Difficile pensare che un giocatore del quale rimangono poco più di una sessantina di partite ufficiali abbia lasciato una traccia di rilievo nella Storia degli Scacchi. Eppure, è questo il caso di André Léon René Muffang, nato il 25 luglio 1897 a Saint-Brieuc, una cittadina situata sulla costa settentrionale della Bretagna.
La famiglia si trasferisce a Parigi ed è nella capitale che il giovane dimostrerà particolare talento per gli scacchi e per la matematica. Nel 1914, mentre frequenta il liceo Saint Louis, oltre a giocare, perdendo, una partita di esibizione contro Capablanca di passaggio a Parigi, vince il campionato della Régence e grazie a questo successo viene invitato al campionato francese dei dilettanti che si tiene a Lione, e chiude al quinto posto. Quello stesso anno gioca a Parigi in un quadrangolare giungendo terzo dopo Alekhine e Marshall.
Dopo lo scoppio delle ostilità, a soli diciotto anni, Muffang si arruola volontario e viene inviato al fronte col grado di sottotenente. Presta servizio nel 102° Artiglieria e viene decorato nel 1916 con la Croce di Guerra; nel 1919 è tenente a Strasburgo, smette la divisa e si appresta a concludere gli studi presso il Politecnico.
La laurea arriverà nel 1922. Nel frattempo pareggia un piccolo match contro Kostic nel 1920 e batte Capablanca nel 1922 nel corso di una simultanea con l’orologio. Sempre nel ’22 vince il triangolare di Parigi e si sposta in Gran Bretagna vincendo il torneo sussidiario del Congresso della Federazione britannica.
Il 1920 è l’anno di un piccolo “giallo” scacchistico, che ha come protagonisti Muffang, Reshewsky e l’impresario di quest’ultimo. I fatti: Reshewsky è in tournée in Europa tenendo simultanee ben retribuite e, tra un’esibizione e l’altra, viene invitato a giocare una partita “semi-ufficiale” contro Muffang. Dopo qualche esitazione l’impresario accetta, ponendo tuttavia una clausola: il testo della partita sarà pubblicabile soltanto in caso di vittoria del suo protetto. L’incontro, giocato a Pasqua di quell’anno, termina con una brillante vittoria di Muffang, e si deve alle ricerche di uno storico francese il fatto che, dopo una sessantina d’anni, sia stato reso pubblico il testo.
I primi Anni Venti lo vedono attivo sul piano scacchistico, ma André Muffang mette al primo posto la professione; è entrato nel Genio Civile e passerà trent’anni in ruoli dirigenziali, per poi iniziare un’attività di consulente privato di alto livello.
Nel 1923 è secondo al Quadrangolare di Parigi, a febbraio gioca, perdendo, un breve match contro Alekhine (tra i due nascerà una cordiale amicizia) e si sposta poi a Margate dove si classifica 2°-5° in compagnia di Michell, Alekhine e Bogoljubov (4,5/7) dopo il vincitore Gruenfeld. Al termine del torneo gli organizzatori hanno previsto un torneo blitz, e Muffang lo vincerà lasciando ad Alekhine la piazza d’onore. Questi risultati sono indicativi delle potenzialità di André Muffang, il quale nel 1924 è quarto a Strasburgo.
Poi la professione avrà il sopravvento, anche se Muffang verrà reclutato dalla Federazione in occasione di alcune Olimpiadi. A Londra 1927 giocherà in seconda scacchiera (+3 =9 -3), l’anno seguente all’Aia sarà in prima scacchiera dove vincerà la medaglia d’argento individuale con il ragguardevole risultato di +9 =7 -0, e nel 1935 a Varsavia, in terza scacchiera, chiuderà con +4 =9 -4. Nel 1931 ha vinto, a Lilla, il Campionato nazionale.
Quattro dei partecipanti al primo campionato francese, nel 1923. Da sinistra: Michel, Renaud, Muffang e Bertrand
Continua ad accumulare testi scacchistici in diverse lingue, una biblioteca che verrà venduta all’asta nel 1991. Gioca nel dopoguerra gli incontri a squadre contro la Svizzera, la Cecoslovacchia, l’Unione Sovietica e la Romania, poi viene schierato, a quasi sessant’anni, in prima scacchiera all’Olimpiade di Mosca dove, il 6 settembre gioca una partita stupenda contro Robatsch.
Nel 1951 la FIDE gli ha doverosamente conferito il titolo di Maestro Internazionale e negli Anni Sessanta sarà in più occasioni delegato della Federazione francese ai congressi. Continuerà a seguire con interesse gli scacchi pur estraniandosi totalmente dall’agonismo e subirà un progressivo ed inarrestabile indebolimento della vista.
Vivrà gli ultimi anni in una casa di riposo dotata di assistenza medica a Parigi e, quasi completamente cieco, si spegnerà il primo marzo del 1989.
Muffang, l’ultimo seduto a destra, in una fotografia del 1924 insieme ad Alekhine ed altri membri del Circolo del Palais Royal
Grazie ancora, Paolo!
Ancora un piccolo gioiello da Paolo!
Un grandissimo ringraziamento a Paolo per il supporto, l’affetto e la dedizione dedicata al nostro sito in tutti questi anni!
Niente confronto al tuo, Martin !
Per i soliti amici scacchisti-giallisti qui su alcuni libri interessanti della Polillo http://theblogaroundthecorner.it/