il Professor Isaac Leopold Rice ed il suo Gambetto

Scritto da:  | 19 Aprile 2015 | 7 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri, Stranieri, Tornei

Rice 1

Anche la figura del professor Isaac Leopold Rice (Wachenheim,Baviera 22.02. 1850 – Hotel Ansonia New York, 2.11.1915) , ha qualcosa di romantico e merita di essere ricordata. Dalla Baviera la sua famiglia nel 1856 si trasferisce in America , prima a Milwaukee, nello Wisconsin, e quindi a a Philadelphia dove frequenta le scuole secondarie. A 19 anni, si trasferisce a Parigi, dove studia musica per tre anni.

Torna quindi a New York dove si occupa per un pò di musica fino a quando decide di cambiare totalmente i suoi interessi e nel 1878 ritorna agli studi per diventare avvocato laureandosi “cum laude” alla Columbia Law School nel 1880 e da qui intraprenderà la carriera di avvocato ottenendo l’abilitazione nel 1883 fino al dottorato ( il titolo onorario di LL.D. ottenuto nel 1902 dal Bates College). In quegli anni diventa lettore / insegnante alla Columbia Law School e bibliotecario della libreria di Scienze Politiche dell’Istituto prendendo spunto per fondare l’Accademia di Scienze Politiche. Nel frattempo il suo campo di interesse si accentra sulla legislazione ferroviaria nel quale diventa particolarmente versato occupandosene fino al 1889-1990 e riorganizzando le compagnie ferroviarie di Brooklyn, St. Louis e Texas.

 Rice 3

Genio poliedrico con il fiuto degli affari, nella sua vita fondò più di 15 importanti compagnie e società che lo resero multimilionario e produsse più di 500 brevetti. Nel 1897 diventa presidente della Electric Storage Battery Company gestendo il monopolio americano virtuale sulle batterie elettriche. Nel 1900 la Rice’s Electric Vehicle Company è la più grande ditta al mondo nella costruzione di veicoli elettrici.

Un’altra delle numerose compagnie da lui fondate o dirette, la “Electric Boat”, ebbe un contratto per la costruzione di battelli subacquei e fu coinventore, assieme a J. Holland del moderno sottomarino costruendo durante la prima guerra mondiale circa 800 battelli . Nel 1901 vende il primo sottomarino alla Britisch Royal Navy.

Rice 6

Numerose furono le sue intuizioni e le attività intraprese nel campo degli affari. Fu uno dei primi a costruire frigoriferi. Fondò la prima società che costruiva pneumatici. Inventore dell’auto elettrica. Organizzò il primo servizio di taxi a New York. Fu il primo produttore di latte in polvere.

Si sposò nel 1885 con Hyneman Barnett una delle prime donne americane laureate in medicina e da lei ebbe sei figli che divennero anch’essi amanti del gioco degli scacchi.

Nel 1885 fondò la rivista The Forum che si occupava di finanza, letteratura e politica e che diresse sino al 1910.

Rice 7

Nel 1900 disegna e progetta Villa Julia, dal nome della moglie, ed impiega tre anni nella sua costruzione, a Manhattan, dotandola di un seminterrato insonorizzato scavato nella roccia completamente attrezzato per i tornei di scacchi, descritto come raggiungibile solo in ascensore, con sei tavoli con scacchiere e numerose sedie ed anche se servito da una sola finestra sul retro, provvisto di ampio ricircolo di aria fresca, confortevole ed accogliente. Ivi inviterà a pranzo tutti i giocatori del grande Torneo di Cambridge Springs del 1904 del quale fu presidente del comitato organizzatore. Nel 1906 nella residenza di Rice si svolge il match tra Yale e Princeton con Capablanca come arbitro nell’ambito del torneo internazionale da lui organizzato con una serie di match tra le università inglesi ( Oxford e Cambridge ) e alcuni istituti americani (Princeton, Columbia, Harvard e Yale) e con in palio un trofeo del valore di circa 1300 dollari.

