Mercenari

Scritto da:  | 30 Aprile 2016 | 23 Commenti | Categoria: Attualità, Campionati Italiani, Nazionale

Mercenari 05Cari amici di SoloScacchi, l’altro giorno mentre davo un’occhiata alle formazioni di Udinese-Inter scorrevo veloce con l’occhio per trovare un nome dal suono familiare, di lontana origine italica, eppure niente… nessun giocatore del nostro Paese, senza troppo sperare tanti friulani tra le zebrette né altrettanti lombardi tra le fila della Beneamata ma almeno qualche oriundo italiano sì, invece…

Meglio, ho pensato, negli scacchi tutto questo non succede, tra poco inizia il CIS, si gioca a Civitanova Marche, ogni circolo schiera sicuramente i giocatori che posso vedere e incontrare in settimana quando ci vado anch’io, tutta gente delle mie parti, del mio paese, tanto più che negli scacchi (per fortuna!) non girano i soldi che muove il Dio Pallone… invece…

Ecco, c’è quell invece che mi lascia alquanto perplesso, mi son collegato sul sito dove danno le partite in diretta e ho visto tanti bei nomi: c’è Gelfand, si parla di Nakamura, Leko, Bacrot, insomma l’olimpo delle 64 caselle, eppure io al circolo, la sera, non li vedo spesso… devo forse andare anch’io a Civitanova Marche per vederli da vicino? Li posso avvicinare e dirgli che facciamo parte dello stesso circolo?!? Oppure per il mio accento, qualche inflessione dialettale che mi porto dietro dall’infanzia, mi schiveranno pensando che uno sono straniero capitato lì per caso? Bene, lasciamo stare le vene ironiche, non mi accusate di sterile polemismo, vi prego, desidero semplicemente capire quanto e come questi bei nomi contribuiranno alla crescita del mio circolo, quanto faranno all’atto pratico per incoraggiare i ragazzini alle prime armi che si avvicinano al nostro gioco. Immagino che i soldi che il mio circolo non riesce a trovare per rimpiazzare le scacchiere tutte logore e usurate che usiamo sempre non vadano dritti dritti nelle tasche di codesti illustri mercenari, immagino che i vecchi orologi analogici di plastica coi bilancieri mezzi rotti e difettosi saranno presto sostituiti da quelli nuovi digitali della Fide, con ancora le impronte calde dei polpastrelli dei suddetti, che ci verranno offerti a prezzo simbolico dalla federazione a fronte del pagamento della quota associativa per quest’anno… immagino cose come queste, forse immagino male… o forse son rimasto ai tempi di Peppin il Balilla che a dodici anni non aveva neppure i soldi per comprarsi le scarpette da calcio…

Lettera firmata

Mercenari 04

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23 Commenti a Mercenari

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    The dark side of the moon 30 Aprile 2016 at 14:16

    Lettera che sottoscrivo in pieno!
    C’è di peggio comunque…
    Vogliamo parlare di quei giocatori che cambiano nazionale come se fosse un paio di calzini sporchi?
    Meglio di no.
    Tornando al CIS, sembra che Nakamura abbia preferito rimanere a St. Louis a fare le blitz e quindi non ci sarà.
    Ha tutto il diritto di farlo e fossi in lui lo farei anch’io, sciropparmi un lungo viaggio per giocare 2 partite con Padova che magari non so neanche daove sia è ridicolo e poi ai dollari di Sinquefield non si rinuncia, Caruana ne sa qualcosa… 😐
    Oggi pomeriggio dovrei fare un salto a Civitanova ma sto desistendo, forse vado a fare una passeggiata con la bimba sul lungomare 😉

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    Jas Fasola 30 Aprile 2016 at 19:55

    Lettera totalmente assurda :mrgreen:

    Se la prende con i campioni (Gelfand, Leko, Bacrot etc) che danno un po’ di lustro a quello che altrimenti sarebbe un torneino in uno stivale. L’influenza del campionato italiano a squadre sullo scacchismo nazionale è prevalentemente promozionale, cioè serve per far parlare degli scacchi, non per sostenere questo o quel circolo facendo giocare gli italiani tra di loro (non ci sono già altri tornei per questo?). Non mi si dica che se ne parla poco perchè l’alternativa sarebbe il silenzio totale. Spiace che non sia potuto venire Naka 🙁 .

