i tornei di Montecarlo 1901, 1902 e 1904

Scritto da:  | 2 Aprile 2015 | 5 Commenti | Categoria: C'era una volta, Stranieri, Tornei

Montecarlo1901Alcuni dei partecipanti al torneo del 1901, in piedi da sinistra: Hoffer, Winawer, Marshall, Reggio, Mason, de Rivière (arbitro). Seduti: Marco, Didier, Blackburne, Alapin, Mieses, Cigorin. 

Il 1° Torneo di Montecarlo doveva iniziare il primo di Febbraio e terminare il primo Marzo 1901 ma la data d’inizio fu rinviata di quattro giorni per non sovrapporsi con i funerali della Regina Vittoria.

Riprendiamo dal magnifico volume di Claudio Sericano il commento apparso sulla “Rivista Scacchistica Italiana”: “Il primo Marzo si chiuse il 1° torneo indetto dal Casino di Montecarlo. A questo torneo tenuto in luogo incantevole, là dove accorrono numerose schiere di villeggianti di ogni nazione a respirare le tiepide aure della riviera, era da sperarsi un maggiore concorso di competitori. Certo che se invece di impegnare una parte dei fondi per un torneo di “Salta” si fosse cercato di dare maggior sfogo al torneo scacchistico, questo sarebbe stato il più celebre nel numero dei tornei moderni”

Il Salta è un gioco simile alla dama, con scacchiera 10 x 10, e con pezzi che si chiamano stelle lune e soli. Il gioco venne inventato dal tedesco Buttengbach nel 1899, e due campioni che eccellevano anche in tale gioco furono Marshall e Lasker.

Montecarlo 1901

Montecarlo 1901 crosstableLegenda; (le patte andavano rigiocate):

  • W : ½ la prima, 1 la seconda= 3/4 di punto assegnati
  • ½ : ½ la prima, ½ la seconda= 1/2 punto
  • L : ½ la prima e 0 la seconda= 1/4 di punto

Premi: 5000 franchi al vincitore, dal 2° al 6° si dividevano 7300 franchi mentre a seguire il premio prendeva le sembianze di un rimborso spese.

Casino Montecarlo 1Il salone del Casino come si presentava all’epoca

Casino Montecarlo 2

I primi due tornei di Montecarlo si caratterizzarono per il particolare sistema di assegnazione dei punti. Infatti le partite terminate in parità dovevano essere rigiocate a colori invertiti e veniva assegnato ¼ di punto per la prima partita e un ulteriore ¼ di punto se l’incontro terminava nuovamente in parità (½ in totale), ½ punto per il vincitore (che andava così a ¾ di punto) e 0 al perdente (che restava a ¼ di punto).

Un sistema piuttosto cervellotico che costringeva ad un superlavoro i competitori i quali a fine torneo potevano aver disputato un numero consistentemente diverso di partite l’uno dall’altro.

Il sistema chiaramente sfavoriva i giocatori più deboli ai quali si dava una seconda possibilità … di perdere.

Il torneo fu vinto da Janowski che in quegli anni stava attraversando il miglior periodo di forma della sua carriera. La grandezza di Janowski, più dei diversi ed importanti primi posti ottenuti, è testimoniata dalla formidabile regolarità e costanza dei risultati nei forti tornei ai quali partecipò nei quali non si classificò mai al di sotto del quarto posto anche quando partecipavano tutti i più forti campioni della sua epoca. Da incallito giocatore quale era (spesso perdeva al Casinò l’intero ammontare dei premi vinti alla scacchiera ), il torneo di Montecarlo rappresentava la degna cornice delle sue due passioni.

2°torneo internazionale di Montecarlo, 1902

Montecarlo 1902

Il Meccanismo dei quarti di punto si visualizza meglio nella seguente grafica:

Montecarlo 1902 crosstable

Nel numero del 12 Gennaio 1902 il New York Times” forniva dettagliate notizie sul prossimo 2° torneo di Montecarlo con tanto di lista dei partecipanti, regolamento, cadenza di gioco, premi, nomi del comitato organizzatore ecc. ecc. Citiamo di seguito i dati più importanti.

Il torneo, si sarebbe svolto dal 1° Febbraio al 12 Marzo. Il grosso del montepremi era costituito da 14000 franchi offerti dal Circolo des Etrangers di Montecarlo, cui si sommavano 500 franchi offerti dal Principe Dadian e altri 500 dal Barone Albert Rothschild di Vienna, 200 dal Capitano Beaumont e 1000 franchi 8 due premi da 500 ) da Mc Cutcheon, più varie donazioni private. I premi erano così ripartiti : 5000 franchi al 1° classificato, 3000 al 2°, 1500 al 3° , 1000 al 4°, 750 al 5° e 500 al 6°. I non premiati si sarebbero spartiti 3200 franchi proporzionalmente al numero delle partite vinte da ciascuno, circa 35 franchi per punto.