Rice 8

i participanti all’Intercollegiate Match tenutosi su dieci scacchiere, New York, 3 Marzo 1906

Nel 1907, in piena crisi economica ,anche Rice ne subisce i contraccolpi ed è costretto a vendere Villa Julia per 600000 dollari , molto di meno di quello che era costata. La villa diventerà poi una Scuola Ebrea Ortodossa mentre egli si trasferirà con la famiglia in un più modesto appartamento di 22 stanze (!) all’Ansonia Hotel dove abiterà fino alla sua morte. In seguito, nel 1980, Jacqueline Onassis salverà la villa facendone un sito di interesse storico. Furono suoi stretti amici personaggi famosi del mondo degli scacchi ed anche al di fuori di esso come Capablanca, Lasker, Marshall, Steinitz, i re di Spagna e Svezia, Madame Curie , lo zar di Russia, il presidente Mc Kinley e Pio X.

A historic photograph from a souvenir album about New York, found on nucius.orgHotel Ansonia, New York City

In ambito scacchistico batte Zukertort in simultanea alla cieca nel 1883. Già dal 1889 diventa un mecenate e nel 1890 diventa presidente del Manhattan Chess Club. Gioca molte partite con Steinitz impiegando il Gambetto Kieseritzky . “L’idea del suo Gambetto nacque dopo una partita nella quale egli lasciò inavvertitamente un Cavallo in presa per errore ( O-O ), ma proseguendo il gioco riuscì a vincere la partita e rimase così sorpreso e affascinato dall’idea, che sottopose la variante al giudizio di molti eminenti maestri e spese il resto della propria vita ad analizzarlo e promuoverlo in tutte le maniere”. Questa per lo meno è la descrizione piuttosto riduttiva e romanzata che ne dà Fine, in realtà le cose sembra siano andate in maniera diversa a detta dello stesso Prof. Rice.

Già dal 1890-91, avendo il privilegio di incrociare i pezzi in numerose partite di allenamento contro Steinitz impiegò la variante Kieseritzky del gambetto di re accettato. Egli stava da tempo cercando un miglioramento nella linea teorica della variante 1 e4 e5 2 f4 exf4 3 Nf3 g5 4 h4 g4 5 Ne5 Nf6 6 Bc4 d5 7 exd5 Bd6 8 d4 Nh5, seguita da 9… c5 per scoprire un seguito vincente per il Bianco nelle linee conosciute, ma fu solo nel 1893 che tentò il sacrificio di Alfiere 9.Axf4 seguito dall’arrocco. Tuttavia dopo qualche successo iniziale la variante venne confutata e fu allora che circa un anno dopo, nel 1895, continuando le sue sperimentazioni, egli si accorse che era il Cavallo e non l’Alfiere che doveva essere sacrificato (1.e4 e5 2.f4 exf4 3.Nf3 g5 4.h4 g4 5.Ne5 Nf6 6.Bc4 d5 7.exd5 Bd6 8.O-O Axe5 9.Te1 ) e da allora profonderà impegno, energie e risorse per diffondere la propria variante nel gioco attivo pubblicando personalmente un libro sulla variante nel 1898 che ebbe diverse edizioni successive aggiornate ed organizzando una serie di match e tornei a tema tra i quali appunto quello di Montecarlo 1904. Ricordiamo un match tra Lasker ( col Bianco ) e Cigorin ( col Nero ) svoltosi a Brighton nel 1903 vinto da Cigorin. Un altro torneo tematico si svolse nel 1904 al Brooklyn Chess Club vinto da Helms che scriverà poi una pubblicazione tematica sul Gambetto. Un Match tra Napier e Marshall nel 1905 vinto dal primo a Londra. Nel 1904 al Metropolitan Chess Club di Londra si organizza il primo torneo col Rice Gambit vinto da Teichmann. Sempre nel 1904 in occasione del Torneo di Cambridge Springs nelle giornate del 30.04, 07.05 e 17.05 si tiene il Rice Gambit Team Tournament con sette partite in consultazione tra i maestri presenti. Nel 1904 a casa del magnate, si tiene una riunione in occasione della quale viene addirittura fondata una Associazione del Rice Gambit con lo stesso Rice presidente e Lasker segretario. Nel 1905 un altro torneo col Rice Gambit si svolge a S. Pietroburgo vinto da Cigorin. L’American Chess Bulletin pubblicherà negli anni partite ed aggiornamenti tematici sulla variante.