    Se proprio vogliamo parlare di mercenari allora parliamo degli italiani, che giocano un anno per una squadra, l’anno dopo per un’altra e per circoli dove non sono mai stati… però evidentemente questo per chi ha scritto la lettera va bene, in fin dei conti è una cosa normale 😉 .

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    paolo bagnoli 30 Aprile 2016 at 20:38

    Vecchio come sono, preferirei il “torneino in uno stivale”, con squadre sponsorizzate dalla locale agenzia di pompe funebri o dalla pasticceria dei fratelli Rossi, tipo i tornei estivi di calcio a cinque o a sette.
    Meglio le scacchiere nuove con relativi orologi. Molto meglio.
    Per chi non l’avesse capito, concordo con la prima lettera (scusa Jas, ma la penso così).

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      Jas Fasola 30 Aprile 2016 at 20:51

      “Meglio le scacchiere nuove con relativi orologi. Molto meglio.”
      Quali scacchiere nuove? Palladino trovava gli sponsor per il torneo internazionale di Milano 1975 e per Merano 1981 mentre a Milano spesso non c’era nemmeno il festival! 🙄
      I soldi che prendono i sopracitati sarebbero andati altrove.

      Se poi vuoi il campionato italiano a squadre sponsorizzato dalle pompe funebri, caro Paolo, potrebbe essere un’idea, visto che l’horror va sempre forte :mrgreen:

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        alfredo 2 Maggio 2016 at 10:13

        Caro Jas io ho corso in bici per una squadra sponsorizzata da Pompe Funebri
        Era una squadra dilettantistica meglio organizata di quelle professionistiche
        E da li’ venne fuori un autentico fuoriclasse vincitore di quasi tutte le piu’ importanti classiche ” monument” e campione del mondo
        Non conta il nome dello sponsor
        Conta la passione e la preparazione di chi dirige 😉

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    The dark side of the moon 30 Aprile 2016 at 20:41

    Questione di punti di vista.
    Il nocciolo del discorso è come spendere i soldi per promuovere gli scacchi e far crescere i giovani.

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    Grano Saraceno 1 Maggio 2016 at 12:07

    Ho visto diversi pareggi 2 a 2 con quattro rapide patte: riottosi eh ‘sti mercenari a mostrar qualcosa di quello per cui vengono assoldati?!?

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    lordste 1 Maggio 2016 at 12:22

    Concordo con Jas. Un torneo con qualche star di livello può fare solo bene come “visibilità”, e comunque, trattandosi di professionisti, che vengano ingaggiati è ovvio e naturale.
    Inoltre, l’articolo spande fango su tutte le squadre quando in realtà la maggior parte ha giocatori “locali” in toto o al peggio per tre quarti.

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      DURRENMATT 1 Maggio 2016 at 13:27

      …”E non scrivete caffè dello sport scrivete CIOFECA dello sport!!”…direbbe il Principe De Curtis…

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    The dark side of the moon 1 Maggio 2016 at 12:22

    Mi sembra di aver capito che dal prossimo anno il numero di stranieri per squadra dovrà essere ridotto.
    A qualcuno risulta?

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      Jas Fasola 1 Maggio 2016 at 20:04

      Ridotto? Attualmente non può giocare solo uno straniero?

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        lordste 2 Maggio 2016 at 11:38

        non ridotto, aumentato (a due).

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    alfredo 1 Maggio 2016 at 13:25

    Concordo con l’amico dello scritto alla redazione
    Anche a me fa impressione vedere partite di calcio in cui gioca al massimo un italiano per squadra. E’ questo il motivo per cui praticamente il calcio non lo seguo piu’ ( ho visto recentemente il ritorno di Juve – Bauern però e mi sono divertito un mondo )
    gli scacchi pero’ sono una cosa un po’ diversa .
    io li seguo solo per il piacere estetico che mi danno .
    E ho ancora negli occhi lo splendore della David – MVL dell’anno scorso .
    E vedere all’opera da vicino un giocatore come Gelfand ( che vidi giocare ancor giovane a Reggio nel 91 – 92 ) è sempre una bella cosa:
    pero’ sarei d’accordo su una Limitazione del numero dei giocatori stranieri per squadra .
    Due stranieri e due italiani mi sembrerebbe una bella soluzione
    Anche se quello che piu’ mi piacerebbe sarrebbevl’abolizione del campionato fmminile oramai del tutto anacronistico , match su 6 scachiere con l’obbligo di schierare per ogni squadra 1 under 16 e una “woman”
    cosi’ … pensieri in libertà di un voyeur scacchistico
    buon primo maggio a tutti

