Quest’inverno, dal 6 al 25 luglio, Maria Teresa ed io siamo andati in vacanza. Andiamo sempre in vacanza in luglio, tutti gli anni dal 1988; due settimane “nostre” – benedetto sia colui che ha inventato, per i periodici mensili, il numero unico estivo. Solo nel luglio del 1994 non andammo in vacanza, ma fu anche meglio: due o tre settimane in casa ad “aspettare”, lungodistesi, guardando i mondiali di calcio e film in videotape. Fu anche meglio perché il 25 luglio del 1994 dalla grande pancia uscì fuori Mattia.
Vacanze in luglio, dunque, ma quest’anno fuori stagione, nel mese più freddo dell’inverno australe.
Tutta colpa di Cathy e Ian, i cui inviti ad andare ospiti da loro a Sydney sono diventati più pressanti quando ci hanno pure fatto dono di un biglietto aereo Milano-Sydney, che loro dicono – ma io non ci credo – di aver ottenuto grazie ai punti accumulati con il loro incessante pendolarismo tra l’Australia e l’Europa.
Qui non voglio dilungarmi, se non attraverso una carrellata di fotografie, sulle diciannove giornate memorabili del nostro viaggio, della fortuna che abbiamo avuto nel poter conoscere una grande famiglia australiana, incluso lo zio di Cathy, Zio Jasper, un arzillo ex pescatore di quasi cent’anni, e il grande maestro Zhao Zong Yuan che ha vissuto in casa dei Rogers per quasi sei anni, quando frequentava l’università di medicina e di farmacia – Cathy e Ian lo considerano quasi un figlio adottivo.
Voglio invece proporvi l’intervista che ho nel cassetto dall’inverno di quest’estate e che non riguarda la carriera agonistica del primo grande maestro d’Australia (nel 1999 cinquantesimo in graduatoria mondiale, indiscusso numero uno del suo paese dal 1984 al 2007, anno in cui si ritirò dall’agonismo) o tutte le attività in cui Cathy eccelle: maestro Fide femminile, arbitro internazionale, fotografa, ottima cuoca. Cathy in gioventù ha lavorato alcuni anni come avvocato, poi ha scelto la vita che voleva: scacchista-giramondo.
Ed è proprio di questo che parleremo…
Sydney, casa Rogers. Seduti sul divano Zhao Zong Yuan, nato a Pechino nel 1986, con la moglie Shi Chengjie. Pur essendo il numero uno dell’Australia (Elo 2569) non è un professionista e quest’estate non ha potuto nemmeno prendere parte alle Olimpiadi di Tromsø.
Cathy & Ian, da quanti anni state girando il mondo in lungo e in largo come giornalisti degli scacchi?
Ian – Faccio il giornalista a tempo pieno più o meno da quando mi sono ritirato dall’attività agonistica. Cathy fa fotografie per le riviste di scacchi da circa vent’anni. Ho cominciato da giovane a scrivere di scacchi, mi assegnarono la mia prima rubrica su un giornale quando avevo 17 anni, ma non durò a lungo. Quando abbiamo cominciato a viaggiare, nel 1983, Cathy mi aiutò a ottenere una rubrica regolare sull’Australasian Post e in seguito anche sull’Australian Financial Review. Queste due rubriche ci aiutarono a sopravvivere fino a quando i miei guadagni dai tornei cominciarono a crescere.
Quante riviste hanno pubblicato le foto di Cathy o gli articoli di Ian da allora a oggi?
Mandiamo regolarmente i materiali a circa dieci riviste e quattro quotidiani in Europa, negli Usa, in Asia e Oceania. Tutte le riviste pubblicano le foto di Cathy, ma alcune riviste usano i mie testi solo occasionalmente. In tutti questi anni probabilmente abbiamo collaborato con almeno venti riviste, alcune delle quali non esistono nemmeno più, come il settimanale Schachwoche, La Revue des Echecs, Australasian Chess Forum, mentre alcune si sono fuse con altre, per esempio Schach Echo che è stata assorbita Schachmagazin 64.
Ian, Cathy e Maria Teresa a Port Douglas, rinomata località di mare, nel Queensland.
Siete in grado di quantificare le ore di volo che avete accumulato in tutti i vostri viaggi e quanto avete speso in biglietti aerei?
Un sacco di soldi! Cerchiamo sempre le soluzioni di viaggio più economiche, ma non ci sono biglietti veramente low cost per i voli dall’Australia all’Europa. Da quando abbiamo cominciato a viaggiare insieme, siamo quasi a novanta andate e ritorno Australia – Europa.
Quale è stato il viaggio più lungo che avete dovuto affrontare per raggiungere la sede di un torneo? E qual è stato il mezzo di trasporto più inusuale che vi è toccato impiegare?
Ci vollero 65 ore per andare da Sydney a San Luis, in Argentina, per il torneo-campionato del mondo del 2005. Impiegammo così tanto perché si risparmiavano circa mille dollari passando per l’Europa, anziché attraversare direttamente il Pacifico.