Rice 9il torneo di San Pietroburgo 1905

Anche Lasker nel 1910 scrive una monografia sul gambetto e nel 1916 l’American Chess Bulletin di H. Cassel e H. Helms con Keidanz pubblicano un libro intitolato 20 anni di Gambetto Rice ( Twenty Years of the Rice Gambit ) con 391 pagine di partite e analisi ed una breve biografia del suo inventore. Si stima che il Prof. Rice abbia speso un patrimonio di oltre 50 000 dollari nelle varie modalità di sponsorizzazione del suo gambetto.

Rice 2

Per avere un’idea della mole di articoli e libri che furono scritti sulla sua variante, diamo solo un piccolo elenco parziale, largamente incompleto , della bibliografia apparsa negli ultimi 15 anni della vita di Rice

  • The Rice Gambit’ by C.E. Ranken, BCM, March 1898, pages 104-106.

  • The Rice Gambit’ by E. Kemeny (from the Ledger), American Chess Magazine, October 1898, page 187.

  • Gambit Rice’ by E. Crespi, La Stratégie, 15 January 1901, pages 3-4.

  • The Rice Gambit’, Checkmate, February 1901, page 21.

  • The Rice Gambit Again’, Checkmate, March 1901, page 41.

  • The Rice Gambit’ by W.E. Napier, American Chess World, April 1901, page 82.

  • The Rice Gambit’ (from the Brooklyn Eagle), Checkmate, June 1903, page 208.

  • Rice Gambit Explorers’ by W.E. Napier (from the Pittsburg Dispatch), Checkmate, July 1903, page 233.

  • Professor I.L. Rice’ (from the Brooklyn Eagle), Checkmate, April 1904, page 126.

  • The Rice Gambit’, American Chess Bulletin, June 1904, pages 34-39.

  • Rice Trophy for Hamilton College’, including the text of an address by Rice, American Chess Bulletin, October 1905, pages 316-317.

  • The Rice Gambit’, Lasker’s Chess Magazine, October 1905, pages 241-243.

  • Professor Rice, His Trophies and Gambit’, American Chess Bulletin, January 1906, pages 12-14.

  • The Rice Gambit’, American Chess Bulletin, February 1906, page 27.

  • Chess and War’, Lasker’s Chess Magazine, November 1907, page 35.

  • The Rice Gambit’ (letter from Rice), Chess Amateur, February 1908, page 159.

  • Rice Gambit Accepted’, Chess Amateur, March 1908, pages 173-174.

  • The Rice Gambit in Action’, American Chess Bulletin, March 1908, page 47.

  • Neue Ideen im Ricegambit’, Wiener Schachzeitung, May-June 1908, pages 147-149.

  • Etude sur le gambit Rice’, La Stratégie, August 1908, pages 247-249.

  • Rice Gambit Suffers Relapse’, Chess Weekly, 22 August 1908, page 92.

  • The Rice Gambit’, Supplement in American Chess Bulletin, May 1909, pages 1-17.

  • The Rice Gambit’, Chess Amateur, June 1909, page 265.

  • The Rice Gambit’, Chess Weekly, 18 September 1909, page 131.

  • The Rice Gambit’, Chess Weekly, 25 September 1909, page 138.

  • The Rice Gambit’, letter from Rice, American Chess Bulletin, April 1910, pages 84-86.

  • The Rice Gambit’ by H. Keidanz, American Chess Bulletin, May 1910, pages 121-135.

