Gli scacchi ai tempi dell’orbace

Scritto da:  | 8 Novembre 2014 | 15 Commenti | Categoria: C'era una volta, Italiani, Personaggi

Al torneo minore di Merano del 1937, rievocato in questo articolo dal professor Berni, parteciparono due noti giocatori genovesi: Dario Vanni (Migliarino Pisano 1901-Genova 1987), protagonista della vita scacchistica cittadina, soprattutto nel periodo anteguerra; Leonardo Foà che, nato a Napoli, si trasferì a Genova nel 1934, per venire poi colpito dalle leggi razziali del 1938 che gli provocheranno la perdita del posto di lavoro. Successivamente si trasferì a Milano dove trovò un impiego presso un antifascista.

Merano 1937 1

Una panoramica della sala di gioco, da notare l’organizzatore (il secondo in piedi da sinistra) in divisa d’ordinanza;
sullo sfondo il ritratto del Duce…

Si disputa dal 3 al 12 settembre 1937 il torneo minore di Merano, secondo dopo quello di Brindisi del gennaio-febbraio 1936, in base alla progressione numerica iniziata a partire dal passaggio dell’ASI dal CONI all’Opera Nazionale Dopolavoro, il 29 ottobre 1934, primo giorno del XIII E.F.
Poiché l’ASI si accolla le spese di soggiorno dei partecipanti, ben trentotto (o trentasette, a seconda delle fonti) aventi diritto, qualificati dai campionati di zona, inviano la domanda di adesione al torneo. Ottengono l’ammissione solo in sedici, tutti vincitori dei campionati. La zona corrisponde alla regione, fatta eccezione per qualche accorpamento, e i diritti acquisiti valgono generalmente per un triennio.
Il livello di Merano appare quindi, subito ed anche a posteriori, come il più elevato dei tornei minori.
Poiché le disponibilità economiche dell’ASI sono decisamente modeste, i quindici turni vengono compressi in dieci giorni. Forniamo qui di seguito i numeri di sorteggio, anche a beneficio del progetto LOTO (Lost Tournaments) dell’archivio FSI: 1-Vanni 2-Defant 3-Orbach 4-Siveri 5-Roberto 6-Nestler 7-Foà 8-Zanni 9-Gnocchi 10-Melloni 11-Treichler 12-Paoli 13-Marzi 14-Andreucci 15-Quaranta 16-Sales.
Incrociando questi dati, dedotti dalle cronache quotidiane del “Giornale di Bolzano”, disponibile on-line sul sito della biblioteca Claudia Augusta, con il crivello aritmetico regolamentare e la tabella tratta dall’articolo di Leonardo Foà, II torneo scacchistico nazionale minore, “L’Italia Scacchistica”, ottobre 1937, pp. 173-175, sarà facile ricostruire il calendario turno per turno.

Questa risulta la classifica del torneo:
1° Nestler Vincenzo (Roma) 13,5 su 15; 2° Paoli Enrico (Fiume) 13; 3° Treichler Vittorio (Napoli) 12; 4° Zanni Giuseppe (Venezia) 11; 5°-6° Melloni Muzio (Bologna), Orbach Abramo (Trieste) 8,5; 7° Defant Remo (Trento) 7,5; 8° Marzi Giuseppe (Bologna) 7; 9°-11° Roberto Giulio Cesare (Asti), Vanni Dario (Genova), Siveri Armando (Reggio Emilia) 6; 12° Foà Leonardo (Genova) 5; 13°-14° Gnocchi Renzo (Varese), Sales Francesco (Torino) 4,5; 15° Andreucci Aldo (Ancona) 4; 16° Quaranta Mario (Matera) 2,5.
In base all’esito acquisiscono il titolo di partecipazione a futuri tornei di campionato italiano o magistrali i primi cinque classificati.

