Per qualche settimana, mio malgrado, mi dovrò allontanare dalla gestione del sito, così nel chiedere ai cari amici e Autori di pazientare ancora prima di veder pubblicato il frutto dei propri lavori, vorrei proporre a tutti una sorta di spazio aperto, questo, ove, nei commenti, provare a gestire in autonomia, libertà e civiltà il blog con notizie, proposte, spunti e quant’altro fino al mio rientro che spero avverrà presto.
Sbizzarritevi pure ma trattatemelo bene questo vecchio caro blog a cui tengo tanto…
Un grosso grande grazie a tutti!
Scritto da: (Qui gli altri suoi articoli)
Martin torna presto,ci fai sentire orfani
Speriamo che la tua assenza comunque sia dovuta a motivi di svago o di lavoro ovviamente. A presto!
Carissimo Paolo… affiderei a te, se te la senti, la conduzione del sito, secondo quello che ti senti e che meglio puoi.
Io mi dovrò trattenere in Bangladesh per lavoro sino a fine settembre.
Martin,ti ringrazio per la stima e la fiducia, ma come sai le mie competenze informatiche sono davvero limitate. E poi tu sei insostituibile. Tanti auguri comunque per la nuova esperienza lavorativa. Arrivederci a settembre allora!
Godetevi questa spettacolare partita, da poco pubblicata su ChssBaseIndia, tra 2 mostri sacri. Dopo aver difeso la posizione con grande tecnica e freddezza il B. crolla proprio in dirittura d’arrivo grazie ad una incredibile magia di Carlsen che promuove a cavallo! Si tratta di una rapid e le espressioni dei contendenti nel finale valgono più di mille commenti. Adrenalina allo stato puro!
mi piace l’idea di questo esperimento
paolo e martin sono bravissimi
Visto che è uno spazio aperto, allego i commenti sulla guerra di John J. Mearsheimer.
https://mearsheimer.substack.com/p/the-darkness-ahead-where-the-ukraine?utm_source=profile&utm_medium=reader2
Non é una opinione tra tante Mearsheimer è uno dei più autorevoli studiosi di relazioni internazionali. Molti lo considerano il numero uno.
La traduzione italiana è su: https://www.sinistrainrete.info/geopolitica/25870-john-j-mearsheimer-il-buio-che-ci-sta-davanti-dove-e-diretta-la-guerra-in-ucraina.html
Io considero Mearsheimer un po’ troppo pessimista. Speriamo in bene.
Articolo molto interessante e tutto sommato realistico, anche se ovviamente non conosciamo a fondo la reale situazione bellica e le prospettive concrete di successo dell’una e dell’altra parte. A mio avviso, non potrebbe considerarsi una disfatta dell’occidente la cessazione delle ostilità sulla base dell’attuale situazione territoriale, anche se è possibile che l’Ucraina riesca a recuperare nei prossimi mesi parte dei territori occupati. Ciò perchè Putin mirava alla cancellazione dell’attuale assetto ucraino ed al ribaltamento del regime per farne una nuova Bielorussia. Condivido il fatto che una (improbabile) sconfitta sul campo della Russia potrebbe avere conseguenze catastrofiche per la pace a meno che non coincida con la caduta di Putin e l’avvento di un regime meno feroce (fantapolitica).
Ma su altre cose dissento. Considerare che l’invasione poteva essere evitata se l’Occidente avesse acconsentito alle mire di Putin, mi sembra un discorso francamente irrealistico. O consideriamo questi stati dell’ex Unione Sovietica come eterni satelliti della nuova grande Russia o riconosciamo loro una capacità di autodeterminarsi e scegliere il proprio destino. Quale minaccia esistenziale per la Russia sarebbe stata l’ingresso di alcuni paesi dell’est nella Nato non è chiarito nell’articolo. Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia sono nella Nato da molti anni e mai nessuno si è sognato di invadere la Russia. In ogni caso con l’invasione dell’Ucraina Putin ha ottenuto paradossalmente un effetto opposto, quello di rafforzare un’alleanza atlantica ormai in disarmo e quello di indebolire e isolare la Russia.
C’è chi sostiene che in realtà sono i paesi NATO ad essere isolati.
La Russia ha il pieno appoggio di Cina, Iran, paesi dell’Asia centrale. Trovo esagerato dire che India, Medio Oriente, Africa, Sud America sostengono la Russia, ma su dovessero scegliere non sceglierebbero gli Stati Uniti. La grande maggioranza della popolazione mondiale è contro gli Stati Uniti.
