  27. T:D1 Td8  28. h3 Rg8  29. T:D8+ D:D8  30. e6 De7  31. Df5 b6  32. e:f7+ D:f7  33. Dc8+ Rh7  34. Ce6 Ad6  35. g4 Df6  36. Dd7 De7  37. D:e7 A:e7  38. Cd4 c5  39. Cc6 Ad6  40. C:a7 c4  41. Cc8 

Posizione dopo 41.Cc8

Posizione dopo 41.Cc8

(la mossa in busta. Tutti in sala da pranzo, con un’ora e mezza a disposizione per mangiare ed analizzare la posizione. Fischer ha già avuto a disposizione un paio di occasioni per la patta, ma ciò non fa parte del suo temperamento, ed ha scartato sia 36. … A:f4 che 40. … A:f4)

41…Ac5?! 

(anche ora 41. … A:a3  42. C:b6 A:b2  43. C:c4 , pur lasciando il Bianco in simbolico vantaggio, porta alla patta, ma Fischer ritiene di aver visto un seguito vincente)

42. a4 Rg6  43. Rg2 Rf6  44. Rf3 Re6  45. Re4 Af2 

Posizione dopo 45...Af2

Posizione dopo 45…Af2

(le frettolose analisi di Fischer forse avevano contemplato la cattura del Cavallo con 45. … b5 e 46. … Rd7 , ma 47. Rd5! manda all’aria il piano)

46. f5+ Rd7  47. Ca7 Rd6  48. Cb5+ Rc5  49. Cc7 Ah4  50. Ce8 

Posizione dopo 50.Ce8

Posizione dopo 50.Ce8

(è a questo punto che entrambi credettero di avere la partita in pugno? Mah…)

50…Rb4  51. Rd5 Ae7  52. Cg7 Af6  53. Ce8 A:b2  54. f6 A:f6  55. C:f6 c3  56. Ch5!! Ra4  57. Cf4 b5  58. Ce2 c2

58...c2 ed il Nero abbandona

58…c2 ed il Nero abbandona

ed a questo punto Fischer abbandonò senza attendere la risposta dell’avversario.

Eliskases 10

avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


14 Commenti a Erich Gottlieb Eliskases

  1. avatar
    Martin 16 Ottobre 2014 at 07:41

    Ennesimo portentoso contributo di Paolo alla sua eccellente rubrica sul nostro sito.

    Mi preme giusto segnalare altri due importanti articoli che abbiamo pubblicato tempo addietro relativi alla leggendaria figura di Eliskases:

    Mi ricordo che…

    La Ramada 263, Córdoba

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    alfredo 16 Ottobre 2014 at 08:33

    Bellissimo .
    Eliskases
    una figura che ha giocato sulle scacchiere italiane dal 1938 ( torneo Crespi) agli anni 80 ( non ricordo l’anno preciso) a Rovigo .
    Era considerato una autorità nelle aperture ….

  3. avatar
    Enrico Cecchelli 16 Ottobre 2014 at 09:21

    Ben fatto! Bravo Paolo. Eliskases è un altro grandissimo campione misconosciuto e troppo poco considerato dalle rievocazioni storiche dei personaggi del passato. Merita un posto di rilievo nella storia scacchistica del passato recente.

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    mauro berni 16 Ottobre 2014 at 10:25

    Bell’articolo. Ricordo di aver visto Eliskases al torneo di Arco 1976, un mese dopo Rovigo, FIDE, Torneo delle Rose. Toth era spesso con lui per farsi raccontare dei grandi del passato. Secondo una testimonianza di Paoli, erano state moglie e figlia a non adeguarsi alla realtà austriaca.

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    Giancarlo Castiglioni 16 Ottobre 2014 at 11:14

    Una precisazione storica.
    Mussolini mandò le divisioni al confine due anni prima nel 1934 in occasione del tentativo di colpo di stato che portò all’assassinio di Dolfuss.
    Nel 1936, in cattivi rapporti con Francia e Inghilterra per la guerra in Abissinia, non poteva inimicarsi anche la Germania e fece buon viso a cattivo gioco, anche se certo non era contento.
    Non si mosse e per questo Hitler gli promesse eterna riconoscenza.