Riportiamo il resoconto del torneo di Foà:

All’inizio del torneo balzarono in testa Orbach, Melloni e Defant, seguiti da Nestler e Paoli. Dopo pochi turni però Nestler e Paoli superarono gli altri tre e si mantennero insieme fin quasi alla fine; solo al terzultimo turno Nestler staccava Paoli di mezzo punto. Melloni, Orbach e Defant venivano poi raggiunti anche da Treichler e Zanni che avevano avuto un cattivo inizio.
Bisogna subito dire che Vincenzo Nestler ha pienamente meritato la vittoria; non si può discutere di fronte a una percentuale di punti del 90%! È un buonissimo conoscitore delle aperture, gioca nel modo più solido nel mezzo della partita ed è anche un terribile finalista, sfruttando alla perfezione i leggeri vantaggi di posizione o addirittura capovolgendo le rare situazioni per lui sfavorevoli. È perciò da considerarsi un giocatore completo, notevolmente migliorato rispetto al torneo di Brindisi, in cui si classificò secondo; non lo possono sminuire la sua unica sconfitta contro un Orbach, desideroso di rivincita per l’unica sconfitta subita a Brindisi, e la sua unica patta contro il secondo classificato. Farà, di sicuro, ottima prova ai tornei magistrali.

Merano 1937 2

Il fiumano Enrico Paoli ha all’incirca le stesse qualità del vincitore, ha forse difettato di esperienza, essendo alle sue prime armi nel campo nazionale, ma ha la stoffa del buon giocatore.
Nestler e Paoli sono stati gli unici a non subire crisi, accumulando punti con pari costanza dal principio alla fine del torneo. Tutti gli altri, senza eccezione, hanno avuto momenti oscuri e momenti più felici. Treichler e Zanni, terzo e quarto classificato, gli unici che non abbiano avuto partite patte, hanno cominciato malissimo. Treichler, ritornato ai tornei nazionali dopo dieci anni di assenza, ha fatto seguire alle sconfitte iniziali ben dieci vittorie consecutive, dimostrandosi capace di vincere chiunque, è stato forse il migliore giocatore di centro partita.
Il ventiduenne Zanni, il più giovane fra i concorrenti, ha iniziato il torneo come fanale di coda, poi con un gioco brillantissimo è risalito al quarto posto; data la sua età, migliorerà certamente.
Merano 1937 4Fra gli altri la lotta è stata dura ed equilibrata, ognuno potendo avere ragione degli altri nei momenti felici. Il ventitreenne Melloni, nuovo a tornei nazionali, è apparso in principio come la rivelazione del torneo (al quarto turno era solo in testa alla classifica), poi, sconfitto da Treichler, non si è più riavuto, ritengo che la causa, più che la stanchezza, sia stata nel morale che gli è venuto meno al primo colpo.
Orbach è stato in principio lo stesso forte giocatore dell’anno scorso, poi l’evidente difetto di allenamento non gli ha permesso di reggere alle fatiche del torneo; senza tale crisi sarebbe stato di sicuro un terribile avversario per Nestler. Defant, il più brillante fra i concorrenti, avrebbe avuto una classifica migliore se non fosse stato troppo spesso trascinato dal suo carattere battagliero. Marzi, giocatore solido e corretto, non a suo agio nella prima fase del torneo, guadagnò poi parecchi posti nella classifica.
Roberto, Siveri e Vanni hanno rappresentato la vecchia guardia. Inesplicabili furono le sei sconfitte consecutive di Roberto che fino a metà gara era stato uno dei migliori. Siveri, il più tenace dei concorrenti, ha perso parecchi punti per volere vincere delle partite evidentemente patte. Vanni, sempre fra i primi nei precedenti tornei, questa volta ha avuto solo qualche fulgido, ma troppo raro, bagliore della sua indubbia classe; difetto di allenamento e forse preoccupazioni extra torneo lo hanno tradito. Il sottoscritto non sperava di fare di più in un così duro torneo. Gnocchi, che fu terzo a Venezia, ha giocato, anche lui come Vanni, il torneo in sordina con qualche raro sprazzo di vivacità. Sales e Andreucci, giocatori solidi, tenaci e attenti, faranno di più ai prossimi tornei, avendo mostrato gli ultimi giorni di avere tratto utili insegnamenti dalla gara. Quaranta, sempre a corto di tempo, ha visto così frustrato il suo gioco brillante e degno di migliore classifica.