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      Jas Fasola 1 Maggio 2016 at 20:03

      “Concordo con l’amico dello scritto alla redazione”
      “Due stranieri e due italiani mi sembrerebbe una bella soluzione”

      C’è qualcosa che non funziona 😉

  9. avatar
    alfredo 2 Maggio 2016 at 10:09

    caro Jas
    il mio era un semplice spunto
    che so? penso alla formazione padovana
    Gelfand Leko Vocaturo Godena ….
    o è già cosi?
    Devo dire questo da Kibitzer ex giocatore che ha avuto anche l’onore di incontrarti sulla scacchiera in un semilampo di una festa dell’unità (come li rimpiango…;)
    Oramai non tifo piu’ per una squadra (come mi succedeva di fare una volta perché ci giocavano i miei amici Guido Cappello e Capece e altri), ma mi limito solo a guardare le “prodezze” dei super, come quella sopra citata, una delle migliori in assoluo al mondo dello scorso anno

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      Jas Fasola 2 Maggio 2016 at 13:14

      Al momento può giocare un solo straniero.

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        alfredo 4 Maggio 2016 at 19:41

        non me ne ero sinceramente accorto :oops:

  10. avatar
    Mongo 3 Maggio 2016 at 03:07

    Meno male che la Pirelli, Moratti ed il ‘filippino’ non hanno interessi in campo scacchistico, altrimenti vedremmo una squadretta di Milano che schiererebbe solo stranieri come i loro cugini del pallone cartonati e prescritti. 😉

  11. avatar
    alfredo 3 Maggio 2016 at 08:15

    Caro Mongo anni fa tentai una sponsorizzazione scacchistica da parte della Pirelli ( essendo il mio fratello acquisito ai tempi un top manager della stessa a capo della ricerca avanzata cavi e fibre)
    la cosa poi non andò in porta
    ma la formazione la avrei fatta io !( che di scacchi forse ne capisco piu’ del mandorlo di calcio )

  12. avatar
    Roberto Messa 3 Maggio 2016 at 16:27

    Così come ci sono GM stranieri che giocano nelle squadre italiane, ci sono i nostri che giocano nei campionati a squadre di Francia (Godena e Rambaldi, se non erro) e di Spagna.
    Poche settimane fa è giunta la notizia che la squadra di Mollet si è aggiudicata l’edizione 2016 della Lega Catalana grazie soprattuto all’apporto del GM Daniele Vocaturo (4,5 su 6) e del MI pisano Marco Codenotti, autore di uno strepitoso 9 su 9 individuale…
    “bastardi con gloria” 🙂
    Anche il MI bergamasco Alessio Valsecchi (3 su 3) e il MF Adrian Randazzo (0,5 su 3) hanno giocato nella Lega Catalana, tra le fila del Cerdanyola Valles.

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      lordste 4 Maggio 2016 at 10:18

      Vogliamo ricordare anche il Mendrisio “svizzero” ma con (quasi) tutti italiani? :mrgreen:
      Oppure anche la presenza in Bundesliga di Brunello, Voca e Dvyrny, se non ricordo male…
      Suvvia, è ovvio che il Master è un campionato dove le 3/4 squadre “professionistiche” non vogliono / devono /possono essere legate al territorio e al circolo, e anche quelle più “dilettantistiche” hanno comunque un paio di ingaggi.
      In tutti i campionati europei (tranne forse il Russo, ma anche li gli stranieri abbondano) le squadre di prima fascia ingaggiano super GM (avete presente il roster del Baden Baden in Germania? )….

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    Pasquale Colucci 14 Maggio 2016 at 22:22

    Io una cosa ancora non ho capito: visto che gli scacchi sono in Italia uno sport di nicchia, cosa ci guadagnano i club ed i relativi sponsor nell’ingaggiare tanti costosi big, italiani o stranieri che siano?

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      chess 16 Giugno 2016 at 19:14

      Niente ci guadagnano ed infatti non li ingaggiano

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