Altre interviste impossibili

Scritto da:  | 1 Gennaio 2015 | 3 Commenti | Categoria: Zibaldone

Per cercare di sorridere un po’…

Interviste impossibili 2

Sono qui, all’interno di una scacchiera, come inviato speciale di SoloScacchi, per capire cosa succede veramente durante una partita, quali sono le speranze ed i timori dei combattenti. Siamo già ad un punto focale con diversi morti trasportati in barella fuori dal campo. Urla, pianti, ordini e contrordini. Cerco di farmi spazio. Mi avvicino ad un pedone bianco che sta per toccare l’ottava traversa.

  • Come si sente in questo momento?

  • Il sogno di una vita. Potermi trasformare in una Regina dopo tanti sacrifici e tanta sofferenza. Noi pedoni, bistrattati fin dalla nascita da un destino crudele, a sopportare le angherie dei pezzi…

  • Quale destino?

  • Siamo costretti ad arrancare passo dopo passo mentre gli altri se la filano veloci lungo le colonne e le traverse Ma ora non mi ci faccia pensare. Questo è il momento tanto sperato e atteso.

E, proprio alla fine delle sue parole, la stupenda trasformazione. Regina bianca! grida il pedone con tutto il fiato che ha in gola. Ma è un attimo, solo un impercettibile momento di gloria che la stessa viene catturata da una tremenda Torre Nera. Destino ancor più crudele, rimugino fra i denti. Tuttavia il mio compito non è quello di filosofeggiare. Spostandomi da una parte all’altra sotto un tiro incrociato vedo un Alfiere nero che sta in fibrillazione. Mi accosto.

  • Cosa succede?, chiedo premuroso.

  • Sto per immolarmi sull’arrocco nemico. Mi è arrivato un dispaccio da parte del Re.

  • Ha paura?

  • No, beh…sì, un po’, ma non lo dica a nessuno.

  • Scriverò che si è gettato sull’arrocco con il sorriso sulle labbra. Gli eroi piacciono ai lettori.

  • Non esageri che ho già la tremarella. Comunque ora mi butto. Addio!

Lo scontro sull’arrocco è tremendo. L’Alfiere si immola su un pedone bianco armato di baionetta. Il suo ultimo grido serpeggia, pauroso, lungo tutto il campo di battaglia. Per un attimo un silenzio irreale. Poi le grida dei combattenti riportano alla dura realtà. Il Re nero è attaccato da tutte le parti, si difende spostandosi dagli scacchi continui. Lo becco dietro ad una Torre che lo protegge.

  • Come va?, dico.

  • Mortacci tua! Chi sei?

  • Sono un inviato speciale di “Soloscacchi” per rendere conto ai lettori della battaglia.

Qui il monarca manda a quel paese me insieme a tutti i lettori. Ma non demordo. Insisto…

  • La situazione non mi sembra disperata. Pensa di farcela? Pensa che i suoi uomini possano resistere o, addirittura, ribaltare…

  • Pensa di stare zitto? mi ringhia addosso.

Proprio in quel momento arriva nitrendo un Cavallo che sembra quello di Ulisse tanto è imponente.

  • Sire, Sire! La nostra Regina è circondata! Non ha scampo.

Qui il monarca scarica due accidenti da scaricatore (appunto) di porto. Nel frattempo mi dirigo sul luogo dello scontro, scattando le foto che voglio fare un servizio completo. La Regina nera è effettivamente circondata. Non ha scampo. La tengono sotto tiro una Torre, un Alfiere ed un Cavallo. E’ il momento cruciale dell’intervista prima della sua inevitabile dipartita. Una manna per i lettori. Mi avvicino.

  • Quali sono i suoi ultimi pensieri? Che cosa…

  • Non faccio in tempo a finire la frase che Un intruso! grida qualcuno e tutti i contendenti, pezzi e pedoni, Re e Regine, si voltano verso di me. Buttiamolo fuori dalla scacchiera! sbraita un altro dallo sguardo truce.

  • Boni, state boni, balbetto, allargando le braccia in una stupida imitazione di Sordi.

  • Sono un semplice inviato speciale che cerca…

  • Addosso! E nello stesso istante vengo travolto da una carica mostruosa di urla e nitriti.

Ora sono all’ospedale con una gamba rotta e due occhi neri. Le partite di scacchi non sono così asettiche come sembra.

Interviste impossibili 3

avatar Scritto da: Fabio Lotti (Qui gli altri suoi articoli)


3 Commenti a Altre interviste impossibili

  1. avatar
    Zenone 1 Gennaio 2015 at 07:35

    Bellissimo per noi che leggiamo, ma chissà cosa ne pensa la tastiera del computer di Lotti, potendola intervistare, sotto i colpi delle dita dell’artista senese che la tortura anche a fine anno! Un’altra intervista impossibile.

  2. avatar
    Mongo 2 Gennaio 2015 at 16:25

    Due risate fan sempre bene…

  3. avatar
    Fabio Lotti 2 Gennaio 2015 at 22:54

    In effetti l’influenza dei nipoti fa diventare un po’ bambini e allora vengono fuori delle “cose” anche così.

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