Merano 1937 5

Leonardo Foà

Le cronache insistono sull’atmosfera di cameratismo tra i giocatori, nonostante il sano agonismo che caratterizza il torneo. Nella foto di gruppo, ripresa da Enrico Paoli, Gli scacchi a Fiume, Scacchi e Scienze Applicate, 1982, pp. 65-72, si notano altri segni dei tempi. Il presidente dell’ASI Luigi Miliani è in divisa; sullo sfondo si nota una raffigurazione di Mussolini con l’elmetto.
L’Archivio FSI dispone attualmente di una sola partita, a suo tempo pubblicata sull'”Italia Scacchistica”, ottobre 1937, pag. 179.

Roberto-Orbach, Merano 1937

1.e4 c5 2.Cf3 Cc6 3.Cc3 g6 4.d4 cxd4 5.Cxd4 Ag7 6.Ae3 Da5 7.Dd2 Cf6 8.Cb3 Dd8 9.Ae2 b6 10.0-0 Ab7 11.f3 0-0 12.Cd4 Tc8 13.Ccb5 Cxd4 14.Cxd4 Dc7 15.c3 d5 16.Cb5 Db8 17.e5 Cd7 18.f4 Cc5 19.Cd4 Tfd8 20.Tf3 Aa6 21.Axa6 Cxa6 22.Df2 Cc5 23.Dh4 Db7 24.Th3 h5 25.g4 hxg4 26.Dxg4 Dd7 27.Dh4 e6 28.f5 Axe5 29.f6 Axf6 1-0

Naturalmente Orbach Abramo, non Wilhelm.
Aggiungiamo l’altra partita pubblicata sulla rivista, dicembre 1937, pp. 218-219, con note attribuibili a Rosselli.

Melloni M.-Treichler V., Merano 1937

1.d4 Cf6 2.c4 e6 3.Cc3 Ab4 4.Dc2 A:c3
Affrettata: meglio continuare nello sviluppo.
5.b:c3 d6 6.Cf3 Cbd7 7.e4 e5 8.c5
Questa spinta, realizzata prima che il N abbia giocato b6, pur non potendosi affermare che dia al B un vantaggio decisivo, è molto forte, e mette in imbarazzo il N che risponde con la più debole delle mosse a disposizione.
8…De7
Migliore 0-0 od anche d:c.
9.c:D6 c:D6 10.Ad3 0-0 11.0-0 Te8
Sembra più opportuna Td8 per poter giocare secondo i casi Ce8 oppure Cf8.
12.Aa3 b6 13.Cd2 De6?
Una mossa debole che impappina il B. D’altra parte Td8 seguita da Ce8 dà al N un giuoco ristrettissimo.
14.d5?
Di colpo il B perde tutto il suo vantaggio, non avvedendosi, come per improvviso annebbiamento, che con Cc5 il N impedisce il doppio attacco di A e C al pd6. È chiaro che dopo la forte mossa Cc4 rispondendo il N d5, il B va in vantaggio materiale, con e:D C:D A:h7+ dato che il Nero non può giocare D:D5 per Cd6 Tf8 o Td8 Ac4.
14…De7 15.Ab5 Tf8 16.Tae1 Cc5 17.A:c5 b:c5 18.f4 e:f4 19.T:f4 Tb8 20.Ad3 h6 21.Tff1 Ag4 22.Cc4 Cd7 23.Ce3 Ce5 24.Cf5?
Un vero errore, perché lascia al N un C piazzatissimo contro un A bianco poco attivo.
24…A:f5 25.e:f5 f6 26.Tb1 Dc7 27.Ae2 Rf7
Una mossa ardita, data la presenza di numerosi pezzi. Il N vuol subito attuare la marcia del re sull’ala di D ove eserciterà la sua efficace azione, per l’avanzamento del pa7, dato il dominio della colonna b. Questa mossa vuole anche provocare lo scacco in h5, perdita di tempo pel B.
28.Ah5+ Re7 29.Df2 T:b1 30.T:b1 Tb8 31.Dc2 T:b1 32.D:b1 Db6 33.Dc2 Rd7 34.h3 a5 35.Rh2 Db5 36.Df2 Rc7 37.Dg3 Dd7 38.Ae2 Rb6 39.Df2 Db7 40.Af3 Ra6 41.Df1+
Il B non ha voluto spingere i pp. c ed a per non aumentare la via di penetrazione al N, ma ora è il N che può spingere il pc4 vantaggiosamente.
41…c4 42.De2 a4
Più precisa era Db1 col seguito Ae4 Dc1 Ac2 Db2.
43.Dc2 Ra5 44.Ad1 Db5 45.Df2 Ra6 46.Dg3 Dd7 47.Df2 a3 48.Dc2 Db5 49.Ae2 Ra5 50.Ad1 Cd3 51.Af3
Così si perde più rapidamente, ma in ogni caso il B non sembra possa salvarsi. Se il B gioca il re, esempio Rg1, può seguire D:D5 Da4+ Rb6 D:a3 Dc5+ col cambio delle DD e finale vinto pel N; giocando invece il B Rg3, il N ha lo scacco in e5 efficacissimo. Ad una mossa qualunque del B come per es. h4 il N può giocare D:D5 e dopo Da4+ Rb6 e D:a3, il N gioca De5+, g3 indi Dc5. Se il B non cambia le Donne, giocando Da4 oppure Da8, segue Df2+ con vantaggio materiale per il N.
51…Db2 52.Ad1 D:c2 53.A:c2 Cc1 54.Ab1 Ce2 0-1