  6. avatar
    Mongo 16 Ottobre 2014 at 12:01

    Grazie Paolo per questo salto nel passato e grazie Martin per lo stupendo supporto fotografico!! 🙄

  7. avatar
    Zenone 16 Ottobre 2014 at 12:45

    Sempre interessante: da conservare con gli altri e da rilegare, come un libro… 😉

  8. avatar
    paolo bagnoli 16 Ottobre 2014 at 17:43

    Per Giancarlo: in effetti mi sono espresso malissimo. So benissimo che le quattro divisioni al Brennero vennero inviate da un Mussolini che ancora guardava “con sovrana pietà a certe dottrine d’Oltralpe” e che furono le “inique sanzioni” a gettare Mussolini tra le braccia di Hitler (che non chiedeva di meglio…;).
    Per Mauro Berni: da ciò che ho letto, fu la famiglia che riportò Eliskases in Sudamerica (come da racconti di alcuni contemporanei).
    Grazie a tutti per l’attenzione.

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    giorgio piva 16 Ottobre 2014 at 18:33

    Eccellente racconto, preziose notizie che non conoscevo (ignoravo che fosse stato secondo di Alekhine nel match di rivincita con Euwe).
    Nel ’76 quando lo vidi all’opera a Rovigo ignoravo la statura del giocatore, per cui mi colpì soltanto l’aspetto fisico: era assai ingobbito con la testa incassata nelle spalle, camminava molto rigidamente ed anche le sue sembianze “mummificate” lasciavano trasparire un’età biologica assai superiore a quella anagrafica.
    Almeno questa fu la mia impressione, ma si sa che i giovani vedono come vecchi le persone mature.

  10. avatar
    Ramon 16 Ottobre 2014 at 21:21

    Leggendo della vita per così dire avventurosa di figure che hanno fatto la storia degli scacchi mi colpisce sovente constatare come, dopo un periodo di splendore, l’epilogo possa invece rivelarsi triste e malinconico. Così forse è stato per Eliskases, colpito da una seria forma di depressione, così è stato per il grande Spielmann, esule e povero in Svezia, e così è stato per tanti altri… Dispiace osservare come gli scacchi ti possano dare fama e gloria e poi offrirti un tramonto solitario e spesso crudele…

    Grazie ancora a Paolo per questo stupendo ritratto. Li conservo tutti con cura aspettandone molti altri altrettanto affascinanti. E, se posso esprimere una richiesta, uno che leggerei con estrema attenzione e gioia è quello di uno dei miei eroi: Lev Polugaevskj; ecco, chissà se la penna di Paolo ci saprà schizzare anche la tavolozza di questo grande degli scacchi 😉

  11. avatar
    paolo bagnoli 16 Ottobre 2014 at 23:46

    Grazie Ramon! Per Polugajevski ho il materiale, devo soltanto trovare il tempo per scrivere qualcosa.
    Era veramente un GRANDE! Per una ventina d’anni è stato un protagonista assoluto del mondo scacchistico.

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    Francesco Comune 20 Ottobre 2014 at 18:40

    Pubblicate più articoli come questo o come quelli di Trabattoni. E’ un piacere per lo spirito e non solo.

    • avatar
      Martin 20 Ottobre 2014 at 22:09

      Benvenuto nel gruppo, Francesco! Dei lavori di Paolo e di Franco ne troverai ancora, così come anche degli altri amici di SoloScacchi, piccoli e grandi capolavori con cui, ormai da 5 anni, si arricchiscono ogni giorno le pagine del nostro sito. Continua a seguirci 😉

      • avatar
        GRAZIANO MASI 18 Novembre 2014 at 18:49

        Paolo, rimembri ancora la vecchia “buca” dei dipendenti di Bologna? Ogni tanto ti citiamo nei nostri nostalgici remember. Averti ritrovato è stato bellissimo. Ciao da tutti. Dimenticavo sei uno scrittore fantastico

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