Per ora la NATO si è rafforzata, ma cosa succederà se come probabile la guerra continuerà per qualche anno?
Anche nei Paesi Nato una parte considerevole di popolazione è contro la politica imperialistica che gli USA stanno facendo sulla nostra pelle. Fare i “poliziotti del mondo” e decidere chi è buono e chi è cattivo a seconda dei propri interessi è palese e sotto gli occhi di tutti coloro che hanno studiato un po’ di storia. Vogliamo per esempio parlare della questione palestinese? E’ scandaloso quello che Israele fa dal ’48 (con la complicità americana) nei territori occupati e tutti fanno finta di non vedere per comodità. C’è Taiwan poi.., che si fa? Dopo la rivoluzione maoista, molti cinesi che combattevano contro Mao e che quindi persero la guerra si rifugiarono sull’isola. Taiwan è indicata come Cina nazionalista per distinguerla dalla Repubblica Popolare Cinese, detta invece Cina popolare. Cosa c’entrano gli Usa? Stanno anche lì provocando tensione e questo è inaccettabile! Prima di fare i moralisti a casa degli altri, bisognerebbe smetterla con tutta questa l’ipocrisia.
Ma quando non ci saranno più posti dove poter esportare la democrazia gli USA che faranno?
Non preoccuparti, non avranno problemi, sono loro a decidere chi è democratico e chi no.
Nessuna simpatia nei confronti del militarismo guerrafondaio degli USA che tanti disastri ha fatto in passato, ma questa volta sono gli ucraini, invasi e occupati, che non vogliono proprio saperne di finire sotto il tacco della Russia di Putin. Una soluzione andrà trovata, ma anche in Europa dovremmo porci delle domande.
Ti consiglio un ripasso di storia. Almeno dal 2014 ad oggi.
Ricordo che Usa è l’aggressore, Russia l’aggrededito.
Stiamo assistendo ad una guerra per procura.
Gli ucro-nazi sono semplicemente uno strumento.
Vi consiglio di vedere questo video, una partita rapid bellissima giocata pochi mesi fa da un vero talento dell’attacco, Daniil Dubov contro Anish Giri (non proprio l’ultimo arrivato). Circolano in rete altre stupende vittorie ottenute dal fortissimo moscovita contro famosi GM. Dubov brilla soprattutto nel gioco a cadenza rapida e quando ha l’opportunità di scatenare attacchi sul re non bada al materiale da sacrificare. Molti parlano di lui come il nuovo Tal, ma al di là di questi paragoni sempre molto ardui, devo dire che è uno dei pochi giocatori moderni che seguo sempre con piacere e si distingue dalla maggior parte dei super GM che ormai rischiano poco e sembrano tutti alquanto “computerizzati”. Non fateci caso se a volte mentre gioca sembra un po’ svogliato o annoiato, perchè alla prima occasione si sveglia ed pronto a partire all’attacco.
Bellissima partita! Grazie Paolo
Figurati!
Bella davvero anche questa: attacco tremendo e vittoria contro Nihal Sarin, giovanissimo talento indiano, in 18 mosse, una rarità di questi tempi
Ottima idea quella di presentare belle partite!
Bravo Dubov,ma bravissimo il dottor Landi a proporci il video degli incontri…bellissimi….
In attesa del ritorno di Martin,dobbiamo pure passare il tempo!
Vorrei condividere con voi questo video per certi aspetti straordinario: un tredicenne Carlsen che, con aria quasi di sufficienza, patta contro l’allora leggenda vivente Garry Kasparov creandogli non pochi grattacapi. Siamo nel 2004 e la forza dell’ex campione del mondo, soprattutto nel gioco rapid, era ancora notevolissima.
Notate come Carlsen aggiusta metodicamente i pezzi prima di iniziare (come fa ancora oggi) e ad un certo punto si alza e guarda altre scacchiere con aria svogliata.
Notate lo sguardo di Karpov che scruta attentamente la posizione (Kasparov deve difendersi, ha un pedone in meno e spesso sbuffa accigliato) e l’inquadratura sui genitori (così almeno credo) di Carlsen che increduli e stupefatti assistono allo straordinario evento.
Non era poi così difficile prevedere per il norvegese i futuri trionfi scacchistici che poi si sono realizzati nel ventennio successivo.
Questa è invece la partita interamente riprodotta su un altro canale
Voglio contribuire a questo Esperimento estivo, ma in una maniera leggera…
Non mi definisco ‘fan’ di Lucio Battisti (1943-1998), quantunque mi piacciano tante sue canzoni.