La scarsa copertura del torneo da parte dell'”Italia Scacchistica” e delle principali rubriche dei settimanali si spiega con la contemporaneità di molte importanti manifestazioni, dalle Olimpiadi di Stoccolma, al torneo del Semmering e all’inizio del match mondiale Euwe-Alekhine. Trattandosi di un torneo minore, è proprio il caso di dire: “Ubi maior minor cessat”.
Inoltre, a causa dell’assenza di giocatori di Firenze e Milano, manca la possibilità di passare facilmente a Rosselli, per “L’Italia Scacchistica”, o a Ferrantes, per “L’Illustrazione Italiana” e “La Settimana Enigmistica”, partite di Merano.

Le partite di Vanni, 77 anni dopo

Merano 1937 3

Il genovese Vanni è il quarto da sinistra della prima fila

Dobbiamo ancora una volta a Federico Cirabisi, che ringraziamo, la possibilità di consultare un quaderno di formulari del Dopolavoro Ansaldo, sul quale Dario Vanni trascrive le sue partite di Merano.
In tutti gli altri tornei minori disputati Vanni supera la metà della classifica, vantando quali migliori risultati i terzi posti di Milano 1926 e Torino 1939. A Merano il suo 6 su 15 si spiega sì con la forza del torneo, ma soprattutto con il suo mediocre stato di forma. Così scrive l’anonimo cronista del “Giornale di Bolzano”: “Vanni poteva rendere di più. A corto di preparazione, non in possesso di tutte le sue qualità, fuori fase, ha trovato degli avversari troppo duri e difficili da battere”.
Presentiamo ai lettori una scelta delle partite, giunte a nostra disposizione dopo ben settantasette anni.

Merano, Torneo minore, 3-12 settembre 1937

Roberto Giulio Cesare (Asti) – Vanni, 5° turno, 5 settembre 1937
1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 a6 4.Aa4 d6 5.A:c6+ b:c6 6.d4 e:D4 7.C:D4 c5 8.Ce2 Ab7 9.Cbc3 Cf6 10.Cg3 Dd7 11.0-0 h6 12.Te1 0-0-0 13.b3 g5 14.Ab2 Tg8 15.Cd5 C:D5 16.e:D5 Ag7 17.A:g7 T:g7 18.c4 g4 19.Dd3 Tg5 20.Ce4 Tg6 21.Dc3 f5 22.Cg3 f4 23.Dd3 Tg5 24.Ce4 Tf5 25.Cc3 Tdf8 26.Te6 f3 27.g3 Rb8 28.Tae1 Dg7 29.Dd2 h5 30.Cd1 h4 31.Dh6 D:h6 32.T:h6 h:g3 33.h:g3 Ac8 34.Te7 T5f7 35.T:f7 T:f7 36.Tg6 Te7 37.Ce3 Te4 38.Rf1 Rb7 39.Re1 Rb6 40.Rd2 a5 41.Tg8 Rb7 42.Rd3 Td4+ 43.Rc3 Ad7 44.Tg7 Ac8 45.Te7 Rb6 46.a3 Rb7 47.b4 a:b4+ 48.a:b4 Rb6 49.Te8 Rb7 50.Te7 Rb8 0,5-0,5

