A beneficio di chi?!?

Scritto da:  | 3 Gennaio 2024 | 5 Commenti | Categoria: Attualità, Nazionale, Zibaldone

In questi giorni si fa un gran parlare dei redditi conseguiti dai politici in generale e –segnatamente– in contrapposizione tra essi di quelli di Renzi e Conte.
Il primo ne dichiara uno insolitamente ragguardevole per un politico; il secondo uno di modesta entità al passo con la maggioranza di quelli del ceto medio italiano.
Il primo -Renzi-dice di averlo conseguito tenendo conferenze e fornendo consulenze in giro per il mondo, segnatamente negli Emirati Arabi. Il secondo, Conte, per aver dedicato il proprio tempo soltanto alla politica ricevendone il corrispettivo, ossia quello previsto per gli incarichi parlamentari svolti.
Mi soffermo in prima battuta su Renzi -per prendere atto del suo comportamento che se appare corretto nei riguardi del Fisco italiano -dal punto di vista etico -morale appare invece discutibile e si presta ad alcune considerazioni etiche per esplicitare le quali mi devo rifare ai tempi anteguerra che gli Emirati rappresentino da illo tempore delle vacche da mungere è noto a tutti.
E non si contano quanti siano al mondo i proponenti affari e speculazioni ai Paesi arabi –in primis le cosiddette sette sorelle– a partire dai giacimenti petroliferi prima fonte di nefandezze-
E il segreto di tale comportamento speculativo risulta dovuto all’interessamento -oserei definire morboso- al… petrolio giacente in quantità inimmaginabile sotto i loro piedi.
Incredibilmente prodighi, i paesi arabi spendono e spandono illimitatamente le loro risorse e i paesi occidentali, capita da tempo l’antifona, a tutto spiano approfittano di questi minus habens (non so altrimenti come definirli) in modo sfacciatamente vergognoso, proponendosi, in gara tra loro, con progetti faraonici e solleticando la illimitata vanità di quelle genti.
Io non so se altrettanta solerzia sia esplicitata dagli emiri nei confronti della propria gente –sarebbe meglio definire sudditi– che in comune tra loro hanno quella tribale, di un tempo, che del deserto faceva (o fa tuttora?) la propria dimora e condizione di vita.
So solo che probabilmente era –o è fatta ancora- di stenti inenarrabili del tipo cui ho assistito di persona, da ragazzo, a Tripoli quando quella terra era colonia italiana. Penso alla buonanima dell’ingegner Ardito Desio che invano tentò di persuadere Mussolini a investire e fare ricerche del petrolio dicendosi sicuro di trovarlo anche in Libia.

Non c’erano i soldi per farlo perché nei piani del governo di allora la precedenza andava alla costruzione della “litoranea”, un’autostrada di mille chilometri. Che avrebbe collegato Tripoli con Bengasi.
Dicevo di una esperienza personale.
Erano gli Anni ’30 e a Tripoli in un giorno di calda estate vidi avanzare presso la spiaggia in località Lido un funerale.
Il morto era un bambino arabo e Il suo cadavere, avvolto in una coperta lacera e sporca, veniva portato in braccia dal genitore.
Il mesto corteo era diretto – a piedi -al cimitero. Qualche parente seguiva…

Il povero padre intonava una nenia da strappare il cuore e si trascinava a piedi nudi sulla sabbia (era –eravamo- vicini alla località balneare denominata “Lido” ), per raggiungere il cimitero era gente lacera, miserabile, che sopravviveva sotto le tende dentro un boschetto definito pomposamente Bosco Littorio, alzate sulla sabbia Gente rassegnata alla condizione di miseria estrema sin dalla nascita. Mangiava a base di peperoncino verde, piccante, filfel lo chiamavano -un pomodoro sfatto, cipolla, acqua e qualche goccia di olio. Pane raffermo intriso nell’acqua…
Ammetto che il paragone non è del tutto calzante, ma la miseria estrema –quella sì- li accomunava… ai miserabili del tempo.
Comunque sia, spero e mi auguro che le conferenze (come altrimenti chiamarle?) di Renzi –siano servite– o servano ad alleviare gli stenti di povera gente che immagino tuttora in disagio estremo…

avatar Scritto da: Antonio Pipitone (Qui gli altri suoi articoli)


5 Commenti a A beneficio di chi?!?

  1. avatar
    Gino Colombo 3 Gennaio 2024 at 19:48

    Un altro pezzo stupendo della nostra storia: auguri Maestro! ;)

    • avatar
      Ugo Russo 3 Gennaio 2024 at 20:00

      Concordo. Complimentissimi anche da parte mia al decano dello scacchismo italiano.

  2. avatar
    Giovanbattista 3 Gennaio 2024 at 20:05

    Sì, complimenti anche da parte mia. Inossidabile classe ’26.
    E quindi aggiungerei al drappello anche il mitico dottor Diena di Recco.

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      Giovanbattista 4 Gennaio 2024 at 18:16

      Aggiungo che entrambi sono agonisticamente ancora attivi e, per la precisione, impegnati proprio in questi giorni in un torneo a Parma!

  3. avatar
    Paolo Landi 4 Gennaio 2024 at 09:23

    Complimenti al Maestro anche da parte mia. Mio padre buonanima, classe 1916, fu mandato lì a combattere contro gli inglesi e di cose simili me ne ha raccontate tante in passato.

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