Si racconta

Scritto da:  | 19 Gennaio 2010 | 2 Commenti | Categoria: Curiosità, Scacchi e cinema

Ho trovato questo vecchio articolo pubblicato  nel lontano 2006,  una chicca dedicata a uno dei più grandi registi della storia del cinema…

Si racconta che Stanley Kubrick avesse imparato a giocare a scacchi all’età di 10 anni e che si divertisse a battere i tecnici e gli operatori durante le pause delle riprese cinematografiche dei suoi capolavori.

Nel 1963, Kubrick si trovava a Londra e stava girando uno dei suoi film più famosi: Il Dottor Stranamore; film che diventò  famoso grazie allo strepitoso attore inglese Peter Sellers, autore di una performance veramente memorabile perché interpretò ben tre ruoli: Il Dottor Stranamore (un ambiguo scienziato nostalgico del nazismo), l’incolore Presidente degli Stati Uniti Merkin Muffley (Sellers si ispirò allo sfortunato Adlai Stevenson un politico che per due volte fu sconfitto nella corsa alla Presidenza da Eisenhower), e il Maggiore Mandrake ufficiale della Raf. Nel cast faceva parte  anche  George C.Scott nella parte del, Generale “Buck” Turgidson.

Scott era un attore particolarmente difficile da trattare,  eppure Kubrick riuscì abilmente a domarlo: Il regista sapeva bene che Scott come il grande Humprhey Bogart,  era un appassionato del nobil giuoco, pertanto, comportandosi da fine psicologo si comportò alla “Lasker!”.
Portò una scacchiera e sfidò Scott, quest’ultimo non aspettava altro ma venne sonoramente battuto dal regista scacchista.
Queste sconfitte ebbero effetto; Scott provò profondo rispetto nei confronti di Kubrick  e si mise a totale disposizione del regista regalandoci una superba interpretazione insieme al grande Peter Sellers.

Scott e Kubrick giocano, purtroppo non ci sono pervenute le partite tra i due, peccato!

avatar Scritto da: Jazztrain (Qui gli altri suoi articoli)


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2 Commenti a Si racconta

  1. avatar
    danieleg 20 Gennaio 2010 at 09:27

    ordigno fine del mondo!!!

  2. avatar
    Mauro Petrolo 20 Gennaio 2010 at 10:49

    Sembra che Kubrick muovesse fra un ciak e l’altro, lasciando Scott li a pensare (ovviamente per i ciak in cui non era coinvolto) mentre lui girava

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