Vanni – Nestler Vincenzo (Roma), 6° turno, 6 settembre 1937
1.d4 Cf6 2.Cf3 g6 3.c3 Ag7 4.g3 d5 5.Ag2 0-0 6.Ca3 Cbd7 7.0-0 Ce4 8.Cg5 Cdf6 9.f3 C:g5 10.A:g5 h6 11.Ad2 c6 12.Dc2 Cd7 13.e4 e5 14.e:D5 c:D5 15.d:e5 C:e5 16.Ae3 Cc6 17.Tad1 Ae6 18.b4 a6 19.f4 Df6 20.Ad4? C:D4 21.T:D4? Tac8 22.Tfd1 De7 23.Dd2 A:D4+ 24.D:D4 Tfd8 25.Af1 Td6 26.Ad3 Dc7 27.Tc1 Db6 28.D:b6 T:b6 29.b5 d4 30.c4 a:b5 31.c5 Ta6 32.C:b5 T:a2 33.Cd6 Tc7 34.Ae4 b6 35.c6 f5 36.Af3 d3 37.Cb5 d2 38.Td1 Tc8 39.c7 Tc2 40.Rf2 Ad7 41 .Ab7 T8:c7 42.C:c7 T:c7 43.Ad5+ Rg7 44.T:D2 Aa4 45.Aa2 Tc2 46.T:c2 A:c2 47.Re3 Rf6 48.Rd4 g5 49.Ac4 Ae4 50.Ab5 g:f4 51.g:f4 Re6 52.Ac4+ Rd6 53.Ag8 Ab7 54.Ac4 Ac6 55.Ab3 Ad7 56.Ac2 Ae6 57.Aa4 Ad5 58.h4 Re6 59.Ab5 Aa2 60.Ad3 Rf6 61.Ab5 Re6 62.Ad3 Ad5 63.Ab5 Rd6 64.Ad3 Ae6 65.Ab5 Ad7 66.Ae2 b5 67.Ad3 Rc6 68.Re5 Rc5 69.Ab1 b4 70.Aa2 Ac6 71.R:f5 Ad5 72.Ab1 b3 73.Rf6 Rd4 74.f5 Ae4 75.Rg7 A:b1 76.f6 Ag6 77.R:g6 b2 78.f7 b1=D 79.Rg7 Db7 80.Rg8 Dd5 81.Rg7 De5+ 82.Rg8 De6 83.Rg7 Dd7 84.h5?? Re5 0-1
“Così perdetti l’occasione di poter fare una discreta figura, perché tale partita fu la causa di molte sconfitte!!”

Vanni – Zanni Giuseppe (Venezia), 8° turno, 7 settembre 1937
1.d4 Cf6 2.c4 g6 3.Cc3 d5 4.Cf3 Ag7 5.e3 0-0 6.Db3 e6 7.Ad3 b6 8.c:D5 C:D5 9.0-0 Ab7 10.e4 Ce7 11.Ae3 c5 12.Tfd1 c:D4 13.A:D4 A:D4 14.C:D4 D:D4 15.Aa6 D:D1+ 16.D:D1 A:a6 17.b4 Ac8 18.Dd6 Te8 19.Cb5 Cbc6 20.Cc7 Td8 21.Df4 Tb8 22.b5 Ca5 23.Ce8 Ab7 24.Cf6+ Rg7 25.h4 Cg8 26.e5 Tbc8 27.h5 Tc4 28.h6+ Rh8 29.Dg5 Tdd4 30.C:g8 R:g8 31.De7 Tc8 32.Rh2 Tf4 33.Td1 Ad5 34.Rg3?? Tf5 35.Tc1 Cc4 36.f4 Th5 37.Dd7 Ta8 38.Dc7 T:h6 39.T:c4 A:c4 40.D:c4 Th1 41.Dc7 Td1 42.Rg4 Td2 43.Db7 Tad8 44.D:a7 T:g2+ 45.Rh3?? Tgd2 46.D:b6 T8d3+ 47.Rg4 Tg2+ 48.Rh4 h5 0-1

