Fabulous Fabiano

Scritto da:  | 3 Novembre 2014 | 11 Commenti | Categoria: Libri, Recensioni

Fabulous Fabiano 1

Leggo sul sito www.messaggeriescacchistiche.it la presentazione del nuovo libro su Caruana. Questa.

E’ ora disponibile “Fabulous Fabiano – Caruana, partite memorabili di un mago della scacchiera”. Il libro si apre con un breve capitolo biografico, corredato da molte foto a colori, ma poi si snoda su un filo conduttore che ha forti connotati didattici. Un’opera per comprendere come Caruana affronta le situazioni agonistiche in cui si trova, attraverso 35 partite selezionate tra quelle giocate da Fabiano contro i superGM dell’élite mondiale dal 2008 al 2013.

Gli autori, Mauro Barletta e Roberto Messa, hanno lavorato a quest’opera per quasi due anni e in extremis hanno deciso di aggiungere un capitolo con le dieci partite della Sinquefield Cup di Saint Louis, il torneo che ai primi di settembre ha consacrato Caruana numero due del mondo, con una performance senza precedenti nella storia degli scacchi.

Il libro si chiude con un’appendice di frammenti di partite e 20 posizioni test, più un dettagliato palmarès con dozzine di classifiche dei tornei e supertornei a cui il nostro ha preso parte.
220 pagg. Prezzo di copertina euro 23,00.

Ebbene, di solito non mi piace soffermarmi con recensioni o valutazioni che potrebbero apparire a qualcuno in “conflitto d’interessi” (o l’esatto contrario), ma stavolta lasciatemi spezzare una lancia in favore di un lavoro che ho apprezzato al tal punto da farmi trascorrere su un libro una mezza nottata di Halloween (o di Aulin, come dice mia moglie).

Il volume, subito dopo la breve prefazione dei due autori (Mauro Barletta e Roberto Messa), prende l’avvio con una simpatica “non-biografia” di Caruana, contenente alcuni “brandelli d’interviste”, quelle che a Fabiano fecero Diego Sartorio (nel 2006 per “Torre e Cavallo”) e Janis Nisii (nel 2011-2012), e con quella che possiamo definire “la profezia di Razuvaev” (era il 2009).

Segue il testo di una recentissima intervista a Fabiano da parte del G.M. australiano Jan Rogers, amico di Roberto Messa ed anche prestigiosa firma di “SoloScacchi”.

Seguono la bellezza di ben 35 partite ampiamente commentate, e con quei commenti illustrativi che a me piacciono assai, quelli in stile “fischeriano”, scevri da soverchie e inutili varianti e sottovarianti ed invece ricchi di osservazioni atte a mettere a fuoco le peculiarità della psicologia e delle scelte del personaggio.

Le 35 partite sono suddivise in vari capitoli rappresentativi delle cinque caratteristiche principali del gioco del nostro campione, così come sono state individuate dai due autori, ovvero: sparigliare, lottare, pazientare, caricare, “finaleggiare”.

Seguono ancora, inserite in extremis (sarebbe stato un peccato mancarle!), le dieci mitiche partite di Fab dal quasi irripetibile torneo di Saint Louis dello scorso agosto.

Fabulous Fabiano 4

Poi eccoci a cinque frammenti di partite che Fabiano aveva commentato a suo tempo per “Torre e Cavallo”.

Quindi arriva, al momento giusto, un test: 20 posizioni. Sapete concludere come Caruana? O no? Provate a risolvere questi quiz! Avrete anche il vostro punteggio.

E poi ci si avvicina allo sprint finale, con il “palmarès” del ventiduenne campione e con le (sempre piacevoli e interessanti da guardare) tabelle di ben 20 tornei da lui disputati, dal Campionato italiano assoluto di Cremona 2006 a Shamkir e Dortmund 2014.

Penso che l’impianto del volume sia stato indovinato e che la chiarezza e semplicità nell’esposizione in ogni sua parte lo rendano godibile e fruibile a qualunque età, anche ai bambini che aspirino a diventare i Fabiano del decennio 2020-2030.