La cadenza di gioco era di 30 mosse nelle prime due ore seguite da 15 mosse per ogni ora successiva. Nel comitato organizzatore figuravano il Principe Dadian di Mingrelia ed Arnous de Riviere

Alla fine del torneo il Comitato Organizzatore, grazie anche alla ricca dotazione raggiunta in donazioni,decise di aggiungere 750 franchi al montepremi istituendo un premio anche per il 7° classificato. Tale iniziativa si rese necessaria perché altrimenti i premi di consolazione dei non premiati avrebbero potuto essere più grandi degli ultimi premi effettivi visto che al 5°, 6° e 7° posto si classificarono a pari merito tre giocatori (Wolf, Tarrasch e Schlechter). I premi furono ripartiti nuovamente come segue: 5000, 3000, 2000, 1500, 1000, 750, 500, in tal modo ai tre giocatori piazzati al 5°, 6° e 7° posto toccarono 750 franchi a testa ( 1000 + 750 + 500 . 3)

James Mason 4Alcuni partecipanti al Torneo di Montecarlo 1902

  • IN PIEDI : Mason, Wolf, Marshall, Mortimer, Pillsbury, Albin, Eisenberg
  • SEDUTI : Tarrasch, Napier, Maroczy, Gunsberg, Schlechter, Von Scheve

Le partite non potevano essere dichiarate patte prima delle 30 mosse e comunque la patta avrebbe dovuto essere autorizzata dal direttore unico ed insindacabile del torneo De Riviere. Tuttavia vi furono alcune eccezioni a questa regola: quando cambiati tutti i pezzi la partita era irrimediabilmente pari o in particolare negli ultimi turni permettendo a giocatori che non avrebbero potuto condizionare la classifica finale di poter partire prima da Montecarlo risparmiando qualcosa sulle spese di soggiorno. Ad es Mason ed Eisenberg al 20° turno siglarono due patte senza giocare e negli ultimi 2 turni alcuni altri giocatori: Popiel e Gunsberg (1 partita), Eisenberg e Scheve (2 partite) e Napier e Marco (2 partite).

Un’altra particolarità di tale manifestazione fu che i partecipanti in origine dovevano essere 22 ma in seguito due di essi, Joseph Blackburne e Jean Taubenhaus si ritirano all’ultimo minuto, quando gli accoppiamenti erano già stati fatti e pubblicati. Di conseguenza il programma del torneo prevedeva un inusuale totale di 21 turni (in un torneo a 20 giocatori !), con due giocatori anziché uno solo che ogni turno osservavano il riposo. Questa precisazione spiega la disparità che si può talora incontrare sulle cronache o nei database tra il numero del turno riferito a quelli effettivamente giocati e la numerazione da “abbinamento” . Inoltre si impiegò la stessa formula della prima edizione, quella del 1901: una partita pareggiata assegnava un quarto di punto (0,25), e veniva rigiocata a colori invertiti. Questa seconda partita, assegnava un ulteriore 0,25 in caso di nuova patta, 0,50 per la vittoria e 0 per la sconfitta.

Se le patte fossero state tali avremmo avuto Maroczy e Pillsbury appaiati al 1° e 2° posto , Janowski e Teichmann ugualmente 3° e 4° e Wolf al 5° posto. Schlechter e Teichmann furono i contendenti che pareggiarono il maggior numero di partite (ben 7) racimolando poi rispettivamente 4 e 4 ½ punti totali e quindi furono costretti a giocare un totale di 26 partite anziché 19 anche se il torneo aveva una durata tale da permettere un agevole recupero dei turni da rigiocare. La cadenza di gioco era 30 mosse in due ore e 15 per ogni ora successiva. Il torneo fu sensibilmente più forte dell’edizione precedente grazie alla partecipazione di campioni come Tarrasch, Pillsbury, Maroczy e Teichmann.

Teichmann fu il vero animatore del torneo. Tarrasch iniziò male il torneo perdendo al 1°, 2° e 4° turno contro Cigorin, Marshall e Janowski, probabilmente per mancanza di allenamento dovuta alla lunga assenza dai tornei. Il primo turno vede cadere anche la testa di un altro favorito: Pillsbury che perde contro il futuro vincitore, Maroczy. Ottimo per contro l’inizio di Marshall che sconfigge Tarrasch, Cigorin e Schlechter e fa un torneo di testa, ma deve registrare due sconfitte negli ultimi due turni che lo relegheranno a metà classifica .Anche Janowski parte a razzo con tre vittorie (Gunsberg, Mortimer e Tarrasch ed una doppia patta con Maroczy), come pure Mieses con tre vittorie nei primi turni (Albin, Mortimer e Wolf).