Vanni – Melloni Muzio (Bologna), 10° turno, 9 settembre 1937
1.d4 Cf6 2.Cf3 d5 3.g3 g6 4.Ag2 Ag7 5.Cc3 0-0 6.e3 Cbd7 7.0-0 c6 8.Te1 Te8 9.e4 d:e4 10.C:e4 C:e4 11.T:e4 Cf6 12.Te1 Ag4 13.c3 Db6 14.Dc2 Tad8 15.Ae3 Cd5 16.Cd2 C:e3 17.T:e3 Af5 18.Ae4 Ae6 19.Ag2 c5 20.d:c5 D:c5 21.T:e6 f:e6 22.A:b7 Tf8 23.Cb3 Db6 24.Ae4 a5 25.Tf1 Tb8 26.Tb1 a4 27.Cc1 Tbd8 28.Cd3 Da7 29.Tf1 a3 30.b3 Tc8 31.c4 Tcd8 32.De2 Td4 33.Ac6 Td6 34.Ae4 Tfd8 35.c5 Td4 36.De3 Ah6 37.f4 e5 38.Tc1 e:f4 39.g:f4 Dd7 40.c6! Dc7 41.Df3 Ag7 42.Rg2 T4d6 43.Cc5 Td2+ 44.Rg3 e5 45.Ce6 e:f4+ 46.D:f4 De7 47.C:g7! R:g7 48.c7 1-0

Vanni – Paoli Enrico (Fiume), 12° turno, 10 settembre 1937
Al momento la più datata partita di torneo disponibile di Paoli.
1.e4 d5 2.e:D5 Cf6 3.Cf3 C:D5 4.Ac4 Cb6 5.Ab3 e6 6.d3 Ae7 7.Cbd2 C8d7 8.a3 c5 9.Ce4 Dc7 10.Ae3 Cd5 11.0-0 0-0 12.De2 C7f6 13.Ag5 b6 14.Tfe1 Ab7 15.C:f6+ C:f6 16.Ce5 Rh8 17.C:f7+ T:f7 18.D:e6 Taf8 19.De2 Dc6 20.f3 Cd5 21.A:e7 T:e7 22.A:D5 T:e2 23.A:c6 T:e1+ 24.T:e1 A:c6 25.Te7 Ta8 26.Rf2 Rg8 27.g3 Rf8 28.Tc7 Ab5 29.f4 Aa4 30.b3 Ae8 31.a4 Af7 32.g4 Ad5 33.a5 Af7 34.f5 Ae8 35.Rg3 b:a5 36.T:c5 a4 37.b:a4 A:a4 38.Rf4 a5 39.d4 Ae8 40.Tc3 a4 41.Ta3 Tc8 42.c3 Ab5 43.Re5 Re7 44.g5 Ta8 45.h4 Ac4 46.Ta1 a3 47.d5 a2 48.f6+ g:f6 49.g:f6+ Rf7 50.d6 Ad3 51.d7 Ab1 52.c4 Td8 53.Rd6 Af5 54.T:a2 T:D7+ 55.Re5 Ae6 56.Tc2 Td1 57.Tg2 Te1+ 58.Rd6 R:f6 0-1

Esaurito il “fondo Cirabisi”, riteniamo che almeno un altro quaderno di formulari di Dario Vanni sia rintracciabile a Genova. Ci permettiamo di chiedere pertanto, se possibile, riscontro e collaborazione.

avatar Scritto da: Mauro Berni (Qui gli altri suoi articoli)


15 Commenti a Gli scacchi ai tempi dell’orbace

  1. avatar
    Martin 8 Novembre 2014 at 09:27

    Un ringraziamento all’amico Mauro e agli amici del prestigioso circolo genovese Luigi Centurini per la splendida disponibilità.

