Dove portava questo viaggio?

Scritto da:  | 31 Luglio 2014 | 7 Commenti | Categoria: Attualità, Cultura e dintorni, Nazionale, Tornei

Dove portava questo viaggio
né lungo né breve?
Dagli ischieti ad Ischia
la rotta era questa…
(Maksim Amelin)

Ischia 1

I greci, che ci hanno abitato per primi e che queste cose le sanno, dicono che qui sotto è sepolto un gigante. Sissignori, un gigante. Tifeo, uno dei figli di Gea che tentarono di spodestare Zeus per rimettere Kronos sul tetto del mondo, l’ultimo colpo di coda della ferinità bruta prima che si affermasse una volta per tutte la civiltà che ha espresso Eschilo e Platone. E la presenza di Tifeo bastava agli antichi coloni provenienti dall’Eubea per spiegare le turbolenze vulcaniche provenienti dai tanti crateri dell’isola che loro chiamavano Pithekoussa, «isola delle scimmie», e che per noi è Ischia (dal latino insula, «isola», appunto). Eruzioni qui non ce ne sono da un pezzo, è dal Trecento che nessun vulcano è più attivo, ma l’arcaica forza del figlio della terra offre ancora tracce della sua presenza: fumarole, correnti d’acqua bollente che sfociano in mare, una prodigiosa acqua termale. Non sono pochi i toponimi dell’isola che fanno riferimento a parti del corpo di Tifeo. Panza, per esempio. Qui sotto si trova il ventre di Tifeo, ed è sul suo tronco gigantesco che giochiamo a scacchi.

Ischia 2

Scacchi? Scacchi! È già il sesto anno che a Forio d’Ischia, nella zona di Panza, si gioca un bel torneo, frutto della volontà di un’associazione che in genere si occupa di movimentare la vita degli abitanti del luogo quando i turisti vanno via e che porta il nome Giochi di Natale, che da solo dice tutto. Grazie a questi apostoli del tempo libero e alla sensibilità di un albergatore amico del nobil giuoco (Signor Iacono, grazie!), chi viene a Forio può contare su un perfetto abbinamento scacchi-vacanze, tanto che molti partecipanti sono venuti a così tante edizioni da poter essere considerati ormai dei veri aficionados. E questo nonostante che l’organizzazione, con quell’inquietudine che sempre contraddistingue gli abitanti delle isole, abbia cambiato formula e periodo di svolgimento praticamente tutti gli anni (chi vi scrive ha saltato più di un’edizione perché i cambiamenti risultavano inconciliabili col suo polveroso e ampiamente programmato lavoro).

Ischia 3

La formula di quest’anno però ha avuto un successo senza precedenti: abbandonati i classici inviti a maestri titolatissimi, gli amici dell’Associazione Giochi di Natale hanno voluto offrire un torneo per amateurs a cavallo fra luglio e agosto, e la risposta non si è fatta attendere. Si sono iscritti in settantaquattro, britannici, irlandesi, spagnoli, francesi e, naturalmente, scacchisti di tutta Italia. Se la notizia si sparge appena un altro po’, l’anno prossimo quello che era un torneo di nicchia dovrà trovarsi una sala più grande. Ischia 6E, a dispetto della mancanza di giocatori con Elo over 2300, non mancano i personaggi interessanti: il numero uno del ranking è un grazioso Maestro Internazionale femminile russo di soli diciassette anni, accompagnata dalla mamma, Grande Maestro Femminile. Ci sono alcuni spagnoli globe-trotters che hanno già giocato in tutta Europa, un signore gallese che alla sua scacchiera piazza una bandierina con il dragone natío (come a dire: «avete capito da dove vengo, vero?»), un’allegra crocchia di giovani altoatesini accompagnati dall’allenatore… L’organizzazione ha previsto alcuni soggiorni gratuiti per gli allenatori, e anche questo è un segno dei tempi: il coaching è il fenomeno scacchistico del momento in Italia. Se non si limiterà a curare la crescita del livello di gioco dei giovani, ma instillerà anche valori educativi e attenzione al corretto sviluppo della personalità, sarà senz’altro una cosa buona per tutto il movimento. Il Grande Maestro Naumkin, cui è stato affidato il compito di tenere delle lezioni serali per gli insaziabili scacchisti, è sempre disponibile per analisi di partite. Bisognerà soltanto che non vi lasciate smontare l’autostima dal suo commento più frequente: «questa mossa non mi piace…» Gliene piace un’altra, che funziona sempre fino al momento in cui non l’avete giocata voi. A quel punto il grande Igor vi guarda coi suoi occhi chiari da bambino buono, e dice «no, ora non va bene…».