Anche il viaggio per il match a squadre Europa-Asia del 2001 è stato un’odissea: il 10 settembre del 2001 ricevetti un invito per far parte della squadra dell’Asia, ma due giorni dopo, quando avrei dovuto mettermi in viaggio, il mondo era diventato un posto molto diverso. Dopo i voli Sydney – Kuala Lumpur – Amsterdam – Istanbul – Trabzon dovetti prendere un autobus per arrivare a Batumi in Georgia, per un totale di circa 60 ore. Arrivai sul posto alle 3 di notte e mi informarono che meno di dodici ore dopo avrei dovuto cominciare il torneo con un mini-match di due partite contro Kasparov!
Cathy era rimasta in Australia e ogni giorno telefonava all’Australian Department of Foreign Affairs per avere gli ultimi aggiornamenti sulla sicurezza dei voli e quindi mi telefonava per informarmi. Nessuno al ministero sapeva esattamente cosa stava per succedere, ma erano sicuri che ci sarebbe stata una guerra, probabilmente in Afghanistan. Non sapevano quando sarebbe cominciata e per quanto sarebbe durata e se ci sarebbe stato un qualsiasi mezzo di trasporto per ritornare in Australia. Cathy era veramente preoccupata che io sarei rimasto bloccato in Europa e lei in Australia.
Il mezzo di trasporto più inconsueto che ci è capitato credo sia la piccola barca che prendevamo ogni giorno in Grecia per andare dal piccolo villaggio in cui alloggiavamo al resort di Porto Carras, dove si disputava il Campionato Europeo a squadre, era l’anno 2011.
Forse speravi che ti raccontassi di un qualche viaggio a dorso di canguro per raggiungere la sede di un torneo qui in Australia… ma posso solo raccontarti di un torneo nel Queensland dove il rumore incessante dei koala negli alberi rendeva difficile la concentrazione… se non ci credi prova a googolare “koala noises” e capirai cosa voglio dire
[NdR – e io l’ho fatto…]
Ian Rogers emerge dalle acque dell’Oceano. Siamo al reef esterno, circa 40 miglia al largo di Cairns, nel Queensland.
Ma il vostro corrispondente non è da meno: eccolo a caccia di pescecani nel reef – barriera corallina esterna al largo di Cairns.
L’autrice di un manuale di scacchi che dal 1990 ad oggi ha venduto circa quindicimila copie in quattro edizioni. Quello a destra non è il co-autore della prossima edizione!
Questa è – di tutto il viaggio – la foto più amata da Maria Teresa. In Australia anche noi abbiamo dormito benissimo, perfino in tenda, nel corso del tour nel deserto “rosso” centrale dove di notte la temperatura scende fino a 4 o 5 gradi.
Il nostro primo giorno a Sydney
Autotreno con triplo rimorchio, ma ce ne sono anche con quattro o cinque rimorchi, per i trasporti a lunghissimo chilometraggio attraverso il centro dell’Australia.
“Uluru (Ayers Rock)”
Kings Canyon, una bella camminata di circa tre ore in una delle principali attrattive nel Centro Rosso dell’Australia, a circa 300 Km da Uluru
Alcune farfalle dell’Australian Butterfly Sanctuary a Kuranda, foresta pluviale nei pressi di Cairns, Queensland
(1. continua)
Tremenda invidia!! 😉
Un articolo originale e interessante.
Bellissime foto di paesaggi straordinari e… di delicate farfalle. ❗
Non sono mai stato in Australia, ma dopo questo servizio mi sembra di conoscerla un pò di più.
Chissà che un giorno… 💡
Grazie a Roberto Messa che ha voluto condividere con gli amici di SoloScacchi le sue belle vacanze e momenti della sua vita famigliare.
Complimenti
Ciao
IEP
Stupende fotografie! Trapela tutto il fascino di questo continente lontano e poco conosciuto.
Meraviglioso ❗
La vita è bella 😀
Vorrei far notare anche la meravigliosa architettura della Sydney Opera house opera dell’architetto danese joh Utzorn
Una delle piu’ belle architetture del mondo .
Mongo mi ha “rubato” il commento 🙂
Ode a Cathy e Jan “The Queen and the King of ChessTourist”. Non a caso alla mia prima esperienza come pseudo-fotografo tra i big degli scacchi alla Olimpiade 2004 di Calvià la prima foto non me la sono fatta con i vari Anand, Ivanchuk e compagnia ma col mio idolo Cathy Rogers (ricordo ancora lo stupore dell’autrice dello scatto Eleonora Ambrosi)
E pensare che all’inizio del secolo scorso migliaia di italiani, soprattutto dal Veneto e dal Friuli, partirono dall’Italia per cercare lavoro in Australia.
Tra questi alcuni miei antenati di cui ora ho perso le tracce.