  2. avatar
    Alfredo 8 Novembre 2014 at 09:32

    Ecco alcune immagini interessanti… in una si vede il Foà impegnato a Gardone Riviera nel 1957.
    Foà al Festival internazionale di Gardone, 20-22 settembre 1957
    In un altra il torneo Crespi del 1938. Foà giocò in un torneo minore mentre nel torneo A vi fu addirittura la presenza del grande Eliskases (su questo torneo e sulle note di Chicco Rosino si possono fare divese numerose osservazioni).
    Torneo Crespi, 1938
    L’ultima immagine riguarda un documento storico molto importante: la raccomandata con cui il ministero delle comunicazioni Ferrovie dello stato, dispensava dal sevizio l’ingegner Foà ispettore di II classe in quanto appartente alla razza ebraica.
    Le raccomandate del ventennio

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    Zenone 8 Novembre 2014 at 10:29

    Vorrei ringraziare l’autore, i commentatori ed il blog, perché, onestamente, non credo che in qualsiasi altro sito scacchistico, nazionale ed internazionale, il nostro gioco possa venire trattato in maniera migliore, puntuale ed informata.
    In quasi ogni articolo pubblicato vengono rese disponibili a tutti e gratuitamente, grazie alla ricerca e agli archivi personali, foto, documenti e aneddoti personali, spesso inediti, che sono certo, trattassero temi o argomenti “generalisti” o storici in senso stretto, sarebbero trattati da testate giornalistiche o, addirittura, televisive (“La Storia siamo noi” o “Correva l’anno” ecc.) oppure con la pubblicazione di libri.
    Ecco, quindi, l’invito finale a raccogliere tutta questa documentazione storica pubblicata sul blog in un libro, perché non si perda e perché non venga, ancora una volta, dimenticata; soprattutto, perché anche questa “nostra” storia è parte integrante, anche se non da tutti riconosciuta tale, della Storia Italiana e Mondiale.
    Grazie

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    Tamerlano 8 Novembre 2014 at 11:15

    Bellissimo pezzo! Anch’io ringraziare l’autore e anche il sito perchè ospita frequentemente belle pagine di storia.

    Tamerlano

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    Mongo 8 Novembre 2014 at 12:10

    Spettacolare. Questa è Storia, ragazzi!! 😎

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    Roberto Messa 8 Novembre 2014 at 18:54

    Sì, questa è Storia, storia con la maiuscola.
    Non avevo mai visto una “lettera” come quella protocollata n. IES.457.P.I.2

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      fds 9 Novembre 2014 at 10:56

      Mi piace lo stile del resoconto di Foà, molto diverso dallo stile moderno. E’ molto rassicurante verso ciascun partecipante, quasi paterno.

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    Jas Fasola 8 Novembre 2014 at 20:28

    Davvero ottimo articolo, complimenti! Complimenti anche ad Alfredo per foto e documento storico.

    Per quanto riguarda l’invito di Zenone “a raccogliere tutta questa documentazione storica pubblicata sul blog in un libro” penso il modo più semplice e utile sarebbe quello di fare un pdf, come quello splendido di Clarice Benini, assolutamente gratuito, disponibile sul sito e che verrebbe periodicamente aggiornato. Ci vorrebbe qualcuno di buona volontà e con tanto tempo a disposizione.

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      Zenone 8 Novembre 2014 at 23:12

      Ottima idea quella del pdf., davvero!

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    Enrico Cecchelli 9 Novembre 2014 at 10:11

    Mi associo ai complimenti per l’ottimo pezzo! Grande contributo anche le splendide foto fornite da Alfredo ! Bravissimi tutti.

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    alfredo 9 Novembre 2014 at 11:01

    Ovviamente da citare la fonte ( già citata in altro contesto) un fascicolo di “Scacchi e Scienze Applicate” rivista un po’ strana ma di cui possiedo tutti i fascicoli che ho poi rilegato.
    Del torneo citato ho conosciuto poi altri giocatori.
    Ovviamente Paoli di cui fui amico, Foà, Nestler (professore di matematica e parapsicologo) e anche Vanni.
    Ricordo un intervento del figlio di Vanni con una partita del padre su l’IS di qualche anno fa.

