Scacchi d’Autore alla pinacoteca di Como
Si è svolto a Como dall’8 all’11 ottobre 2015 il 9° Congresso della Chess Collectors Italia, organizzato da Milly e Rodolfo Pozzi. Vi hanno inoltre preso parte Massimiliano De Angelis, Roberto e Anna Maria Cassano di Roma, Antonio e Anna Ciaramella di Cuneo, Gregorio e Maria Granata di Catania, Giuseppe Cupidi di Civitavecchia (RM), Giovanni Longo di San Giorgio su Legnano (MI), Alessandro Sanvito di Bresso (MI) e il poliglotta Nicholas Lanier: in tutto dodici italiani e un portoghese.
Una visita all’affollatissima EXPO di Milano, una gita sul magnifico Lario inondato di sole, il pranzo a Bellagio e simpatiche cene hanno contribuito a consolidare l’affiatamento dei soci, sempre più convinti e decisi a far progredire la CCI.
Sabato 10 ottobre, nella “Sala dei Carbonari” dell’Albergo Le Due Corti, si sono tenute interessanti relazioni, l’Assemblea della Sezione italiana della CCI, una simultanea e l’inaugurazione di una mostra.
Hanno esposto i loro studi:
- Rodolfo Pozzi: La “partita di bronzo” di Washington.
- Roberto Cassano: Alcune inedite testimonianze sugli scacchi “Italia”.
- Antonio Ciaramella (con presentazione di Gregorio Granata): I Protoscacchi piemontesi: diffusione nell’età medioevale ed esiti archeologici.
- Nicholas Lanier: Un orologio argentino a liquidi per scacchi.
- Francesco Belladonna, assente, ha inviato la chiavetta con la sua ricerca: Gli scacchi di Luca Pacioli, per un progetto di scacchiera.
Ha fatto seguito l’Assemblea della Chess Collectors International Italia.
Rodolfo Pozzi ha illustrato l’attività svolta e dopo sette anni ha lasciato la presidenza.
Il nuovo Comitato Direttivo è così costituito: Presidente Massimiliano De Angelis, Vicepresidente Gregorio Granata, Segretario Roberto Cassano, Tesoriere Gianfelice Ferlito, Pubbliche Relazioni Milly Pozzi, Consiglieri Diego Spinelli e Giovanni Longo, Past President Rodolfo Pozzi. Su proposta di Giovanni Longo, all’unanimità Alessandro Sanvito è stato nominato Presidente onorario.
Allo scopo di far conoscere il gioco, nello spazio pubblico antistante la Pinacoteca Civica ha avuto luogo una simultanea su 19 scacchiere, organizzata da Lucio Pede Presidente del Circolo Scacchi Città di Como. Protagonista è stato il quindicenne Maestro FIDE Luca Moroni di Bovisio Masciago (MB), che ha battuto 18 avversari e ha pattato con Agostino Mauri.
Successivamente, curata dal critico Roberto Borghi col patrocinio del Comune di Como, è stata inaugurata presso la Pinacoteca Civica l’esposizione “Di Cavallo in Torre e di Torre in Cavallo, mostra di scacchi, scacchiere e stampe di arte contemporanea” (tutte opere provenienti da collezioni private), voluta da Milly Pozzi con l’intento di far apprezzare ai collezionisti non solo i preziosi scacchi antichi, ma anche la creatività e la genialità nei giochi degli artisti viventi, destinati a divenire in futuro, essi stessi, pezzi di antiquariato. La mostra resterà aperta fino al 31 ottobre, dalle ore 9:30 alle 18 tutti i giorni escluso il lunedì.
Ai congressisti sono state donate due stampe a tema scacchistico appositamente incise per l’evento dagli artisti Paola Fonticoli e Valdi Spagnulo.
