Emil Joseph Diemer

Scritto da:  | 1 Marzo 2015 | 22 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri

Quelli che pensano che gli scacchisti siano pazzi non cambieranno idea dopo aver conosciuto Emil Joseph Diemer.

Diemer 0
Nato a Radolfzell nel 1908, nella Germania meridionale e morto molto anziano nel 1990. Diemer è un caso interessante per la sua personalità oltre che per aver inventato il gambetto Blackmar Diemer 1. d4 d5 2. e4 dxe4 3. Nc3. Nf6 4 f3.

Diemer 1

Diemer 9Emil era giovane, un ventenne quando Hitler conquistò il potere e questo può far capire perché credette alla propaganda nazista, aveva un carattere assolutista, giovane, ingenuo e entusiasta, e divenne un simpatizzante del nazismo, sinceramente e non per interesse, non era alla ricerca di un vantaggio. Come effetto dell’adesione al Terzo Reich, che pretendeva di basarsi su teorie, idee, che non si limitano alla persecuzione degli ebrei, il padre lo sbattè fuori di casa! Allora Emil fu costretto a dipendere dagli scacchi per vivere, dal risultato dei tornei ai quali partecipava e fu così che visse per tutta la sua vita. Emil era un ragazzo giovane bisogna capirlo, aveva un carattere instabile, incapace di mantenere un lavoro senza litigare con i colleghi o il capo; questo per gli psicologi è un tratto illuminante, rivelatore del suo carattere disturbato. Diemer 10Cadde nella rete della menzogna nazista a causa della sua personalita assolutista, ma non fu un fanatico, anche durante il periodo della sua adesione al Terzo Reich ebbe amici ebrei e rimase in buoni rapporti personali con gli scacchisti ebrei: sapeva distinguere le teorie dalle persone! Nel 1955 scrisse una lettera alla Federazione Scacchistica Tedesca accusando alcuni dirigenti di omosessualità e la Federazione gli impedì di partecipare ai tornei creandogli grossi problemi, come dicevo, perché le sue magre entrate si sono sempre basate sui premi, ne aveva bisogno per sopravivvere. Questa sanzione venne revocata solo negli anni ´70.

Ma nel frattempo venne anche messo in manicomio, attraversò un periodo delirante e venne internato in una casa di cura: era interessato alle profezie di Nostradamus, le leggeva e ci credeva! Ecco qualcosa che me lo fa sentire diverso da me!

Come scacchista è l’inventore del gambetto Blackmar Diemer, che spiega nel suo libro Vom ersten Zug an auf Matt (‘Puntare al matto fin dalla prima mossa’ diceva Max Euwe: chi gioca cercando lo scacco matto dall inizio è un cattivo giocatore, bisogna evitarlo!) che è considerato debole dagli esperti, eppure dà luogo a partite di attacco entusiasmanti. Non penso che sia mai esistito un giocatore che ha contribuito con così splendide miniature, con sacrifici entusiasmanti e combinazioni incredibili, neanche Morphy! Provate a giocare il gambetto, adottandolo nel repertorio delle partite amichevoli, non è la Spagnola! Diemer ottenne senza volerlo, di creare una comunità di giocatori che sceglievano il suo gambetto e che formarono una Blackmar Diemer Gemeinde, una societa degli amici di Emil Joseph Diemer e veniva stimato e venerato.

Diemer 7

Lo stesso accadde negli ultimi anni di vita a Radolfzell, il suo paesino dove gli abitanti, paesani non molto sviluppati come possiamo immaginare, quando lo vedevano passare per strada lo indicavano come: ‘quello che sa giocare a scacchi!’ Il suo gambetto, dicevo è spiegato nel libro Vom ersten Zug an auf Matt, che possiedo, esiste solo in tedesco putroppo come anche la biografia del suo discepolo più importante George Studier (e anche autore dell’attacco Studier del gambetto Blackmar-Diemer) Emil Joseph Diemer, Ein Leben für das Schach im Spiegel seiner Zeit.

Diemer 2

Crediti: ho attinto alcune informazioni e commenti dall’opuscolo di Kaj Björkvist Romantic D-OPENINGS An opening repertoire for White che si può ricevere gratis contattandolo, in cambio di un offerta in beneficenza, il libro di Björkvist, che è dottore, vuole far conoscere aperture che iniziano con 1d4 , ma giocate per attaccare e divertirsi, niente aperture serie e pesanti come il gambetto di Donna rifiutato!

Diemer 3

Scrivetegli una mail e vi arriverà a casa una copia dell’opuscolo con cui è possibile divertirsi!