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    alfredo 9 Novembre 2014 at 13:56

    E gli scacchi poco dopo il tempo dell Orbace

    Venezia 1949
    Anche se la voce dello speaker dell’Istituto Luce mi sembra la stessa che magnificava le imprese del duce
    che impressione vedere Paoli
    Su youtube si possono trovare parecchie chicche del genere
    io ho trovato un breve filmato di una parita lampo tra Alekhine e Bogoljuboff giocata davanti a Lasker

  11. avatar
    DURRENMATT 9 Novembre 2014 at 16:35

    …è stato citato Vincenzo Nestler a mio avviso il miglior giocatore italiano degli anni’50. Ho letto alcuni saggi scritti da Nestler e credo che le sue “credenze” sulla telepatia sperimentale abbiano influenzato fortemente il suo gioco (per Nestler la parapsicologia era la disciplina che si interessava di fenomeni “apparentemente” ribelli alle note leggi dello spazio del tempo e della casualità). Grande personaggio comunque…

  12. avatar
    mauro berni 13 Novembre 2014 at 13:57

    Ringrazio tutti coloro che si sono complimentati per l’articolo e ne approfitto per qualche aggiunta o precisazione.
    Partita Vanni-Nestler. La trascrizione di Vanni riporta 10…h6 e 53…h6. E’ abbastanza intuitivo capire che 10…h6 è esatta. Il merito della correzione 53…Ab7 è di Lawrence d’Arabia, al quale avevo sottoposto la partita. Grazie alla sua deduzione e segnalazione ho superato l’impasse.
    Per Alfredo. Visto l’interesse per Foà, ricordato anche almeno da Giancarlo Castiglioni in un’altra circostanza, riporto la Vanni-Foà. Si tratta probabilmente della peggiore partita di Vanni a Merano, ma Foà sfrutta bene la situazione.
    Foà Leonardo (Genova)- Vanni, 7° turno, 7 settembre 1937
    1. e4 e5 2. Cf3 Cc6 3. Ac4 Ae7 4. d4 e:D4 5. C:D4 Ce5? 6. Ab3 d6 7. 0-0 Cf6 8. Cc3 0-0 9. f4 Cg6 10. De1 Te8 11. Cf3 h6 12. f5 Ce5 13. Dh4 Tf8 14. Rh1 Rh8 15. C:e5 d:e5 16. Ag5 Rg8 17. Ac1 c6 18. Dg3 Dd6 19. Td1 C:e4 20. Df3 Df6 21. C:e4 D:f5 22. D:f5 A:f5 23. Cg3 Ag6 24. Te1 Ad6 25. Ad2 Rh7 26. Ac3 f6 27. Tad1 Tad8 28. T:D6 T:D6 29. Ab4 Tfd8 30. A:D6 T:D6 31. h3 Td2 32. Ce4 A:e4 33. T:e4 Td1+? 34. Rh2 Tb1?? 35. a4 T:b2?? 36. Tb4 Rh8 37. T:b7 g5 38. Tf7 c5 39. Tc7 c4 40. T:c4 Rg7 41. h4 g:h4 42. T:h4 Rg6 43. Rg3 h5 44. Te4 Tb1 45. Ac4 Tb8 46. Ae2 a5 47. Th4 Th8 48. c4 1-0
    Sempre per Alfredo. Devo invece smentirti su un passaggio. Era il figlio del maestro Tito Venni ad aver scritto all’Italia Scacchistica, accludendo una partita del padre. Credo inoltre che Vanni non avesse figli e che invano la vedova Vanni avesse cercato di lasciare il materiale del marito a qualche scacchista genovese. Nonostante tutto, qualcosa è rimasto.
    Per Enrico Cecchelli. su http://www.centurini.it, Scaccomatto, luglio-agosto 2014, puoi trovare la Daveglia-Vanni, Sanremo 1933, che credo possa interessarti per il luogo.

    • avatar
      Enrico Cecchelli 14 Novembre 2014 at 00:18

      Caro Mauro , grazie di cuore.
      Mi interessa sicuramente.Ciao!

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