Ci sono luoghi mai visti, dispersi nel tempo di ere lontane, tramandati forse da cromosomi contadini che hanno visto l’America, luoghi della memoria dove si sbagliava da professionisti in quell’età del jazz, dove Francis e Zelda vedevano tremolare sulle onde quella luce verde, balenata nello sguardo notturno di Gatsby, nelle colossali sbronze con Ernest intorno al 42° parallelo, e poi Fante, Caldwell, Steinbeck, Dos Passos, Cheever, sì che sono stato in quei posti, forse seduto ad un tavolo tra Hermann Steiner ed Hector Rossetto, mentre Bogie and Baby giocavano a scacchi.
Oggi forse come allora, Lauren.
Scritto da: Riccardo Del Dotto (Qui gli altri suoi articoli)
2 Commenti a Bogie
Fabio Lotti 24 Giugno 2018 at 22:26
Le foto con gli scacchi sono sempre belle. E poi che ricordi!…
Le foto con gli scacchi sono sempre belle. E poi che ricordi!…
Ma dove “pecate” le notizie e le foto??? Bravissimi…