  • Zum Rice-Gambit’, Deutsches Wochenschach, 24 July 1910, page 267.

  • Rice Gambit Test in Philadelphia’, American Chess Bulletin, January 1911, pages 7-8.

  • Zur Theorie des Ricegambit’ by J. Krejcik, Wiener Schachzeitung, March-April 1915, pages 59-64.

  • Zum Kieseritzky-Gambit, Rice-Abzweigung’ by J. Berger, Deutsche Schachzeitung, July 1915, pages 193-194; September 1915, pages 257-263; October 1915, pages 289-292.

Rice 5

Alla sua morte la moglie in onore del marito sponsorizzò il Rice Memorial Tournament di New York del 1916. Il torneo aveva una formula particolare. Intanto non era “ a tema” sul famoso Gambetto, inoltre al termine dei 14 turni regolamentari la lotta sarebbe proseguita tra i 4 primi classificati per una fase finale in cui i punti si sommavano ai precedenti. La fase fu poi estesa a 5 giocatori su decisione del comitato organizzatore poiché Chajes nell’ultimo turno nonostante una proposta di patta di Schroeder, aveva “forzato” pensando che solo così avrebbe potuto accedere alla fase finale.

Rice 4

Un aneddoto su questo torneo: Dopo la settima vittoria consecutiva gli organizzatori, vedendo che Capablanca continuava ad inanellare vittoria su vittoria gli dissero che così facendo non avrebbe nemmeno avuto necessità di disputare la fase finale a 4 giocatori perché ormai imprendibile dagli avversari. Capa rispose di non preoccuparsi perché egli giocava anche per aggiudicarsi i due premi di bellezza in palio e per battere il record di 13 vittorie di Lasker a New York da lui solo uguagliato in passato e puntando alle 16 vittorie finali.

New York, Torneo Rice 1916

Rice Memorial 1916

Fase finale

Rice Memorial 1916 Final Section 1

Classifica finale

Rice Memorial 1916 Final Section 2

avatar Scritto da: Enrico Cecchelli (Qui gli altri suoi articoli)


7 Commenti a il Professor Isaac Leopold Rice ed il suo Gambetto

  1. avatar
    paolo bagnoli 19 Aprile 2015 at 10:14

    Bravo Enrico! Però ti devo accusare del fatto di avermi fatto buttare alle ortiche la documentazione che avevo raccolto su questo formidabile personaggio…
    Ancora bravo, e… alla prossima!

    • avatar
      Enrico Cecchelli 19 Aprile 2015 at 11:04

      Mi dispiace, dobbiamo sincronizzarci… però sarebbe ben accetta una tua integrazione! Intanto ricordiamo ancora di rileggere il tuo intervento apparso in occcasione del precedente articolo su Montecarlo 1904 nel quale parlavi della causa civile in tribunale.

  2. avatar
    Mongo 19 Aprile 2015 at 10:26

    Grazie Enrico… Che gran inizio di giornata con il tuo Rice. 😛

  3. avatar
    Fabio Lotti 20 Aprile 2015 at 09:05

    Cecchelli-Bagnoli una coppia d’attacco!

  4. avatar
    Alessio 20 Aprile 2015 at 19:26

    Unirsi ai strameritatissimi complimenti è fin troppo facile.Fausto quel giorno di
    marzo 2013 nel quale le strade di Soloscacchi e di Enrico Cecchelli s’incrociarono.
    Condivido il pensiero di Lotti.Cecchelli e Bagnoli sono i FRATELLI MARAVIGLIA (!) della sezione storiografica del sito.Però non dimenticherei neppure Berni Mauro.

    • avatar
      Mongo 20 Aprile 2015 at 22:10

      Verissimo: BCB 3 colonne di SoloScacchi insostituibili!!! 😉

  5. avatar
    The dark side of the moon 21 Aprile 2015 at 14:52

    Interessante davvero, complimenti all’ottimo Enrico 😉

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