Gli altri Steiner

Scritto da:  | 19 Gennaio 2016 | 9 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri
Oradea 2Oradea, oggi città romena al confine con l’Ungheria, nei primi anni del XX secolo aveva una popolazione di circa 60.000 abitanti, dei quali il 90 % era di lingua ungherese. La comunità ebraica era numerosa ed attivissima nella vita cittadina, ed il professor Bernat Steiner, che apparteneva a tale comunità, vi insegnava matematica. Il 14 giugno 1903 la famiglia Steiner si arricchì di un nuovo arrivato, Lajos, che aveva un fratello, Endre (una delle tante varianti di “Andrea”, come Andrej, Andrija, Andor, Andràs), di due anni più grande di lui, essendo nato a Budapest il 27 giugno 1901.
Lajos Steiner 1Gli scacchi erano praticati in famiglia, ed entrambi i fratelli Steiner si appassionarono giovanissimi al gioco, rivelandosi molto dotati.
Mentre i due figli frequentavano gli studi superiori (Lajos diverrà in seguito ingegnere meccanico) il padre, superata la Prima Guerra Mondiale col conseguente sbriciolamento dell’Impero asburgico, assecondò la loro passione per gli scacchi.
Il debutto in campo internazionale di Endre avviene a Budapest nel 1921; giunge penultimo, ma può vantare una vittoria contro Euwe, suo coetaneo. Il fratello Lajos è quarto a Vienna nel 1923, e settimo a Merano nel ’24, per poi giungere secondo dopo Takàcs a Budapest l’anno seguente. La Federazione ungherese nota le capacità dei due fratelli, programmando il loro impiego nelle nascenti Olimpiadi; nel frattempo, Lajos è sesto (6 su 13) al Torneo del giubileo di Maròczy di Debrecen (1925), e due anni dopo vince il piccolo torneo di Bad Schandau ed è secondo a Kecskemét nel forte torneo internazionale vinto da Alekhine (un torneo dalla formula abbastanza complessa), ma è ultimo (due patte in tutto) a Bad Niendorf.
Endre, nello stesso anno, viene convocato per l’Olimpiade di Londra come quarta scacchiera e contribuisce con 8 1/2 su 13 all’oro di squadra ottenuto dall’Ungheria, e l’anno seguente sarà seconda scacchiera all’Aja (+10 =3 -3) vincendo nuovamente l’oro di squadra. Nel ’29 il fratello Lajos attraversa l’oceano, e si piazza al secondo posto a Bradley Beach, nel torneo vinto dall’ “imbattibile” Alekhine; l’anno precedente si era iscritto al cosiddetto “Campionato Mondiale Dilettanti” (vinto da Euwe) tenutosi all’Aja, ma aveva ottenuto un deludente +5 =1 -9. Lajos, fermatosi negli Stati Uniti, gioca in match contro Kashdan, ma viene sconfitto (+3 =2 -5).
Lajos Steiner 2Folkestone 1933, da sinistra in piedi: Hvasi, Lajos Steiner e Lilienthal. Seduti: Maroczy e Vajda
separator4Nel 1930 Endre è prima riserva all’Olimpiade di Amburgo e vince l’argento di squadra con un individuale di 9 1/2 su 14, mentre l’anno seguente il fratello Lajos vince, a Budapest, il Campionato ungherese, è quinto a Vienna e nuovamente quinto a Berlino. Lajos viene schierato in seconda scacchiera all’Olimpiade di Praga col fratello in prima, ma per la squadra ungherese il risultato finale è deludente: decimo posto, tuttavia Lajos si consola col bronzo individuale (+10 =4 -3).

Lajos Steiner 3Trebisch Memorial 1935, Lajos Steiner è il terzo in piedi da sinistra

separator4Nel tradizionale Torneo di Capodanno di Hastings del ’32-’33 Lajos ottiene un piazzamento di prestigio: terzo, dopo Flohr e Pirc, e nel 1933 conferma le sue capacità col secondo posto di Ostrava ed il quarto di Budapest. E’ l’anno in cui viene schierato in seconda scacchiera all’Olimpiade di Folkestone (come riserva c’è un certo Andor Lilienthal: 10 su 13) dopo un appannato Maròczy in prima.