Diemer 6

Il gambetto Diemer cominciò a diffondersi dal 1956 in poi, ecco alcune partite degne di menzione:

E, per concludere, un esempio della variante concepita da George Studier, il suo allievo più importante, un esempio in cui però è il Nero a vincere, Diemer stesso:

Bibliografia :

  • Georg Studier, Emil Josef Diemer. Ein Leben fuer das Schach im Spiegel der Zeiten.
  • Dany Senechaud, Emil J. Diemer, missionnaire des échecs acrobatiques, Poitiers 1997

Diemer 11

avatar Scritto da: Michele Panizzi (Qui gli altri suoi articoli)


22 Commenti a Emil Joseph Diemer

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    Enrico Cecchelli 1 Marzo 2015 at 11:14

    Molto interessante. Complimenti!

    Mi piace 1
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    paolo bagnoli 1 Marzo 2015 at 12:35

    Bello! Bravo!

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    DURRENMATT 1 Marzo 2015 at 12:54

    …solo un giocatore con lo spirito e l’abilità del “Dimachaerus” può gocare il Blackmar-Diemer.Articolo entusiasmante e “spettacolare”,complimenti.

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    Pietro Conti 1 Marzo 2015 at 15:38

    …forse c’è un refuso:
    l’ultima partita la vince il Bianco!

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      Mongo 3 Marzo 2015 at 18:04

      Corretto, inserita la partita giusta.
      Grazie della segnalazione.

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    Graziano Masi 1 Marzo 2015 at 16:31

    Belle foto, bell’articolo, un gran bel vecchio. Ho sempre invidiato quelli che van per la loro strada costi quel che costi.

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    alfredo 2 Marzo 2015 at 08:30

    Anche se non conosco partite del Gunderam un po’ me lo ricorda .
    Il Gunderam , per chi non se lo ricorda è quello dei ” libretti” su cui si ” formo’ il nostro Mariotti ( insomma la Spagnola Df6 , la Panov con c5 etc…;)

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    alfredo 2 Marzo 2015 at 08:48

    il nostro Luca Moroni secondo a Cannes dietro a Tkachiev .
    MI ( il piu’ giovane italiano)
    Norma di GM tra 2 anni un obiettivo possibile ?

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      lordste 2 Marzo 2015 at 10:06

      purtroppo non ancora MI (la norma è la seconda se non erro) ma è sulla buona strada :mrgreen:

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    alfredo 2 Marzo 2015 at 16:33

    da quel che mi ha detto Giulio Borgo , il suo trainer le 3 norme ci dovrebbero essero già ( padova , una che mi sfugge e questa) oltre che una prestazione in torneo di 2490 ( torneo in cui ha conseguito mezzo 1/2 in piu’ del necessario ma forse tra gli avversari ” manca” uno straniero )
    comunque siamo li …questione di poco

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      lordste 3 Marzo 2015 at 15:23

      A me risultano solo Padova e questa.

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        alfredo 3 Marzo 2015 at 17:19

        caro Lordste relata refero
        sentiro’ Giulio con calma ( lo ho visto sabato sera quando Cannes non era ancora finito
        Comunque mi sembra che il titolo di MI sia solo questione di poco tempo e quello di GM ampiamente alla sua portata .
        E’ sicuramente uno dei giovani italiani di maggior talento ( nei primi 10 al mondo nella sua fascia di età)
        ora èl’età in cui dovrà farela scelta di molti
        quanto investire negli scacchi e quanto invece im un mormale curriculm scolastico .
        Cedremo ma fa piacere vedere che dietro a Caruana piccoli italiani crescono

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          alfredo 3 Marzo 2015 at 17:36

          a lordste
          allora la prestazione che potrebbe essere senza problemi considerata come norma di MI si riferisce a Porto Sang Giorgio 2013 .
          1/2 punto piu’ di quanto richiesto con 3 GM incontrati
          mancherebbe una ” nazionalità” ma come direbbe Totò dovrebbero essere quisquilie

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            lordste 4 Marzo 2015 at 10:05

            Alfredo, esatto. Purtroppo però la FIDE sulle “norme sporche” non è quasi mai permissiva e a Luca possiamo contare solo le norme “pulite” di Padova e Cannes. Però anche io mi aspetto un bel titolo per lui entro l’anno :mrgreen:

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            fds 4 Marzo 2015 at 11:57

            La norma “sporca” non esiste più da tempo, e mi pare una scelta di serietà. Anche se con la FIDE non si può mai dire…

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              alfredo 4 Marzo 2015 at 13:21

              Di fronte al senno arbitrale di Franco ovviamente non posso aggiungere nulla
              quindi la norma di Porto San Giorgio non considerata valida .
              va bene ma ci sarà presto un’altra occasione .
              Meglio che tutto sia trasparente
              ne ho sentite fin troppe in anni passati di GM e MI diventati tali connorme che neppure Calimero ….
              comunque gli italiani abbastanza bene a gerusalemme e poi piccoli talenti crescono
              direi che il nostro movimento è in crescita o no ? ( caruana a parte)

