Mai assistito a tanta ipocrisia!
E anche gli asini ci fanno la loro figura al cospetto di chi rilascia giudizi con perfetta incoscienza o richiede abiure del passato che farebbero ridere i polli ove non vi fossero state -o non si fossero verificate- tragedie innumerevoli a cagione di quei fatti.
Parlo dei commenti sulla Resistenza che impazzano in questi giorni, pronubi i mezzi di informazione cartacei e televisivi e di tromboni a tutto dire.
Si pretende, ora, che i nostalgici del passato ventennio “abiurino”.
Ma ci si rende conto dell’assurdità della richiesta o del fatto che di “ricordi” essi ci campano quotidianamente alla grande
Dovessero abiurare che cosa andrebbero a fare?
No, non è un modo di dire: è una verità lapalissiana…
Scritto da: (Qui gli altri suoi articoli)
I fascisti riemergono dalle fogne della storia quando si concatenano due fattori: crisi economica e abbassamento del livello culturale.
La spoliticizzazione delle masse e la privatizzazione della politica hanno portato alla situazione attuale dove vale tutto, dove si fa a gara a chi la spara più grossa, con un parlamento pieno di mostri che non conoscono neanche l’abc della Costituzione.
Si sta cercando di inserire elementi della cultura fascista nella vita sociale e politica della Repubblica: dobbiamo impedirlo perché la maggior parte della gente merita di meglio.
Avete fatto 100 milioni di morti tra Stalin, Mao e Pol Pot…
E anche per voi è difficile dire qualcosa contro questi assassini, lo fate sempre a mezza bocca
Per non parlare di Palmiro Togliatti seduto comodamente nella dacia di Stalin mentre italiani venuti a vivere in Russia alla ricerca del socialismo, finivano nelle camere di tortura durante le purghe degli anni 30, ed è dimostrato che lui sapeva…
Sono 40 anni che chiedo perché se uno vota a destra è postfascista (o senza il post) e chi vota a sinistra non è post-comunista…
La democrazia la vedo molto più in pericolo con chi vuole impormi l’asterisco quando parlo o decide per tutti gli italiani senza consultarli cosa è offensivo e cosa no…
Avete fatto chi?
Io non sono né stalinista, né maoista, né difendo i genocidi fatti da Pol Pot.
Vogliamo discutere di Togliatti?
Sono il primo a criticare certe sue scelte ma bisogna analizzare bene i contesti storici e fare delle critiche sensate.
Il comunismo è una altra cosa di ciò che è diventato in quei regimi, il nazifascismo invece no.
Magari se hai un vocabolario potresti informarti, no?
Ma vedo che mischi tante cose insieme e se in 40 anni non hai capito che differenza c’è tra una destra che mostra simboli fascisti sul proprio logo e una destra liberale, è un problema tuo.
La solita favoletta della sinistra: se fanno la porcata di ammazzare milioni di persone “non è la vera sinistra”, gli altri invece sono fascisti
E naturalmente bisogna analizzare i contesti storici…
…se le porcherie le fanno loro
Buffoni!
Buffoni?
Ma ti leggi quando scrivi?
Con te non vale la pena discutere, otre ad essere ignorante sei anche un gran cafone.
Io mi leggo benissimo
E sono fiero di difendere le mie idee
Ecco, hai detto bene: idee.
Ci puoi quindi cortesemente illustrare, possibilmente senza manganellarci preventivamente, quali sono le idee di un fascista? Grazie
E le idee di un assassino comunista quali sono ?
Il primo pensiero probabilmente era: Sarò io il prossimo?
Per te Dumini l’eroe e Matteotti il criminale, giusto?
Non sorprende che tu non abbia capito niente di quel che ho scritto.
Alludevo ai successivi capi del NKVD sovietico che dopo aver fucilato il predecessore sono a loro volta finiti fucilati.
La tua appassionata difesa del comunismo ha stuzzicato la mia vena polemica.
Secondo te cosa sarebbe il comunismo “altra cosa” rispetto ai regimi che anche tu condanni?
I regimi comunisti hanno avuto tutto il tempo di evolversi, di correggere gli errori. Il risultato, dopo una prima fase transitoria durata una trentina di anni in cui i dirigenti si uccidevano tra loro per giochi di potere, è stato il crollo interno per disastro economico, nel caso dell’URSS e il passaggio al sistema capitalistico in caso di Cina e Vietnam.
Cosa è questa “altra cosa”? Una costruzione fantastica, una utopia o qualcosa che ha una minima possibilità di diventare reale?
Ciao Giancarlo, parto dalla fine, dai tuoi interrogativi, che poi in fondo sono anche i miei.
