Kasparov e la politica

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Da quando ha lasciato definitivamente il nobil giuoco, Gary Kasparov ha deciso di impegnarsi in prima persona in politica. I risultati, a differenza della sua brillante carriera scacchistica, sono stati modesti. E’ vero che non ha trovato un clima favorevole, è vero che ha pagato in prima persona scontando qualche giorno in carcere, ma  è altrettanto vero che l’Occidente, che in passato l’ha strumentalizzato nelle sue sfide mondiali contro lo scacchista d’apparato Karpov, non ha voluto inimicarsi il nuovo Zar di tutte le Russie per motivi politico-economici. Nonostante le difficoltà, Kasparov ha fatto sentire la sua voce ed oggi, su un giornale italiano e in particolare sulla Striscia rossa, l’ex campione del mondo ha fatto sentire la sua voce insieme a Elena Bonner-Sakharov.

Mentre Mosca imbavaglia i mezzi di opposizione ed elimina i giornalisti “devianti” i leader europei auspicano più stretti legami col potere russo. Chiediamo a questi leader di prendere posizione in favore della libertà d’espressione Elena Bonner-Sakharov, Gar(r)y Kasparov, 19 febbraio.

E’ evidente che Kasparov, dopo un lungo silenzio, non ha affatto rinunciato alle sue legittime battaglie politiche e , forte del suo prestigio acquistato per meriti scacchistici, ha deciso di far sentire in modo chiaro ed inequivocabile la sua voce battendosi per valori fondamentali che l’Occidente ha fatto suoi sin dalla seconda metà del XVII secolo in poi: la libertà di pensiero, di parola e di opinione. queste stesse libertà che sono fondamentali per la convivenza civile tra tutti gli uomini.

Voglio rendere omaggio sia al grande campione sia al coraggio del Kasparov politico presentandovi una spettacolare partita giocata contro l’allora astro nascente Morozevich. E’ una partita giocata nel 1995, in occasione di un torneo Active chess Kasparov ha il nero e non gioca la difesa siciliana, ma apre di re, Morozevich gioca il Gambetto di Re!

Scritto da: Jazztrain (Qui gli altri suoi articoli)