  9. avatar
    Michele Panizzi 2 Marzo 2015 at 16:48

    Pietro , ho guardato la partita , che per me era questa :
    Attacco Studier
    Site Biesenburg
    Date 1951
    White E. Osterle
    Black Emil Joseph Diemer
    1 d4 d5 2e4 d*e4 3 Nc3 Nf6 4 f3 e*f3 5 N*f3 e6 6 Bd3 Nbd7 7 0-0 c5 8 d5 e*d5 9 Re1+ Be7 10 Bg5 0-0 11 Ne5 N*e5 12 R*e5 c4 13 N*d5 N*d5 14 R*d5 B*g5 15 R*d8 R*d8 16 B*h7+ K*h7 17Qh5+ Bh6 18Q*f7 Bd7 19 Q*c4 Bc6 20 Qg4 Rd2 21 Qf5+ Kh8 22 g4 Rg2+ 23 Kf1 g6 24 Qf6+ Bg7 25Qh4+ Kg8
    26 g5 Rf8+ 27 Ke1 Bb5 28 c4 B*b2 29 Qh3 Re8+ 30 Kf1 R*g5 31 Rd1 B*c4+ 32 Kf2 Rf8+ 33 Ke3 Re5+ 34 Kd2 Re2#

    invece poi e´ apparsa l altra di 18 mosse ,
    ciao, Michele

    • avatar
      Pietro Conti 2 Marzo 2015 at 17:56

      Ora è tutto chiaro;
      grazie per la precisazione e complimenti per il pezzo.
      Per dovere di completezza mi risulta un’altra partita,
      giocata l’anno successivo
      tra gli stessi giocatori e probabilmente nella stessa località,
      ma non sono in grado di garantirne l’attendibilità:
      [Event “Biesenberg”]
      [Site “Biesenberg”]
      [Date “1952.??.??”]
      [Round “?”]
      [White “Oesterle, Elisabeth”]
      [Black “Diemer, Emil Joseph”]
      [Result “1-0”]
      [ECO “D00”]
      [PlyCount “21”]
      [EventDate “1952.??.??”]

      1. d4 d5 2. e4 dxe4 3. Nc3 e5 4. Nxe4 Qxd4 5. Bd3 f5 6. Ng5 Bb4+ 7. c3 Bxc3+ 8.
      bxc3 Qxc3+ 9. Ke2 Qxa1 10. Qb3 Nh6 11. Bb2 1-0

    • avatar
      Joe Dawson 2 Marzo 2015 at 21:34

      Abbiate pazienza… con l’alzheimer di Martin non sappiamo più come fare 😉

  10. avatar
    TraderNick 2 Marzo 2015 at 20:27

    Se volete un’ idea di come giocava Diemer gia’ anzianotto potete scaricare questa rivista svedese (e’ libera)

    http://www.schack.se/tfsarkiv/history/1974/tfs_1974_01.pdf

    a pag. 11 e 12 ci sono un paio di sue partite da far rizzare i capelli , oltre alla foto del gambettiere.

    • avatar
      alfredo 4 Marzo 2015 at 14:57

      Mamma mia che impressione vedere Speelman cosi giovane!

  11. avatar
    paolo bagnoli 3 Marzo 2015 at 20:56

    Una breve biografia di Armand Edward Blackmar, comproprietario del Gambetto.
    Violinista, pianista e compositore, oltre che editore musicale, nasce il 30 maggio 1826 a Bennington, cittadina del Vermont, nel Nord degli USA, ma si stabilisce ben presto a New Orleans, dove frequenta il locale Circolo scacchistico, fresco delle glorie di Morphy.
    Propone il suo Gambetto nella forma originaria di 1. d4 d5 2. e4 d:e4 3. f3 con un articolo pubblicato nel luglio 1882 sul Chess Monthly di Brentano. Nel corso della guerra di secessione americana compone e pubblica “The Bonnie Blue Flag” (nota anche come “We are a Band of Brothers”;) che diviene uno degli inni preferiti dai Confederati. Chissà quante volte lo avrete sentito andando a vedere qualche film western! Il generale Butler, nordista, alla fine della guerra giunse ad arrestare Blackmar per aver diffuso tale inno.
    Blackmar muore il 28 ottobre 1888.
    Una sua partita giocata nel 1881 nel corso di un suo viaggio in Francia.
    Blackmar – Farrar: 1. d4 d5 2. e4 d:e4 3. f3 e:f3 4. C:f3 e6 5. Ad3 Cf6 6. c3 Ae7 7. 0-0 Cc6 8. Cbd2 h6 9. Ce4 0-0 10. Cfg5 h:g5 11. C:g5 Ad7 12. T:f6 A:f6 13. Dh5 Te8 14. Ah7+ Rh8 15. C:f7 matto.

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