A Parigi, nel 3-ème arrondissement, ci sono dei gradevoli giardinetti pubblici denominati “Square du Temple”. Non è raro trovarvi dei giocatori di scacchi accanirsi in sfide senza fine sui tavolinetti dell’attiguo Caffé.
Personaggi stravaganti, come spesso lo sono i giocatori di scacchi…
Colui che tuttavia mi ha colpito maggiormente è Monsieur Du Noyer, un anziano clochard alquanto male in arnese. Monsieur Du Noyer è solito giocare con tutti coloro che hanno la brillante idea di sfidarlo in una partita estemporanea, chiedendo a mo’ di posta in palio una sigaretta nel caso di vittoria ed offrendo un semplice ma affabile sorriso in caso di sconfitta, eppure, a dispetto delle innumerevoli partite giocate, non pare tanto abile. Non rammento infatti di averlo visto vincere una partita che fosse una… eppure è sempre lì a fumare senza sosta. Una volta, incuriosito, ebbi la sfrontatezza di interrogarlo su come trovasse i proventi per procurarsi di che fumare. Monsieur Du Noyer, senza scomporsi e con una certa aria aristocratica da nobiluomo caduto in disgrazia per colpe non sue, mi spiegò molto cortesemente che raccogliendo quattro mozziconi di sigarette riusciva a fabbricarsi una sigaretta di normali dimensioni.
Allora un pomeriggio presi ad osservarlo più da presso. Nonostante gli sforzi compiuti Monsieur Du Noyer non riuscì a vincere una sola partita eppure fumò sette sigarette. Di questo ero certo. Persi tuttavia il conto di quanti mozziconi aveva raccolto…
Vorremmo gentilmente pregare i Lettori che avranno la pazienza di risolvere questo semplice conteggio di non pubblicare in chiaro la soluzione (onde non sciupare agli altri l’eventuale piacere di cimentarsi) ma di inviare la risposta per email a soloscacchi@gmail.com
La pratica di raccogliere i mozziconi delle sigarette (i mùci nel dialetto del basso varesotto) per strada,per farne di nuove avvolgendo l’apposita carta,era una pratica comune tra gli anziani di un tempo.
Per raccoglierli da terra,in maniera aristocratica come Monsieur Du Noyer, non si era soliti chinarsi mostrando la parte meno nobile al prossimo, ma lo si faceva utilizzando un apposito strumento, una sorta di bastone da passeggio,terminante con una punta in metallo.I tempi dell’usa e getta erano(fortunatamente?!) ancora da venire.