Ho cercato qualcosa di suo che si riferisse agli Scacchi e ho trovato il video seguente, benché il collegamento sia piuttosto indiretto. La protagonista, immersa in una scenografia scacchistica, interpreta una versione pop di Fiori rosa, fiori di pesco [testo di Mogol, al secolo Giulio Rapetti, e musica di Lucio Battisti; brano tratto dall’album Emozioni, 1970] esibendo la propria femminilità anche dal punto di vista fisico, sebbene, tutto sommato, senza superare certi limiti (considerato il contesto):
(Quando, invece, il corpo della donna viene ostentato in modo inappropriato, più che soggetto di femminilità diventa oggetto di mascolinità…)
E ora, mettendo da parte il legame con gli Scacchi – giacché SoloScacchi non si occupa solo di Scacchi –, ecco un video di Cosa succederà alla ragazza [testo di Pasquale Panella e musica di Lucio Battisti; brano tratto dall’album Cosa succederà alla ragazza, 1992], una canzone testualmente un po’ enigmatica e musicalmente molto suggestiva del “secondo” Lucio Battisti, con Pasquale Panella al posto di Mogol:
Bella l’interpretazione del classico di Battisti nel primo video. Sul secondo periodo (quello della collaborazione con Panella) è difficile esprimere un giudizio sereno; trovo troppo invadente la sezione ritmica e spesso mi sembra che la musica insegua con troppi contorcimenti testi stralunati e poco coinvolgenti, ma ovviamente è soltanto la mia opinione.
Nel corso di un’intervista rilasciata a Gianmarco Aimi nel 2020, Pasquale Panella ha sostenuto che, riguardo ai testi da lui scritti per Lucio Battisti, andrebbe applicata una delle idee espresse dal logico e filosofo del linguaggio Ludwig Wittgenstein (1889-1951) nel suo Tractatus Logico-Philosophicus: «Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere»…
Ora propongo l’ascolto di un brano strumentale molto particolare composto da Lucio Battisti, probabilmente poco conosciuto: Il fuoco [tratto dall’album Umanamente uomo: il sogno, 1972].
Mogol non fu disposto a scrivere un testo che vi si adattasse.
Qualcuno vi ha riscontrato richiami al genere Krautrock.
Vorrei chiedere a Panella perchè poi dei suoi testi non si potrebbe parlare, ma condivido che certe volte sarebbe meglio tacere anzichè fare citazioni a caso…
Dal momento che il mio contributo all’Esperimento estivo vuol essere leggero, non intendo toccare ora questioni filosofiche…
La domanda cui hai accennato è stata fornita, con la relativa risposta, dallo stesso Pasquale Panella (il quale ha scritto testi anche per altri cantanti) nell’intervista citata: «Come mai [dei miei testi non si può parlare]? Perché di questi testi non si può dire. Si dicono essi, è semplice. Solo quelli son così, parlando di canzoni. Realizzano l’illogico annuncio di un logico. È bellissimo! Sto dando i numeri, pensi? No, sto dicendo la verità».
Naturalmente, si potrebbe discutere sulla condivisibilità di una tale risposta.
Già che ci sono, ripensando ad alcuni versi del testo di Cosa succederà alla ragazza (canzone riguardo alla quale ho proposto un video nel mio primo intervento attinente all’Esperimento estivo), segnalo che nella giornata odierna, sul sito web dell’ANSA, è stato pubblicato un articolo in cui si legge che lo scorso Ferragosto, in un hotel della Gallura (Sardegna), vicino a una piscina si poteva “ammirare” una ragazza in costume da bagno, ricoperta di cioccolato, distesa su un tavolo accanto ai pasticcini…
Ho voluto tirare in ballo Lucio Battisti anche perché quest’anno è ricorso l’80° anniversario della nascita, il 5 marzo (quattro giorni prima dell’80° anniversario della nascita di Bobby Fischer), e ricorrerà il 25° anniversario della morte, il 9 settembre (duecentotrentacinque giorni dopo il 15° anniversario della morte di Bobby Fischer).
Rammento che nel 1982 uscì E già, l’album di transizione fra il “primo” e il “secondo” Lucio Battisti. Come è scritto sulla retrocopertina, le canzoni sono opera di Lucio Battisti e Velezia (un acronimo di sua moglie, Veronese Letizia Grazia).
