Le mie Olandesi

Scritto da:  | 15 Agosto 2020 | 4 Commenti | Categoria: Aperture, Partite commentate, Teoria e Studio

La nostra Olandese contro Pier Luigi e la Delmar-Trencherd recentemente pubblicata su Soloscacchi in “Manoscritti” con i commenti di Canal, mi hanno ricordato una mia vecchia partita.
Ho fatto fatica a ritrovarla perché non ricordavo in quale torneo a Milano era stata giocata e avevo confuso l’avversario con un altro.
Dopo una ricerca più accurata scoprii che il mio avversario era Molinari, credo seconda nazionale, tra i 40 e i 50 anni sposato in seconde nozze con una donna molto più giovane e con una bellissima bambina di pochi anni.
Lo conoscevo bene perché insieme a Magrini avevo passato con lui e famiglia qualche piacevole serata al Torneo di Madonna di Campiglio nel gennaio ‘76.
Dirigeva l’industria farmaceutica di famiglia, credo ereditata dal padre con una sorella; stava vendendo la sua società ad una multinazionale e una sera andai a casa sua per giocare a scacchi e per intervistarlo su come si sentisse da ex-imprenditore.
Mi disse che si trovava benissimo perché prima le responsabilità erano pesanti; il problema non era prendere la decisione giusta o quella sbagliata, si dovevano prendere sempre le decisioni giuste, non c’era margine di errore.
Meglio gli scacchi!
Tornando alla partita la trovo didatticamente interessante e la mostrai agli allievi nell’unico corso di scacchi da me tenuto.
Abitualmente giocavo la Slava e nel complesso mi trovavo bene, ma ero a disagio quando dovevo vincere nella struttura di pedoni simmetrica della variante del cambio.
Quindi cercavo una apertura alternativa che desse più possibilità di attacco da giocare contro giocatori più deboli e decisi di sperimentare l’Olandese.
Era l’occasione giusta per sperimentare una nuova apertura, per il risultato nel torneo l’avversario era assolutamente da battere.

Molinari vs. Giancarlo Castiglioni, 0-1
Milano 22 Aprile 1976, Coppa Primavera

1.d4 f5 2.c4 Cf6 3.Cc3 e6

Posizione dopo 3…e6

La variante classica.
4.g3 Ab4 5.Ad2 0-0 6.Ag2 Cc6
Si può giocare, ma già adesso sarebbe stato meglio giocare 6…d5. Non volevo bloccare la posizione, ma se non lo fa il nero d5 lo fa il bianco e va in vantaggio.
Qui e nelle mosse successive ho scontato la mia inesperienza in questo tipo di posizioni.
7.a3 Ae7 8.Cf3 Ce4 9.0-0 Af6

Posizione dopo 9…Af6

Invece di 0-0 sarebbe stato meglio 9.d5, come per me al posto di 9…Af6 era meglio 9…d5.
10.e3 d6 11.Cxe4 fxe4 12.Ce1 d5
Finalmente! A questo punto la necessità della spinta era ormai evidente.
13.cxd5?

Posizione dopo 13.cxd5?

Il mio avversario fin qui ha giocato discretamente ed è in leggero vantaggio, ma adesso non comprende l’essenza della posizione: era necessario un immediato contrattacco al centro.
Quindi 13.f3! attaccando la punta della catene nera.
Il cambio apre la strada all’alfiere delle case bianche risolvendo il maggior problema del nero.
13…exd5 14.Cc2 Ae6 15.Cb4 Ce7

Posizione dopo 15…Ce7

La manovra di cavallo del bianco ha perso solo tempo, il nero ha iniziato una manovra molto più efficace Ce7-f5-d6 ed eventualmente c5.
16.Tc1 Dd7 17.Tc3 c6 18.Da4 Cf5 19.Ca2 Cd6 20.b4

Posizione dopo 20.b4

Mentre io sistemavo i miei pezzi nelle case migliori il bianco ha fatto una serie di mosse senza un piano preciso e adesso sta peggio.
A questo punto ho concepito il piano per cui ricordo con piacere questa partita.
È chiaro che devo attaccare sul lato di re, ma perché farlo subito, non c’è fretta.
Meglio prima bloccare il lato di donna, impedendo qualsiasi contro gioco al nero e solo dopo attaccare dall’altro lato.
Stockfish preferisce Ae7 o Ah3, non è detto che il mio sia il piano migliore, indubbiamente ha funzionato.
20…b5 21.Dc2 Cc4 22.Cc1 Ae7 23.Ce2 a5 24.Tb3 a4 25.Tc3 Ah3

Posizione dopo 25…Ah3

Il bianco è legato mani e piedi, non gli resta che attendere il colpo di grazia. Il nero ha la scelta tra diversi modi per concludere l’attacco.
26.Cf4 Axg2 27.Rxg2 g5 28.Ch3 Tf3
Blocco del pf2, come alla ventunesima mossa dell’Olandese Delmar-Trencherd!
29.Ac1 Taf8 30.De1 T8f6 31.Tc2 Th6 32.Cg1 g4!

Posizione dopo 32…g4!

Più rapida e lineare di 32…Ad6 suggerita da Stockfish, che con qualche mossa di ritardo porta alla stessa posizione finale.
33.Rh1 Df5 34.h4
L’errore finale; con 34.h3 si poteva opporre ancora una lunga resistenza senza speranza.
Il meno peggio era raggiungere un finale con 2 torri contro donna e tre pedoni.
34…Axh4 35.gxh4 Txh4+ 36.Rg2 Dh5 37.Cxf3 gxf3 0-1

37…gxf3 e il Bianco abbandona

il Bianco abbandona.
Seguirebbe il matto in poche mosse.
L’esperimento era andato bene, ma non ebbi occasione di ripeterlo.

 

avatar Scritto da: Giancarlo Castiglioni (Qui gli altri suoi articoli)


4 Commenti a Le mie Olandesi

  1. avatar
    Martin 15 Agosto 2020 at 10:57

    Qual migliore Ferragosto di questo?!? ;)

    Mi piace 1
  2. avatar
    Fabio Lotti 15 Agosto 2020 at 18:48

    Belle!

    Mi piace 1
  3. avatar
    Fabio Lotti 15 Agosto 2020 at 22:03

    Naturalmente complimenti anche a Giancarlo.

    Mi piace 1
  4. avatar
    Sergio Pandolfo 14 Ottobre 2020 at 15:35

    Eh, beh, le olandesi belle, sì :p
    Anche la partita in commento, comunque. Credo che l’olandese miscellanea sia il sistema migliore. Lo stonewall mi piace pure, ma è un po’ troppo rigido, e l’alfiere campo bianco del Nero, si sa, non è facile da attivare. L’olandese Leningrado mi sembra un po’ un colabrodo. La miscellanea dà garanzia di un gioco più movimentato e fluido.

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