Il torneo fu appassionante ed il risultato finale restò incerto fino all’ultimo turno. Negli ultimi 4 turni, alla conclusione del 17°, Pillsbury, che era partito male, era tuttavia riuscito a recuperare terreno e conduceva con 12 punti seguito da Maroczy con 11 ½ e da Janowsky con 11 ma purtroppo riusciva a racimolare solo 2 ½ contro i 3 di Janowsky e i 3 ¼ di Maroczy nei restanti 4 turni.

In particolare:

18° e quartultimo turno (4 Marzo): Pillsbury- Cigorin ½ vinta poi dal russo nella ripetizione della partita dopo che l’americano all’inizio aveva avuto una buona posizione e l’opportunità di pareggiare nella ripetizione( ¼ – ¾ ).

Albin –Maroczy 0-1. Marco – Janowski 0-1 Teichmann – Mieses 1 – 0.

CLASSIFICA . Maroczy 12 ½ , Pillsbury 12 ¼ , Janowski 12, Teichmann 11 ¼

19° e terzultimo turno (6 Marzo): Maroczy – Mieses ½ poi vinta da Maroczy ( ¾ – ¼ ). Pillsbury – Marco ½ poi persa da Pillsbury nella ripetizione ( ¼ – ¾ ).

Mason – Yanowski 1 – 0. Reggio – Teichmann 0 – 1 .

CLASSIFICA . Maroczy 13 ¼ , Pillsbury 12 ½ , Teichmann 12 ¼, Janowski 12

Le partite patte da rigiocare dei due turni precedenti furono recuperate il 7 Marzo e l’8 Marzo e Pillsbury perse entrambi gli incontri inanellando una brutta serie negativa di ¼, ¼, 0, 0.

20° e penultimo turno (10 Marzo): Von Popiel – Maroczy 0-1. Yanowski – Marshall 1 – 0.

Mortimer – Pillsbury 0 – 1. Teichmann – Tarrasch 1 – 0.

Nel frattempo anche Teichmann ha risalito la classifica e grazie alla vittoria contro Tarrasch si è portato a ridosso dei primi ed in caso di sconfitta all’ultimo turno di Maroczy e di un risultato non di vittoria di Pillsbury rispettivamente contro Tarrasch e Marshall, avrebbe ancora potuto arrivare primo a pari merito, anche se avrebbe comunque dovuto vincere contro Janowski.

CLASSIFICA . Maroczy 14 ¼ , Pillsbury 13 ½ ,Teichmann 13 ¼ , Janowski 13, gli altri partecipanti sono ormai tagliati fuori dalle prime piazze.

21° ed ultimo turno (11 Marzo): Teichmann – Janowski 0-1 ( “Enrico IV “ non riesce ad andare oltre il suo solito abituale 4° posto) . Tarrasch – Maroczy ½ e ancora patta alla ripetizione ( giocata il giorno dopo, il 12 Marzo quando a Maroczy basta pareggiare nuovamente per aggiudicarsi il torneo conoscendo in anticipo i risultati delle altre partite. Tuttavia in entrambe le partite Tarrasch era andato a stare in posizione superiore) . Pillsbury – Marshall 1 – 0

CLASSIFICA FINALE . Maroczy 14 ¾ , Pillsbury 14 ½ , Janowski 14, Teichmann 13 ¼

Marco farà il libro del torneo pubblicando le 140 partite sul Wiener Schahzeitung nel periodo dal 1902 al 1908 .

Spesso leggendo le classifiche finali di un torneo ci facciamo un’idea che talvolta non è del tutto corrispondente al vero. Invece di osannare uno dei più grandi successi di Maroczy avremmo potuto benissimo trovare anche il grande Pillsbury al primo posto (conteggiando normalmente le patte), a conferma della sua classe immensa.