I congressisti all’EXPO di Milano
La Sala dei Carbonari dell’Albergo Le Due Corti, dove si è tenuto il Congresso CCI Italia di Como
Gregorio Granata (a sinistra) presenta Antonio Ciaramella
Massimiliano De Angelis, nuovo Presidente, con gli organizzatori del congresso Milly e Rodolfo Pozzi
Alessandro Sanvito, nominato Presidente onorario, fra Massimiliano De Angelis e Rodolfo Pozzi
I tavoli della simultanea, nello spazio pubblico antistante la Pinacoteca Civica
Luca Moroni jr davanti a Massimiliano De Angelis e Gregorio Granata
Luca Moroni premiato da Lucio Pede, Presidente del Circolo Scacchi Città di Como, e da Rodolfo Pozzi
Il critico d’arte Roberto Borghi inaugura l’esposizione “Di Cavallo in Torre e di Torre in Cavallo, mostra di scacchi, scacchiere e stampe di arte contemporanea”, tenutasi nella prestigiosa Pinacoteca Civica col patrocinio del Comune di Como
La scultura di bronzo patinato “Giocando a scacchi” dell’artista spagnola Paz Fígares; h cm 25; pezzo unico, 2004
Il set di Alessandro Traina: ferro, carta strappata e calamita; h Re cm 11; pezzo unico, 2008
Il gioco di Andrea Branzi: metallo argentato e annerito; h Re cm 6,5; scacchiera di legno cm 35 con specchi interni ai lati che riflettono le figure in gioco; pezzo unico, 2007
“Il gioco del mondo” di Giò Pomodoro: acciaio inox e bronzo marino; h Re cm 4,5; multiplo di 120 esemplari più 10 prove d’autore, 1981
“Full-empty” (Pieno-vuoto) di Rodolfo Pozzi, ideato nel 1970 e fatto realizzare nel 2000 dall’orafo Pietro Grigioni; pezzo unico di argento e argento dorato; h Re cm 6. Su ogni base sta una forma geometrica il cui numero dei lati indica la forza del pezzo nel gioco. Il Re, che ha valore infinito, ha un cerchio.
Gli scacchi di Giovanna Bolognini: ferro con inserti d’argento e rame; h Re cm 10,2 e 9,8; pezzo unico, 2005
Giovanni Longo illustra gli scacchi di Enrico Baj: legno, stoffa e materiali vari; scacchiera di legno m 3; 1988
Il caratteristico set di Francesco Garbelli: h Re cm 72; scacchiera cm 200
Le stampe degli artisti Valdi Spagnulo “Dicavallointorre” e Paola Fonticoli “Ditorreincavallo”; acquaforte/acquatinta su lastra di rame, carta rosaspina
Foto di Roberto Cassano, Nicholas Lanier, Giovanni Longo e Rodolfo Pozzi
Anni fa (2002 o 2003, non ricordo) venni invitato al Consolato Svizzero di Milano per presentare gli “scacchi” (la mostra si intitolava “Scacchi matti”) di un artista elvetico. Nell’occasione incontrai Adolivio che non vedevo da anni e che, al vedermi, esclamò: “Ma… mi avevano detto che eri morto!”.
Dopo le rituali “toccatine” del caso, esaminai da presso le creazioni, che si ispiravano a nuove regole che prevedevano la possibilità che il Re potesse darsi alla fuga montando a Cavallo, eccetera.
Da allora sono rimasto un tradizionalista convinto…
mi hanno colpito molto gli scacchi ‘full empty’. 😎
Ciao Mongo 😉 ha me anche quelli di Baj, le quattro grafiche e… il Maestro FIDE Luca Moroni 😕
@Tamerlano: tutto ciò mostrato qui è notevole, ma quando una cosa ti colpisce in modo particolare non c’è niente che tenga… Ad esempio l’ultima cena di Leonardo è un capolavoro, ma dinanzi alla ‘vergine delle rocce’, sempre di Leonardo, per me non vale niente. 😉
@Mongo: sono pienamente daccordo sul concetto. 😉 Ciao
Niente di meglio che i vecchi Staunton.
Hallo Guten Tag,ich komme im Juni 2019. Wir freuen uns schon.
Viele Grüße, Bernhard Schmidt