Ho preparato il pezzo prendendo spunto dal saggio La mossa giusta. Il senso degli scacchi per la vita, scritto dal Grande Maestro (e filosofo) scozzese Jonathan Rowson, uscito nel 2019 – io faccio riferimento all’edizione Garzanti 2021, con traduzione dall’inglese di Giuliana Mancuso. Come ho già rilevato in un altro articolo, il saggio, oltre ad avere un Prologo, un’Introduzione, un Epilogo e un’Appendice, si compone di 64 Paragrafi suddivisi in 8 Capitoli di 8 Paragrafi ciascuno, con l’intento esplicitamente dichiarato dall’autore di richiamare simbolicamente una Scacchiera.
È risaputo che l’ex Campione Mondiale di Scacchi Garry Kasparov, una volta, ha affermato che «gli Scacchi sono lo sport più violento che esista». Personalmente ritengo che la violenza degli Scacchi attenga a un livello puramente astratto, mentre una violenza concreta (di tipo psicologico, per intenderci) possa stare solo nella mente di uno scacchista.
Nel secondo capitolo del saggio (Vincere e perdere. Ciò che importa è il fatto che qualcosa importa), alla fine del paragrafo 14 (Cessare le ostilità), Rowson scrive: «Gli scacchi sono uno sport civile, è vero, ma vale la pena di assistervi solo se mette gli uni contro gli altri dei gladiatori civilizzati, non dei gentiluomini che si affrontano per puro diletto. Non c’è alcuna violenza fisica, ma perché la partita sia uno spettacolo degno occorre che si consumi un sacrificio rituale. La folla degli spettatori deve sentire che verrà versato del sangue. Qualcuno deve uccidere per vivere, e questo significa che qualcuno deve morire» (p. 137). A questo punto si rimanda a una nota (p. 401) nella quale si legge: «Se due giocatori sono seriamente intenzionati a fare patta, le regole del gioco sono tali che sarà molto difficile impedirlo. Nel 1996 due ragazze statunitensi, che erano molto amiche, si sono ritrovate a giocare l’una contro l’altra nel Campionato Mondiale under 16. Non volevano assolutamente giocare, quindi ebbero l’idea del tutto assurda ma simpatica di mettersi d’accordo per giocare una partita che producesse in maniera molto rapida una posizione di stallo con tutti i pezzi ancora sulla scacchiera [grassetto mio]. Senza dubbio dovettero scambiarsi un sacco di sorrisi complici mentre giocavano». L’autore trascrive poi nella stessa nota la partita (rientrata alla seconda mossa in una Difesa Olandese, Attacco Korchnoi), corredandola di alcune brevi considerazioni. Io la riporto omettendo quelle considerazioni, e limitandomi ad augurare ai lettori buon divertimento:
La scacchista Jennifer Shahade è nata a Philadelphia, in Pennsylvania, il 31 dicembre 1980. È stata per due volte Campionessa degli Stati Uniti d’America. È anche autrice di libri scacchistici.
Jennifer Shahade, Grande Maestro Femminile
Jennie Frenklakh, Maestro FIDE Femminile
Per concludere, una (ulteriore) curiosità:
Si tratta di uno stallo più veloce del precedente, quantunque con alcuni pezzi mancanti dalla scacchiera. Fu ideato dallo scacchista, compositore scacchistico e inventore di giochi matematici Sam Loyd (Philadelphia, 31 gennaio 1841 – New York, 10 aprile 1911).
Interessante….il fatto dell’atteggiamento di chi guarda i due giocatori darsi battaglia, mi ha fatto tornare alla mente quello che disse un psicologo “le persone guardano un aereo in volo nella “speranza” di vederlo cadere……certo sono estremismi! Ma sarà proprio così?
Articolo davvero carino. Buona Pasqua a tutti!
Mi associo: Buona Pasqua a tutti. Simpatico questo aneddoto sulle due scacchiste che si misero d’accordo per pattare in modo così artistico.
La partita tra Piceu – Geirnaert; Namur (Belgio), 2006 ci mostra lo stallo di Sam Loyd.
1.e3, a5; 2. Dh5, Ta6; 3. Dxa5, h5; 4. h4, Ta-h6; 5.Dxc7, f6; 6. Dxd7+, Rf7; 7. Dxb7, Dd3; 8. Dxb8, Dh7; 9. Dxc8, Rg6; 10. De6 Stallo.
Grazie per questi commenti.
Oggi, oltretutto, ricorre il 112° anniversario della morte di Sam Loyd. La messa a punto del mio articolo e la sua pubblicazione sono state realizzate nell’arco di alcune ore. Ho preparato il pezzo
l’8 aprile e in tarda serata ne ho inserito la bozza nel blog, manifestando a Martin il desiderio che venisse pubblicato il 10 aprile, proprio nell’anniversario della morte di Sam Loyd. Lui è stato rapidissimo e ha pubblicato il pezzo meno di un’ora dopo l’inserimento: erano le 00:20 di domenica 9 aprile 2023,
giorno della Pasqua cristiana!
(I cristiani ortodossi, tuttavia, festeggeranno la Pasqua domenica 16 aprile 2023, in quanto fanno riferimento al Calendario giuliano invece che a quello gregoriano.)
Nella partita che riporto di seguito (iniziata con un Gambetto Charlick), due scacchisti olandesi hanno reso più veloce lo stallo con tutti i pezzi ancora sulla scacchiera realizzatosi nella partita presentata nell’articolo, ottenendolo dopo 12 mosse (anziché dopo 14) in una posizione leggermente differente dalla precedente:
Giorgio scusa, la mia intenzione era soltanto aggiungere questa curiosa partita che ricorda Sam Loyd. Devo chiarire che ho già pubblicato sulla Rivista Scacchi (Lucio Ragonese)n. 55, Dicembre 2016, un simile articolo che include la Piceu – Geirnaert.