Ma la cosa che in assoluto ho personalmente forse apprezzato di più è stata la qualità della carta utilizzata e la nitidezza ed ampiezza dei caratteri: una scelta che facilita ed agevola la lettura, evitando di affaticare chi, magari sfogliando il libro a fine giornata, già si ritrova alquanto stanco per suo conto. Eh, il libro, il libro…

Fabulous Fabiano 3

Proprio ieri, per concludere con un volo alquanto pindarico ed una riflessione serale, leggevo che nel mondo si sono raggiunti tre miliardi di persone che utilizzano Internet. Ecco, io credo che l’Italia debba fare, in questo ambito, enormemente più strada di tante altre nazioni, e che proprio questi gravissimi ritardi, caratteristici di una società refrattaria alle riforme e conservatrice fino all’osso di stantii ed inutili privilegi e strutture, siano una delle (varie) spiegazioni dell’impaludamento di un Paese e della sua triste decrescita. Siamo in un Paese che, ad esempio, non ha ancora digerito l’euro e che rimpiange, nella sua maggioranza, la povera e strapazzata lira, un Paese che è piuttosto all’oscuro degli assetti istituzionali dell’Unione Europea e dei singoli stati europei, un Paese che non sa grazie a quali riforme la Germania da dieci anni a questa parte ha innestato la quarta marcia, un Paese i cui uomini politici (in larga parte) neppure conoscono la lingua inglese. Nello stesso tempo siamo in un Paese che in genere è preparatissimo, sempre di più, questo sì, su tutti i gialli e gli omicidi irrisolti di casa nostra e sulle formazioni di decine e decine di squadre di calcio.

Il 30 dicembre 2008 sull’Unità uscì una intervista di Concita De Gregorio alla fantastica Rita Levi Montalcini. Una delle domande era: “Qual è stata la più grande invenzione del ’900?”. E la professoressa, fra le più grandi scienziate di ogni tempo, lei che aveva appena compiuto i 100 anni, aveva risposto: “E me lo chiede? Internet!”. Chiaro? Non la radio, non la TV, non il frigorifero o l’aeroplano, non l’automobile o gli antibiotici, ma Internet! Fantastica Rita!

Ma non inganniamoci. Quando tutti avremo compreso, nella sua complessità ed interezza, la portata gigantesca che ha avuto e avrà Internet sul lavoro e sulla società e sulle future fondamentali scelte di politica economica, riusciremo anche a capire che Internet non ci dice che dobbiamo gettare alle ortiche quell’antico mobile del nostro modesto studio dove fanno bella mostra i vecchi, cari e insostituibili “libri di carta”, ma che anzi sarà opportuno ogni tanto aggiungerne alcuni, e leggerli. Fra questi non potrà mancare il piacevolissimo ed elegante “Fabulous Fabiano – Caruana, partite memorabili di un mago della scacchiera” di Mauro Barletta e Roberto Messa.

A Roberto e alle “Messaggerie Scacchistiche” mi piace augurare altre cento e mille di queste opere.

Fabulous Fabiano 2

(La libreria “Acqua Alta” a Venezia)

avatar Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)


11 Commenti a Fabulous Fabiano

  1. avatar
    Mongo 3 Novembre 2014 at 21:57

    Accidenti!! Io che pensavo che per diventare bravi come Fab Fab bastasse sottoporsi solo a qualche doccia gelata… 😕
    Vorrà dire che mi metterò a studiare seriamente su questo libro. 😎

  2. avatar
    alfredo 4 Novembre 2014 at 00:15

    Complimenti 😀
    un gran bel libro !

  3. avatar
    Martin 4 Novembre 2014 at 07:42

    Tra i tanti desidero sottolineare giusto due tra i motivi per cui l’acquisto di un libro come questo è importante: il primo è ovvio, si tratta di un ottimo volume, il primo in assoluto sul mercato internazionale dedicato al nostro campione, un libro altamente istruttivo in cui vi è di tutto: partite, analisi, aneddoti, frammenti importanti di storia, biografica ma non solo, interviste e altri mille spunti di approfondimento, ma l’altro aspetto importante per spingerci ad acquistarlo è quello di compiere un piccolo, eppur fondamentale, gesto a supporto dell’editoria tradizionale atto anche a garantire la sopravvivenza sua e di un sito come il nostro.