Per concludere, propongo un video relativo a un’altra delle canzoni del secondo periodo della sua carriera artistica: Le cose che pensano [testo di Pasquale Panella e musica di Lucio Battisti; brano tratto dall’album Don Giovanni, il primo del secondo periodo, 1986].
In una breve recensione pubblicata sull’Avvenire del 15 settembre 2017 a firma di Andrea Pedrinelli, si legge: «Eh sì, è da leggere anche il Battisti post-Mogol, fianco a fianco con Panella. L’innovativo, spiazzante, inimitabile Lucio Battisti di sempre»!
Domando a voi tutti assillato dal dubbio: Che fine ha fatto (non Baby Jane) ma Ding Liren? Il neo campione del mondo sembra sparito dalla scena scacchistica dopo la conquista del titolo. Di lui si ricorda ahimè una infelice apparizione in un torneo subito dopo il mondiale e poi più nulla. Fra non molto ci rivolgeremo a Chi l’ha visto… 🙂
Una interessante intervista a John J. Mearsheimer sulla guerra.
https://sinistrainrete.info/geopolitica/26111-john-mearsheimer-l-occidente-in-ucraina-ha-sabotato-i-negoziati.html
Interessante soprattutto dove parla della possibilità di intervento della Polonia e dell’uso di armi nucleari da parte della Russia.
Condivido interamente il suo punto di vista, solo spero che l’opinione pubblica americana fermi la guerra prima che si avverino le sue previsioni peggiori.
Purtroppo nel suo momento storico cruciale più importante, l’Ucraina si è ritrovata al potere un clown che l’ha mandata al macello su procura degli USA.
Non capisco come, alla luce dei fatti, si possa ancora affermare sciocchezze varrie farcite da frasi retoriche che tendono a incitare e alimentare questo massacro.
Quanta gente dovrà ancora morire?
In futuro tutto l’Occidente dovrà vergognarsi di quanto sta accadendo, il Tribunare della Storia sarà impietoso.
Se fossimo più intelligenti dovremmo comportarci diversamente ma non è così: è ormai chiaro invece che la nostra presunta “superiorità morale” condita dalle monzogne e da una democrazia (meglio dire democratura) che non sta più in piedi, ci sta portando sempre più verso l’orlo baratro.
https://www.repubblica.it/esteri/2023/08/11/news/metoo_scacchi_germania_usa_denuncia_giocatrici-410744815/
Questa poi… Il Me Too negli scacchi,molestie alle giocatrici. Se ne parla come di un fenomeno endemico e diffuso affermando che per tali ragioni molte ragazze abbandonerebbero gli scacchi. Mi piacerebbe sentire il parere anche delle nostre scacchiste. Ai miei tempi,comunque, sarebbe stato impossibile, di giocatrici in giro non se ne vedevano proprio… 🙂
Ne ho parlato tempo fa con diversi giocatori che hanno giovani allievi di entrambi i sessi e nessuno è a conoscenza di episodi del genere.
A volte i giornali montano artificiosamente dei casi gonfiando ad arte singoli episodi. Episodi di sessismo ci sono in tutti gli sport, figuriamoci, ma che un gran numero di scacchiste abbandonino il gioco agonistico a causa di questi comportamenti, mi sembra davvero esagerato, almeno fino a prova contraria.
L’estate sta finendo cantavano i Righeira ed anche il nostro esperimento estivo volge al termine, ma in questo scampolo di agosto volevo segnalarvi 2 nostre giovanissime promesse scacchistiche. Il primo talento, Nicolas Perossa, a luglio è diventato campione d’Italia under 14, ELO Fide 2265 ed in netta crescita. Ho seguito alcune sue partite in tornei recenti e devo dire che mi ha colpito per lo stile dinamico, da attaccante nato (comprensibile vista l’età); ovviamente ha ancora molti margini di miglioramento soprattutto nei finali, ma di sicuro farà parlare di sè.
. A vederlo giocare appare uno scacchista molto più maturo dei suoi anni soprattutto nella comprensione del gioco in tutte le sue fasi.
L’altro ancor più giovane talento è l’undicenne bergamasco Leonardo Vincenti con un ELO notevolissimo di oltre 2100 punti(più o meno, pur senza azzardare improponibili confronti, a livello di Carlsen alla sua età…
Certo, il problema per questi ragazzi è trovare maestri molto bravi in grado di farli crescere e capire fino in fondo le loro motivazioni, perchè gli scacchi professionistici sono una scelta di vita per nulla facile da imboccare quando si è ancora così giovani.