il professore e il reverendo

Scritto da:  | 14 Ottobre 2018 | 5 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri

Questa è la singolare storia di un insegnante di francese e di un sacerdote passionista le cui vite si intrecciarono generando quello che è probabilmente il più semplice e al tempo stesso più affascinante degli studi scacchistici.
Georges Emile Barbier nasce il 24 febbraio 1844 a L’Isle-sur-le-Doubs, un piccolo villaggio della Franca Contea situato a poca distanza,  dal confine svizzero. Attorno al 1975 lo troviamo nello Yorkshire come insegnante di francese al Ripon, un istituto scolastico tra i più antichi d’Inghilterra (fondato nel 1555). E’ un insegnante scrupoloso, ammirato dagli allievi e rispettato dai colleghi anche a causa della sua abilità scacchistica che lo fa rapidamente emergere tra i giocatori della contea.
Nel 1881 viene assunto da un’istituto londinese e si iscrive al Kentish Town Club, rivelandosi come giocatore first-class e spesso alternandosi con Physick come campione sociale. Poi, nel 1884, ottiene un incarico importante: insegnante di lingua e letteratura francese all’ Athenaeum di Glasgow, il miglior istituto scolastico scozzese. Non manca di iscriversi al circolo scacchistico locale e da quel momento redige una column scacchistica sul Glasgow Weekly Citizen, ma non manca di inviare articoli di vario genere ad altre riviste britanniche oltre a trascorrere parte del tempo libero a comporre problemi e studi di buon livello.
Vince tre volte di seguito la West of Scotland Cup cosicché il prestigioso trofeo diviene di sua definitiva proprietà, e nel 1886 vince anche il Campionato Scozzese. I soci del circolo di Glasgow lo eleggono a presidente, carica che ricoprirà per alcuni anni.
Nella primavera del 1895 la vita di Barbier si intreccia con quella di un altro socio del circolo di Glasgow, il reverendo spagnolo Fernando Saavedra. Nato nel 1847, dell’ordine dei Passionisti, quest’ultimo ha girato mezzo mondo per poi finire in Scozia. Come giocatore non è al livello di Barbier, ma è tuttavia un buon solutore di studi e problemi.
I fatti:
Nella sua column del 27 aprile 1895 sul Weekly Citizen Barbier rende omaggio alla memoria di William Potter, il giocatore e teorico britannico da poco scomparso, e pubblica il finale di una sua partita del 1876 con Fenton come avversario, ponendo al lettore la domanda: “come vince il Bianco?”.


E’ inutile, credo, ricordare a chi legge la posizione di quello che viene ricordato come “il Saavedra”; il 4 maggio, sempre sulle pagine del Citizen, Barbier presenta una posizione rimaneggiata con la didascalia “Il Nero gioca e patta. Basata sulla partita tra Fenton e Potter”, e fornendo, l’ 11 maggio, la soluzione. Ma il 18 maggio ripresenta la posizione cambiando la didascalia in “il Nero muove ed il Bianco vince”  segnalando al lettore che questa soluzione è stata individuata dal reverendo Saavedra. Infine, il 25 maggio, fornisce la soluzione indicando la sottopromozione.
La storia del “Saavedra” non finisce qui, poichè tra Barbier e Saavedra si intrufola Porterfield Rynd, un giocatore irlandese che tiene una rubrica scacchistica sul dublinese Evening Herald e che, sempre il 25 maggio, segnala che la paternità dello studio deve essere a lui attribuita in quanto la medesima procedura vincente è stata da lui realizzata qualche anno prima nel corso di una partita simultanea al circolo di Clontarf contro il colonnello Lynam, presidente del circolo stesso. Nel 2002 John Roycroft scriverà un lungo articolo nel quale metterà in dubbio le affermazioni di Rynd.

Poche settimane dopo la pubblicazione degli articoli sul “Saavedra” Barbier accusò i primi sintomi di un disturbo che in ottobre i medici definirono come “paralisi cerebrale”. L’aggravarsi della malattia convinse Barbier a rientrare in Francia dopo anni di assenza nella speranza di potersi riprendere, ma il 17 dicembre 1895 giunse la fine; morì in Normandia, al ricovero di Ecrosville.
Sia Rynd che Saavedra morirono a Dublino, il primo nel 1917 ed il secondo nel 1922.

avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


5 Commenti a il professore e il reverendo

  1. avatar
    Fabio Lotti 15 Ottobre 2018 at 11:01

    Bene, siamo ancora vivi…
    Grazie, Paolo.

    Mi piace 2
  2. avatar
    Fabio Lotti 15 Ottobre 2018 at 14:51

    Aggiungo, per gli scacchisti-giallisti un invito qui http://theblogaroundthecorner.it/

  3. avatar
    fabrizio 16 Ottobre 2018 at 18:04

    Sempre interessanti questi articoli: grazie Paolo.
    PS: lunga vita a Soloscacchi!!

  4. avatar
    The dark side of the moon 16 Ottobre 2018 at 18:47

    Per chi ne volesse sapere di più:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Posizione_di_Saavedra
    Da notare che è menzionato anche il nostro grande Paolo :D

  5. avatar
    Giancarlo Castiglioni 22 Ottobre 2018 at 18:42

    Fuori argomento sono in svolgimento i mondiali giovanili.
    Moroni è pienamente in corsa con 2 1/2 su 3 e due partite col nero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CLICCA QUI PER MOSTRARE LE FACCINE DA INSERIRE NEL COMMENTO Locco.Ro

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

La Palestra dei Finali

Chess Lessons from a Champion Coach

Torre & Cavallo - Scacco!

Strategia di avamposti

I racconti del Grifo

57 Storie di Scacchi
2700chess.com for more details and full list

Problema di oggi