  4. avatar
    Roberto Messa 4 Novembre 2014 at 20:35

    Anche a nome di Mauro Barletta, ringrazio Marramaquìs per la troppo benevola recensione. L’ultima fotografia mi ha fatto ricordare che – prima di eclissarmi per le ultime rifiniture pre-stampa del “Fabulous Fabiano” – girovagando per Trieste ero capitato in una labirintica libreria del “tutto a 1 euro” (un segno del destino?) e l’avevo fotografata in vista di una gallery per SoloScacchi che poi non sono più riuscito a confezionare.
    Libreria

    • avatar
      Doroteo Arango 5 Novembre 2014 at 07:29

      Qualcuno è per caso in grado di aiutarmi a identificare con precisione ove si trova la labirintica libreria indicata dal Direttore?!? 😉

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    Giorgio Gozzi 6 Novembre 2014 at 17:24

    Dovrebbe essere questa:

    9 Per comprare libri a 1 euro

    «La zona del ghetto, all’entrata della Cavana, è da sempre piena di antiquari. Più che altro sono rigattieri, dove riuscirete ancora a trovare veri tesori, ma c’è anche qualche negozio più raffinato e più caro. Pierluigi Kruml è il proprietario della Bottega del Nonno, una libreria antiquaria divisa in due da una strada. Il primo negozio, quello ufficiale, è un magnifico labirinto con gli scaffali ricolmi di edizioni antiche. Il secondo è autogestito dai clienti: non ci sono commessi, si entra, si sceglie un libro (costano tutti un euro), poi si attraversa la strada per andare da Pierluigi a pagarlo (via Felice Venezian 20)».

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      Roberto Messa 6 Novembre 2014 at 17:46

      Fantastico Giorgio! E’ proprio quella, e si trova a nemmeno 100 metri da Piazza Unità d’Italia. Ora so anche il nome del gentilissimo proprietario a cui ho chiesto, oltre al permesso di scattare qualche foto, se per caso aveva qualche vecchio libro di scacchi, dall’una o dall’altra parte della strada, ma mi ha detto che non gli pareva di avere niente. Però chissà, tornandoci in futuro, dopo lo svuotamento di qualche altra cantina… Alla fine ho preso un vecchio numero di Tex come souvenir per mio figlio.

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        nikola 7 Novembre 2014 at 20:48

        in questa libreria ci sono stato giusto la settimana scorsa di passaggio per Trieste. da ex-venditore ambulante di volumi di seconda mano ne sono rimasto affascinato. quando ho capito che nel reparto ad 1 euro stavo perdendo tempo mi sono fiondato dall’altra parte della strada ma dopo averci perso mezzo pomeriggio ho desistito: troppa la difficoltá di decifrare i titoli e districarsi tra i corridoi. devo aggiungere inoltre che la risposta del proprietario “mi ha detto che non gli pareva di avere niente” l’ho sentita ripetere a piú avventori nel medesimo pomeriggio. Io mi definisco un lettore vorace e un amante della ricerca dei libri ma penso che un minimo di organizzazione e cura dei volumi a quella libreria non guasterebbe.

  6. avatar
    Roberto Messa 6 Novembre 2014 at 21:01

    A proposito di libri a un euro, alcuni anni fa su una bancarella ho visto questo e non me lo sono lasciato scappare, in fondo il Padulli è stato il mio primo libro, vi ricordate i mitici “gnomoni” dei finali di Donna contro pedone in settima?
    Padulli - copertina
    Padulli - frontespizio
    Padulli - frontespizio 1
    Padulli - frontspizio 2

  7. avatar
    Jas Fasola 6 Novembre 2014 at 21:30

    Purtroppo Padulli ha avuto una vita molto breve 😥
    Non aveva timore reverenziale, basta guardare questa sua partita con Alekhine (10. … Cd5) che poteva anche vincere con 30. … De6 (31. Dd4 Txe7 rimanendo con un Alfiere di vantaggio).

    http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1551612

    Prima A.A. poteva guadagnare una torre con 28. Dh4 (invece giocò 28. Cd4?! Dxg2 29. Cxf5?? – 29. Df3+-) De7 29. Te1.

  8. avatar
    DURRENMATT 7 Novembre 2014 at 15:14

    …la prima edizione,se non ricordo male, è datata 1928.Sul web c’è la possibilità di “beccare” la sedicesima(1973)…

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