Purtroppo sono anch’io molto deluso e disilluso. Credo ormai che il comunismo non sia compatibile con gli istinti umani, tuttavia per me rappresenta la summa dei valori etici a cui dovremmo tutti aspirare: democrazia e rispetto, pari possibilità, rigetto del lucro e di tutti gli aspetti su cui si fonda il sistema capitalistico.
Cultura, fratellanza, solidarietà, impegno sociale, tolleranza.
Ora, se puoi, rispondimi tu: quali sono i valori e le idee su cui si basa il fascismo?
Per il fascismo la prima risposta che mi viene in mente é la classica trilogia “Dio, Patria, Famiglia”.
Ma è una risposta sbagliata, Mussolini era ateo, anche se arrivato al potere si è sposato in chiesa per ragioni politiche.
Poi il fascismo non era un movimento retrogrado e reazionario come il franchismo e Salazar in Portogallo.
Ricordo una dichiarazione di Mussolini secondo cui il fascismo non doveva sentirsi legato a teorie preconcette, i problemi dovevano essere affrontati e risolti caso per caso.
Io difendo Palmiro Togliatti. Nella Russia degli anni ’30 e poi in Spagna durante la guerra civile aveva solo la scelta tra essere carnefice o vittima.
Cosa poteva fare?
Una situazione terribile che non si è mai nemmeno lontanamente verificata sotto il fascismo.
Da come si è comportato in seguito mi sembra chiaro che pur appoggiando l’URSS fosse ben contento che l’Italia fosse rimasta nel campo occidentale.
Ciò che ha detto Giacomino mi richiama alla mente una frase di Marx citata su una vecchia tessera dei Giovani Comunisti.
“Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce la stato di cose presente”.
Oggi, più che mai, essere comunisti significa proprio questo.
La Storia purtroppo ha dimostrato che tutti i regimi che si sono dichiarati “comunisti” sono caduti a causa delle loro contraddizioni ma l’ideale comunista resta quanto di più bello l’essere umano possa aspirare: un mondo libero dal capitale, l’uguaglianza tra gli uomini, l’assenza di ingiustizie, l’abolizione dello sfruttamento delle masse da parte di una piccola minoranza sempre più ingorda ed avida.
Un mondo utopico che probabilmente non verrà mai ma già porsi l’obiettivo politico tendente all’aspirazione di quegli ideali, sarebbe già una vittoria dell’umanità, il riscatto di essa verso rigurgiti fascistoidi incarnati da una politica becera ed insulsa che puntualmente ritorna a galla.
Giancarlo scusa ma il mio commento era in risposta a quello di Masticone, non al tuo.
Comunque, caro Giancarlo, non mi pare che tu ci abbia spiegato cosa sia esattamente il fascismo.
Posso provare a riassumerne io i connotati?
Il fascismo, prima ancora che movimento politico, è prevaricazione, violenza, razzismo, intolleranza.
Non mi sottraggo alla domanda, ti rispondo prima sul movimento politico nella storia poi sull’idea astratta di fascismo.
Violenza ci fu indubbiamente all’inizio, negli anni della presa di potere e alla fine negli anni della RSI. Erano due periodi di guerra civile e chi partecipa ad una guerra civile è necessariamente violento.
I venti anni intercorsi in cui il fascismo ha governato sono stati il periodo in cui l’Italia ha goduto del massimo di prestigio e considerazione internazionale nella sua storia unitaria; inoltre il consenso interno per il governo era sicuramente superiore a quello goduto dai governi precedenti e successivi.
Questi sono fatti, che possono piacere o non piacere, ma che saranno confermati da qualsiasi storico serio.
Quanto alla mia opinione personale sul fascismo è che fu un movimento nazionalista, imperialista, colonialista, razzista e militarista, esattamente come i governi che lo hanno preceduto e seguito in Italia e come i governi contemporanei delle altre grandi potenze.
In sintesi l’accusa che si fa oggi al fascismo è di aver avuto le idee comuni nel suo periodo storico.
Giancarlo, in tutta onestà, il tuo mi sembra un commento piuttosto ambiguo sul fascismo che va condannato a prescindere, senza se e senza ma: la storia stata chiara.
“… il consenso interno per il governo era sicuramente superiore a quello goduto dai governi precedenti e successivi.”
Non sono realtà paragonabili. Ottenere il consenso è più facile quando non c’è la libertà di stampa, la propaganda sostituisce l’informazione e gli oppositori finiscono ammazzati, in galera o al confino.
Dici bene, Edoardo, infatti è consuetudine in tutte le dittature che si rispettino acquisire immediatamente il controllo di giornali e fonti informative nonché, possibilmente, anche di qualche squadra di pallone
Certamente controllando la stampa e i mezzi di informazione ottenere il consenso è più facile, ma non tutti ci riescono.