Si stabilirono a Camberra.
Negli anni ’60 eravamo in corrispondenza e ricordo che mi mandarono la prima pagina del giornale locale:
“Eccezionale nevicata a Camberra”; si e no un centimetro di neve sottilissima, loro abituati alle vere nevicate.
Complimenti anche a chi ci fa vedere alcune delle più belle architetture del mondo; un po’ di tempo fa il Guggenheim di Bilbao.
La storia della costruzione della Sidney Opera House è molto interessante e controversa.
io ho già alzato la mano per saperne di più
(parlo della Sidney Opera House)
Oggi il Teatro dell’Opera di Sidney è dedicato a Joan Sutherland, la più grande cantante australiana di ogni tempo, soprano dalla voce bellissima e dalla tecnica spettacolare che fu per tanti anni la principale partner di Pavarotti sulle scene di tutto il mondo. Purtroppo, quando interpretava le opere italiane, non si capiva una parola di quello che stava cantando. Aveva un altro punto debole nel suo aspetto fisico. Un critico la definì “un corazziere che ha ingoiato un usignolo”.
per dare una idea
http://www.ilpost.it/2013/10/20/teatro-opera-sydney/
Meravigliosa Australia!
Spero comunque che il direttore durante il soggiorno si sia abbronzato un pochino, dalla foto sulla barriera corallina esterna al largo di Cairns si vede che passa molte ore in ufficio… 😆
PS.
E’ solo invidia e a parte gli scherzi bel reportage!
Grazie Roberto! L’Australia mancava ai miei vagabondaggi. Ora “ci sono stato”!
Bellissimo reportage! Chiederei al Direttore che impressione ha tratto da questo viaggio relativamente all’attività scacchistica in Australia… un giocatore di talento ha la possibilità, in qualche modo, di emergere sul palcoscenico internazionale oppure, prima o poi, è “costretto” come tanti americani a “emigrare” in Europa per crescere?
Casualmente sono capitato su una pagina web con l’elenco degli iscritti all’Australian Open che si svolge a Sydney dal 2 al 11 gennaio e ho trovato tra le teste di serie il GM Zhao Zong che ho conosciuto a casa Rogers in luglio (vedi la seconda foto all’inizio dell’articolo Australian Tales).
Bene, farò il tifo, il link è:
http://www.chessdom.com/australian-chess-open-2015/
Tra gli iscritti c’è un altro GM australiano, Darryl Johansen, con il quale ricordo di aver perso in un torneo di Capodanno a Reggio Emilia molti anni fa.
Il quinto per elo e il mio idolo 😈 grande conoscitore della Ałapin 😉
Bel giocatore
Forse l’unico al mondo ad aver fatto arrabbiare una dele persone più pacifiche dell’universo.
La dinamica esatta di quanto accadde non la so, forse potrebbe saperne di più il GM Rogers (che, devo dire, invidio e stimo ogni giorno di più!).
Per quanto riguarda l’Alapin c’è addirittura gente in Italia che ci scrive su libri…
Di questo passo dimmi tu Jas dove andremo mai a finire ?
anche qui in Polonia abbiamo degli scarsoni che scrivono libri… basta non comprarli!
ma a me i libri di scacchi piacciono soprattutto se hanno due qualità
a) se sono vecchi
b) se sono scritti da scarsoni .
Primo turno , 27 dicembre 1984 ….guarda caso una Colle .
Il torneo A era un gran torneo ( anche il B , si intende) ma si’ sono nostalgico di quei tornei li’ .
E’ grave direttore ?
Sì, è grave.
Comunque puoi dare nutrimento alle tue nostalgie con il gradito ritorno alla scacchiera di Bela, guarda oggi come ha messo in difficoltà Naiditsch all’open di Basilea. In apertura e mediogioco Toth ha giocato chiaramente meglio, fino a un certo punto… si sa come vanno queste partite a una certa età… ma l’importante è partecipare.
http://www.chessbomb.com/arena/2015-basel/02-Naiditsch_Arkadij-Toth_Bela
Uno splendido 71 enne ! ( quasi) e la sua amata russa .
Comunque non per vantarmi ma a Naiditsch io ho appena rifilato una scoppola che se la ricorderà tutta la vita !
Non scherzo, ho le prove
All’Open di Basilea Bela ha concluso con un buon 4,5 su 7 a un punto dal vincitore Naiditsch. Ancora meglio ha fatto un altro splendido settantenne, Vlastimil Hort, 5 punti.
Classifica completa:
http://en.chessbase.com/post/naiditsch-wins-second-swiss-at-basel
Questa è invece la mia vittoria contro il GM tedesco over 2700
D’accordo eravamo in 300 ma la soddisfazione rimane
la mia impresione è che Naiditsch non ha mai giocato cosi’ male .
Da ragazzo anch’io giocavo l’Alapin ed in quegli anni ero il quinto al mondo per Elo… dal fondo!! 😉