I fratelli Steiner sono ormai considerati preziosi per lo scacchismo ungherese, ma Endre dirada le sue apparizioni mentre Lajos è presente in diversi eventi nazionali ed internazionali. Nel ’34 è primo a Maribor, vince nettamente un match contro Réthy ed è primo ex aequo con Eliskases al “Trebitsch Memorial” di Vienna, poi, nel ’35, batte in match Grob, è quinto a Lodz e quarto a Tatatovaros, e viene schierato in prima scacchiera all’Olimpiade di Varsavia, dove la squadra ungherese manca di un soffio il podio. Nel 1936 vince a Budapest il Campionato ungherese (ex aequo con l’invitato Najdorf) e viene convocato per la cosiddetta “olimpiade” di Monaco di Baviera, una manifestazione a squadre di otto giocatori dove l’Ungheria schiera in prima scacchiera Maròczy, in seconda Lajos (15 1/2 su 20) ed in terza Endre (11 1/2 su 18), e dove vince l’oro di squadra senza perdere un solo incontro, con Lajos che si aggiudica anche l’argento individuale.
L’Olimpiade di Stoccolma del 1937 segna l’assenza di Lajos, mentre Endre è in terza scacchiera (dopo Lilienthal e Szabò), e porta a casa l’argento di squadra (lo squadrone statunitense stravince) ed anche l’argento individuale (14 1/2 su 18). E’ la sua ultima apparizione in campo internazionale, fatta eccezione per il Campionato polacco di Jurata (ad inviti) dove totalizza un notevole – considerato il campo dei partecipanti – 14 su 21, a tre punti dal vincitore Tartakower. Quello stesso anno il fratello Lajos è secondo a Brno e terzo a Sopot, e vince alla fine dell’anno il ventesimo “Memorial Trebitsch” a Vienna.
Endre Steiner 1Sull’Europa si stanno addensando nuvole di guerra, e per le popolazioni ebraiche la situazione inizia a farsi difficile. Molti pensano ad emigrare (gli Stati Uniti d’America sono la destinazione preferita) e tra questi vi è Lajos, mentre Endre continua a restare aggrappato alle proprie radici ungheresi. Nel ’38 Lajos partecipa al torneo di Lodz (6°), a quello di Lubiana (3°) e scompare poi dal giro agonistico.
Nel 1939 l’Ungheria non invia una squadra all’Olimpiade di Buenos Aires. I fratelli Steiner scelgono vie divergenti: Endre è intenzionato a restare in patria, mentre Lajos decide di emigrare e sceglie come sua destinazione la lontana Australia. Il governo di Horthy, molto vicino in politica ad Italia e Germania, era sempre più oppressivo nei confronti dei “non ungheresi” e la scelta di Lajos si dimostrò quella giusta. L’ultima notizia che riguarda Endre, infatti, è quella della sua morte avvenuta in un campo di sterminio allestito dai nazisti nei pressi di Budapest il 29 dicembre del 1944.
Lajos raggiunse l’Australia, come abbiamo visto, nel 1939; ben lungi dall’abbandonare gli scacchi, fu quattro volte campione australiano tra il ’45 ed il ’59, e nove volte campione del Nuovo Galles del Sud dal 1940 al 1958. Nel 1948 rientrò in Europa per giocare al torneo di Karlovy Vary, dimostrando che la sua forza di gioco era tutt’altro che scemata: fu terzo, per poi subire un crollo psicofisico all’Interzonale svedese di quell’anno.
Nel 1950 la FIDE lo incluse nella lista dei Maestri Internazionali e, come abbiamo visto, la sua attività scacchistica si svolse da allora nella sua nuova patria, l’Australia. Morì a Sydney il 22 aprile 1975.
Lajos Steiner 4
avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


9 Commenti a Gli altri Steiner

  1. avatar
    Ramon 19 Gennaio 2016 at 23:19

    Non ci sono più aggettivi per ringraziare Paolo per questi suoi eccellenti lavori, giusto?

  2. avatar
    paolo bagnoli 20 Gennaio 2016 at 18:23

    Bisogna ringraziare Martin per le eccellenti immagini che ogni volta ci propone!

    • avatar
      Martin 20 Gennaio 2016 at 22:46

      Ma no… è tutto e solo merito del grande Paolo che spero di cuore non esaurisca mai la sua vena …per il futuro del sito 😉

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    Fabio Lotti 21 Gennaio 2016 at 09:40

    Una bella famiglia, questa degli Steiner!

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    Yanez 22 Gennaio 2016 at 07:16

    Paolo, se nessuno più ti commenta è solo perché ormai gli aggettivi e i complimenti son scontati…

    • avatar
      fabrizio 22 Gennaio 2016 at 10:58

      l’ho detto prima io! 🙂 🙂

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    enrico cecchelli 22 Gennaio 2016 at 23:32

    Giusto! ma è sempre bene ringraziarti per le tue splendide fatiche.Bravo Paolo!

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    Icilio Zoppas 23 Gennaio 2016 at 19:21

    Eccellente articolo e belle foto!
    Riferendoci a Lajos Steiner vale la pena ricordare che la teoria delle aperture associa al suo nome un “antidoto” contro la Caro-Kann che il Ns. ha giocato e analizzato:
    1.e4, c6; 2.c4 (a cui seguono di solito 2…e5 oppure 2…e6 oppure 2…d5).

  7. avatar
    paolo bagnoli 23 Gennaio 2016 at 22:12

    Vero! Ma, come diceva il Divo Tartakower, “se una variante è dubbia vuol dire che è giocabile” (in alcuni casi si rientra nella Panov).

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