Molte dittature sono cadute perché non avevano il consenso della popolazione.
Senza andare troppo lontano l’attuale governo con l’appoggio dell’opposizione, pur controllando i maggiori giornali e le televisioni, non riesce ad ottenere il consenso della popolazione per l’invio di armi in Ucraina.
“Senza andare troppo lontano l’attuale governo con l’appoggio dell’opposizione, pur controllando i maggiori giornali e le televisioni, non riesce ad ottenere il consenso della popolazione per l’invio di armi in Ucraina.”
Facciamo finta che internet non esista. Non esistono nemmeno i social network e neppure i telefonini né la televisione. In compenso esiste la radio ed esistono i giornali e i cinegiornali che ci spiegano – tutti all’unisono – che mandare armi in Ucraina è cosa buona e giusta. Le autorità organizzano anche tanti bei raduni negli stadi (in uno c’è persino La Russa che salta nel cerchio di fuoco!) per spiegare alla popolazione che mandare armi in Ucraina è cosa buona e giusta. Lo spiegano anche nelle scuole: il nostro governo è buono perché manda le armi in Ucraina. La tesi contraria semplicemente non esiste. Non ha spazio. Chi prova a contraddire la narrazione ufficiale si becca una manganellata in testa o finisce davanti al tribunale speciale come nemico dello stato. In queste condizioni, non pensi che l’invio di armi in Ucraina avrebbe un consenso notevolmente più ampio da parte della popolazione?
In sostanza sono d’accordo, dico solo che la propaganda non va sopravvalutata.
Le notizie filtravano ugualmente; mio nonno, che non si fidava del fascismo, ascoltava Radio Monte Ceneri, della Svizzera italiana. Dopo la guerra continuava a non fidarsi del governo e continuava ad ascoltarla.
La propaganda deve essere credibile.
Se mi raccontano che i Russi si sono sabotati il loro gasdotto, non mi serve andare su internet per capire che è una balla.
Poi può indorare la pillola ma deve basarsi su fatti concreti, verificabili da tutti.
E i fatti concreti c’erano, le bonifiche, le opere pubbliche, non ultimo la vittoria in Etiopia, mentre 40 anni prima il precedente regime era stato rovinosamente sconfitto ad Adua.
“In sintesi l’accusa che si fa oggi al fascismo è di aver avuto le idee comuni nel suo periodo storico”
Mi pare che le accuse che si fanno oggi al fascismo siano ben più circostanziate. Cito a caso: assassinio di Matteotti, condanna al carcere e al confino degli oppositori, sterminio delle popolazioni libiche nei campi di concentramento, promulgazione delle leggi razziali, entrata in guerra pur nella consapevolezza della totale impreparazione dell’esercito. Sono solo alcune delle cose che non si dovrebbero dimenticare quando si parla di quel periodo.
Stiamo dicendo le stesse cose, solo io faccio un ragionamento più generale.
Per esempio sulla Libia il fascismo faceva esattamente le stesse cose del precedente governo e si comportava come la Spagna in Marocco, l’Inghilterra in India o gli Stati Uniti nelle Filippine.
Cioè come si comportavano tutte le potenze coloniali in quel periodo.
Cercando di arrivare ad una conclusione del discorso.
Con tutto il male che (giustamente) si è detto e scritto sul fascismo, diventa difficile capire come mai godesse di un diffuso consenso tra la popolazione.
Questo non lo dico io, lo dice Renzo De Felice, considerato lo storico più eminente sul fascismo, tra l’altro di sinistra.
E allora si cercano spiegazioni, la propaganda, la repressione.
Spiegazioni insufficienti, non si spiega la differenza con altre dittature che pur impiegando propaganda e repressione cadono travolte dallo scontento della popolazione.
Molto dipendeva dalla situazione economica; l’Italia era molto povera con i criteri di oggi, ma era meglio di prima e la situazione era in lento miglioramento.
Poi gli italiani non erano migliori del loro governo, ne condividevano quelli che oggi vediamo come storture e pregiudizi.
Anche se non era democratico, in sostanza il fascismo faceva quel che volevano gli italiani e quindi piaceva.
Scusate se non ho scritto cose piacevoli e consolanti.
Scusate ma approfitto di questa bella discussione (complimenti) per puntualizzare un fatto personale che devo a tutti i miei lettori. Mi dicono che in internet gira una mia foto in cui faccio il classico saluto fascista. Ebbene in quel tempo frequentava il nostro circolo di scacchi a Siena un vero e proprio fascistello. Quella foto voleva rappresentare solo una vera presa di culo per il fascistello e per l’orribile saluto. Io sono ANTIFASCISTA.