Pillsbury

O ancora, se l’ultimo turno fosse andato diversamente (ad un certo punto le due partite di Maroczy con Tarrasch vedevano qust’ultimo in vantaggio e con un pizzico di fortuna per Teichmann da consentirgli di superare Janowski) avremmo potuto vedere un grande successo di Teichmann che nella parte finale della competizione movimentò la classifica rendendola incerta fino all’ultimo

Uno dei partecipanti al torneo era il dotato irlandese James Mason che abbiamo ricordato in occasione del torneo di Hastings del 1895. Era particolarmente stimato da Lasker che ne aveva una grande opinione tanto da esclamare spesso tra il serio e il faceto analizzando una posizione: “in questa posizione cosa giocherebbe Mason ?”. Purtroppo la carriera di Mason fu gravemente ostacolata dai problemi di salute e dall’abuso di alcool. Un altro dei suoi vezzi era quello di “masticare tabacco”, cosa che dava particolarmente sui nervi di Janowsky che non riusciva a concepire che un uomo civile potesse indulgere in tale barbara attività. Per tale motivo Janowsky considerava Mason un proscritto(?)/reietto. Probabilmente, citano le cronache, Janowsky sarebbe stato molto più tollerante con il “reietto” se questi non fosse abituato a batterlo con una certa regolarità. Janowsky aveva un carattere piuttosto “fumantino”, ma perdere contro Mason lo faceva letteralmente uscire dai gangheri e lo rendeva furente con il divertimento di coloro che assistevano oltre naturalmente allo stesso Mason. A Montecarlo Mason non godeva di buona salute (morì tre anni dopo ), pertanto aveva manifestato l’intenzione di abbandonare il torneo prima del termine, quindi due forfaits piuttosto che uno avevano poca importanza per lui. Tuttavia una delle partite cui avrebbe dovuto rinunciare era quella contro Janowsky ed egli detestava rinunciare ad un punto sicuro e senza esitare esclamò “non posso abbandonare il torneo prima di aver battuto Janowsky”. Questi d’altra parte non era tipo da lasciar cadere una sfida anche perché si considerava il più forte giocatore di tutti i tempi e bruciando dal desiderio di battere il suo odiato avversario accettò di incontrarlo al di fuori del normale turno di gioco promettendo a tutti che “lo avrebbe punito severamente con quella facilità con cui sempre aveva provveduto -pardon, avrebbe dovuto provvedere- in precedenza se non fossero intervenute alcune incredibili circostanze”. “Parola mia!” Aggiunse. Nessuno tuttavia prese troppo seriamente la cosa specialmente poiché Janowsky, che non era francese di origine, pronunciò: “ma paroy”. Le cronache riportano come andò a finire: Mason per questa partita, che non avrebbe nemmeno dovuto giocare, vinse il primo premio di bellezza! Possiamo immaginare la rabbia impotente dello sconfitto e la sua frustrazione di pochi mesi dopo, al torneo di Hannover , quando perse nuovamente col Bianco a dispetto del primo posto nel torneo. In seguito Mason ed Eisenberg si accordarono per concludere il 20° turno con una duplice patta senza giocare mentre il 21° turno Mason era di riposo.

Il premio di bellezza di 500 franchi offerto dal Barone Albert Rothschild andò alla Napier-Cigorin mentre il premio di 500 franchi per la partita più brillante offerto dal Principe Dadian fu vinto appunto da Mason per la sua vittoria contro Janowski. Quest’ultimo perse tutto il proprio denaro e l’ammontare del premio al tavolo da gioco e riuscì a ritornare a casa solo grazie alla generosità del Casino che gli pagò il biglietto ferroviario ( la versione di “Chess games” fu che nonostante il terzo premio Janowsk riuscì a mala pena a mettere insieme la somma per l’acquisto del biglietto ferroviario per Parigi ).

Pillsbury vinse un premio per la partita contro Reggio, una Mc Cutcheon. Inoltre, come riportato in una intervista a Pillsbury del Britisch Chess Magazine, l’americano vinse uno dei due premi offerti da Mc Cutcheon per la miglior partita giocata dal Bianco impiegando appunto la Variante Mc Cutcheon della Difesa Francese (contro Marshall ). L’altro premio di 500 franchi andò alla miglior difesa con la stessa variante, assegnato a Mason per la sua partita contro Gunsberg.

4° torneo internazionale di Montecarlo, 1904

Montecarlo 1904 Rice tournament 1

Il torneo di Montecarlo del 1904 fu l’ultimo della serie e si sperimentò ancora una volta una nuova formula organizzando contemporaneamente un torneo magistrale ed uno tematico. Furono invitati 9 maestri tre dei quali, Marshall, Marco e Swiderski, giocavano in entrambi i tornei. Il Torneo dei Maestri era a doppio girone con 6 partecipanti e si svolse dal 7 al 18 Febbraio. Si giocava alla cadenza di 16 mosse ogni ora e gli organizzatori , anziché stanziare dei premi finali, pensarono bene di distribuire subito tra i partecipanti, già dal loro arrivo, l’ammontare dei rimborsi spese di 5000 franchi affinchè potessero subito sperperarli nei Casinò durante la loro permanenza. Marco stilò un resoconto della manifestazione per conto dello Wiener Schachzeitung. Alla fine del torneo vennero distribuiti dei Trofei. Maroczy se ne aggiudicò uno in più come vincitore del torneo in quanto aggiudicatosi anche la precedente edizione del 1902.?)