Ischia 8

Altre iniziative dei nostri premurosi organizzatori: torneo rapid e lampo serale, simultanea, giornata libera per escursione a Capri (gettonatissima da signore e accompagnatrici al seguito). Del resto, anche Capri ha una sua tradizione scacchistica: qui gli esuli Lenin, Gorkij e compagni belli discutevano, fra un gambetto e l’altro, su come dare scacco matto allo Zar. La scelta fra le attrazioni dell’isola nelle mattine libere è poi davvero imbarazzante: rinverdire i fasti di Vittoria Colonna e del suo cenacolo rinascimentale con una visita al castello aragonese, bagnarsi nella baia di Citara (a forma di cetra, un altro nome che rimanda alla colonizzazione euboica) o alla spiaggia dei Maronti, ispezionare gli scavi dell’insediamento greco di Lacco Ameno (sapevate che in greco lákkos vuol dire «serbatoio»? La colonizzazione di Pithekoussa era il trampolino di lancio per andare alla conquista di Marsiglia, altra città greca), ammirare a Villa Arbusto la Coppa di Nestore, uno dei reperti più antichi che rechi traccia di scrittura greca. «Sono la coppa di Nestore, buona per berci. Chi vi berrà, lo prenderà subito il desiderio di Afrodite dalla bella corona…» e in effetti, davanti a un calice di Biancolella, o di Pere ‘e Palummo, la mente comincia a viaggiare… A proposito, fra le novità di quest’anno c’è stato un gradito omaggio alcolico a tutti i partecipanti, che hanno potuto scegliere fra un assaggio del famoso limoncello ischitano e la prova del caratteristico rucolino, un amaro a base di rucola che si produce solo qui.

Come dite? Volete i risultati del torneo? E magari qualche partita? Ma signori! Io sono in vacanza…

Ischia 12

avatar Scritto da: Filologo (Qui gli altri suoi articoli)


7 Commenti a Dove portava questo viaggio?

  1. avatar
    Mongo 31 Luglio 2014 at 00:51

    … Eh no, così non va bene!! Dai anteprime sui miei prossimi articoli e chiudi il tuo splendido pezzo dicendo che nemmeno i risultati ci dai… Non ti faccio più amico!! 😉

  2. avatar
    Marramaquìs 31 Luglio 2014 at 07:23

    E invece, caro Mongo, va benissimo così! Erano anni che aspettavo un torneo la cui classifica non fosse ancora stata scritta. E allora te li scrivo io i risultati che Filologo non ha voluto darci perché è troppo modesto, eccoli qua.
    Primi Martin Eden e Filologo punti 11 su 11. Terzo Marramaquìs punti 10,5 (si è distratto un attimo, sai … leggevo la bozza di questo articolo). Quarto GM Carlsen punti 8 (battuto dai primi 3). Quinto Caruana punti 7. Sesto Capablanca punti 6,5.
    Eccetera.

    • avatar
      Martin 31 Luglio 2014 at 08:21

      Grazie ma mi chiamo fuori… ho sempre ritenuto che le classifiche siano state inventate da qualcuno (!) al solo scopo di suscitare gelosie e risentimenti tra i partecipanti, togliendo ogni gioia e serenità a quello che si fa… lodi infinite invece all’amico Filologo per questo suo nuovo meraviglioso affresco… 😉

  3. avatar
    Enrico Cecchelli 31 Luglio 2014 at 10:50

    Bellissimo e originale Articolo…. e se non ci fosse stato nemmeno il torneo?
    ” La vita è sogno”

    • avatar
      Mongo 31 Luglio 2014 at 15:46

      Grazie… Tra l’altro ho visto sul bando che per la quota d’iscrizione al torneo i disabili pagano quanto gli under 16 e le donne!! Ci fo’ sopra un pensierino per la prossima edizione.

  4. avatar
    Jas Fasola 31 Luglio 2014 at 13:14

    Se non sbaglio cinque italiani (di diverse citta’;) di origine “sovietica” nel torneo B. Un caso? 🙄

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