TORNEO PRINCIPALE ( 7/2/1904 – 18/2 /1904)

Montecarlo 1904 Main tournament

TORNEO TEMATICO COL GAMBETTO RICE ( 22/2/1904 – 03/3 /1904)

Montecarlo 1904 Rice tournament

 

Il Torneo tematico sul Gambetto Rice (una sottovariante del Gambetto di Re Accettato promossa dall’omonimo miliardario americano), si svolse invece a sei giocatori a doppio turno dal 22 Febbraio al 3 Marzo e vide 14 vittorie del Bianco, 12 del Nero e 4 patte.

I giocatori iniziavano a giocare dal 9° tratto del Bianco dopo le seguenti mosse : 1.e4 e5 2.f4 exf4 3.f3 g5 4.h4 g4 5.e5 f6 6.c4 d5 7.exd5 d6 8.O-O Axe5

Posizione dopo 8...Axe5

Posizione dopo 8…Axe5

Un’altra particolarità, secondo quanto riportato da “La Strategie” era quella che i partecipanti potevano ….copiare! Infatti a tutti i giocatori venne distribuita una copia del “The Rice Gambit” di H.Helms e H. Cassel , New York nel 1904 che i contendenti potevano liberamente consultare così come potevano attingere da altre pubblicazioni.

Anche in questo torneo sui verificarono alcune contestazioni: Marshall, in occasione della propria partita contro Swiderski, sostenne che era concesso soltanto riferirsi alla pubblicazione di Helms mentre Swiderski seguì i suggerimenti apparsi su Wiener Schachzeitung che Marshall si rifiutò di consultare. La contestazione si verificò al 12° tratto dopo le mosse 8. … , Axe5 9.Te1 De7 10.c3, g3 11.d4, Cg4 il Bianco giocò 12.Axf4 seguendo un’analisi comparsa su Wiener Schachzeitung che Marco aveva fatto avere al conduttore del Bianco solo qualche giorno prima. Marshall protestò e ne nacque una contestazione chiedendo l’intervento del comitato arbitrale. Swiderski ancor prima si offerse di mettere immediatamente a disposizione il suo materiale ma Marshall rifiutò orgogliosamente fidandosi solo del suo ingegno. Le analisi del Wiener Schachzeitung si rifacevano ai suggerimenti di Alapin commentando una partita per corrispondenza tra il circolo di Marsiglia e quello di Besancon, secondo il quale al 16° tratto anziché 16… f4?? era necessario dare lo scacco perpetuo per non andare in posizione persa. Marshall giocò il tratto dubbio e perse la partita.

Montecarlo 1904 Rice tournament 2

Rudolf SwiderskiRudolf Swiderski

(5. continua)

avatar Scritto da: Enrico Cecchelli (Qui gli altri suoi articoli)


5 Commenti a i tornei di Montecarlo 1901, 1902 e 1904

  1. avatar
    Mongo 2 Aprile 2015 at 11:49

    Bellissimo!! 😎

  2. avatar
    fabrizio 2 Aprile 2015 at 15:21

    Veramente molto interessante: si scoprono continuamente giocatori, apparentemente minori, che hanno contribuito in maniera significativa alla storia del nostro gioco.
    Grazie ad Enrico Cecchelli e buona Pasqua a tutti! 🙂

  3. avatar
    The dark side of the moon 2 Aprile 2015 at 20:36

    Grande lavoro (in tutti i sensi…;)! 😉

  4. avatar
    Ramon 3 Aprile 2015 at 07:41

    Sì, davvero superlativo, come sempre…

  5. avatar
    paolo bagnoli 3 Aprile 2015 at 22:14

    Sul Gambetto Rice è stato detto tutto: scorretto! Quando Isaac Leopold Rice, ultramiliardario, finanziò una “ricerca” sul suo Gambetto, si finì addirittura in tribunale, in quanto Jaffe, uno dei Maestri incaricati dell’ “indagine”, si sganciò dagli altri analisti e pretese in seguito un rimborso delle spese. Herman Helms e Hartwig Cassel fecero valere le loro buone ragioni ed il tutto finì a tarallucci e vino (o quasi…;).

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