Cavalli di razza

Scritto da:  | 28 Gennaio 2024 | 5 Commenti | Categoria: Attualità, Campionati, Internazionale

ovvero: come giocano i grandi campioni…

Si sono da poco conclusi i mondiali rapid e blitz 2023; molte partite sono sui canali web e con gran piacere ho potuto ammirare i video degli incontri più interessanti.

Lo spettacolo è assicurato: basta osservare le espressioni dei giocatori, lo scorrere del tempo sull’orologio, il modo di gestire i momenti cruciali delle sfide.

Giusto per chi non fosse informato, ancora una volta Magnus Carlsen si è laureato campione del mondo sia rapid che blitz. La sua grande tecnica nel finale spesso è stata decisiva, così come la freddezza dimostrata nelle situazioni più complicate. Pochissime sono le partite che ha perso e, da vero maturo campione, né le sconfitte né i pareggi con avversari più abbordabili hanno influito sul suo morale.

Senza pretese di completezza e consapevole della difficoltà di comprendere il gioco di questi grandi campioni, ho provato ad evidenziare alcuni degli aspetti più interessanti del loro gioco quando si trovano in ristrettezze di tempo, ovvero quando non possono affidarsi a lunghi e complessi calcoli ed occorre fare affidamento sull’intuito posizionale, la solidità difensiva, la tecnica nei finali e l’abilità nella valorizzazione del vantaggio.

Ecco alcune qualità che accomunano quasi tutti i giocatori di questo livello nelle partite rapid e blitz:

  1. La scelta delle aperture. Si nota che, pur giocando le loro aperture preferite, essi tendono a scegliere sottovarianti meno conosciute costringendo l’avversario a sprecare del tempo per trovare la linea migliore. Spesso la posizione che ne deriva è equilibrata e tutto si gioca nel centropartita o nel finale.

  2. Il piano di gioco. Concluso lo sviluppo dei pezzi, ben presto elaborano un piano di gioco adoperando il tempo necessario, anche in una partita a 3 minuti più incremento. Poi recuperano giocando velocemente le mosse successive.

  3. In situazioni dove non è chiara la linea da seguire (o non c’è sufficiente tempo per analizzare a fondo) privilegiano il miglioramento della posizione dei pezzi in coerenza con il piano di gioco. In genere viene scambiato il pezzo più attivo dell’avversario e valorizzato il pezzo meno brillante del proprio schieramento. Può sembrare una banalità, ma stiamo parlando di partite a tempo breve con un minimo incremento, in cui le decisioni devono essere spesso istantanee.

  4. Creazione di minacce a tutto campo. Sebbene possa capitare che qualche mossa venga eseguita per temporeggiare in attesa degli eventi, di solito privilegiano mosse che creano minacce o problemi di ordine tattico o strategico. Tra 2 possibilità è sempre preferita la mossa più critica per l’avversario o che nasconda qualche insidia.

  5. Entrare appena possibile in un finale superiore. Le eccezionali doti di tecnica consentono ai grandi campioni di portare a casa il punto anche con un lieve vantaggio posizionale nei finali. Giocano in automatico posizioni che noi mortali dovremmo analizzare per ore senza riuscire a trovare il bandolo della matassa e lo fanno con stupefacente precisione. In questo campo Carlsen resta a mio avviso il campione più forte che ho mai visto giocare.

E’ incredibile come anche avversari molto forti, dopo una serie di mosse in cui Carlsen non fa progressi, alla fine cedono e commettono qualche impercettibile errore che costa loro la partita.

  1. Difesa attiva. E’ una regola universale che vale negli scacchi e in ogni altro sport, ma è stupefacente come i grandi scacchisti riescano in pochissimo tempo non soltanto a difendersi egregiamente, ma anche a creare a loro volta pericolose minacce all’avversario. Ciò è frutto di grande freddezza, esperienza ed eccezionale visione di gioco. Spesso dopo la partita commentano assieme i momenti salienti del match (alla cieca ovviamente) mostrando di ricordare perfettamente gli errori propri e quelli dell’avversario e i momenti cruciali della partita.

Vorrei ora fare qualche esempio presentando alcune interessanti partite di questi ultimi mondiali.

  1. Carlsen contro il forte GM iraniano Magsodloo: la tenacia, la freddezza e la tecnica dell’ex campione del mondo superano la strenua difesa dell’avversario.

Qui trovate la partita rapid dal vivo a 15 minuti più incremento:

Si può seguire l’andamento della partita osservando anche la barra del computer che appare a lato della scacchiera in sovraimpressione, in quanto, mossa dopo mossa, aumenta il colore bianco o nero della barra a seconda del vantaggio di uno o di un altro.

Si nota che all’inizio la partita procede in equilibrio, poi Carlsen acquisisce un certo vantaggio e sembra che il pedone avanzato in e2 stia per dargli la vittoria. Ma (intorno al minuto 8) commette qualche imprecisione, l’iraniano si difende benissimo e tutto torna in parità.

Quindi inizia un lunghissimo finale sostanzialmente pari in cui, nonostante la qualità in più per un pedone, il norvegese non può fare progressi perché il B. si rifugia in una sorta di fortezza con il Cavallo e 3 pedoni.

Carlsen ha una sola possibilità per vincere: intrappolare il Cavallo del B. L’iraniano sfugge ad ogni agguato, si gioca sul filo dei secondi, ma poco prima del minuto 15, con pochi secondi sull’orologio, commette un grave errore. Incredibile, ma ora il Cavallo è in trappola. Maghsoodloo gioca allora la sua ultima carta: chiede la patta in base alla regola delle 50 mosse (se effettuate senza spinte di pedoni o catture). Ma il suo reclamo viene respinto, gli arbitri controllano e ne trovano soltanto 46.

Nel frattempo Carlsen chiacchierava tranquillissimo; nel suo cervellone avrà ripercorso le fasi finali della partita contando le mosse, non riesco a trovare un’altra spiegazione della sua serenità.

  1. Niemann contro Praggnanandhaa (giovanissimo talento indiano) partita blitz: difesa ferrea e contrattacco micidiale del N. con pochi secondi sull’orologio.

Inizio solido per entrambi, ma l’americano poco alla volta imbastisce un attacco pericoloso sul lato di re costringendo il suo avversario a pensare a lungo per trovare la difesa migliore (la manovra Df8, Rh7, Cg8).

Pragna ci riesce, ma resta con meno di 10 secondi contro 50. Chiunque avrebbe scommesso sulla vittoria dell’americano che resta con una posizione pari e ancora possibilità di attacco, ma bastano un paio di mosse incerte di Niemann per ribaltare la situazione.

E’ incredibile come il campione indiano riesca con così poco tempo ad azzeccare una serie di mosse forti e precise. Ora anche l’americano ha pochissimi secondi: Pragna assume il controllo della colonna aperta e sfrutta la debolezza della 1^ traversa del B. E così, mentre Niemann porta in avanti i suoi cavalli e si illude ancora di poter attaccare, poco dopo si accorge di avere una posizione senza speranza.

Il finale di partita di Pragna e il suo modo di concretizzare il vantaggio giocando quasi una mossa al secondo è spettacolare.

  1. Altra partita, questa volta blitz, Nepomniachtchi (già avversario nel campionato del mondo a tempo lungo) contro Carlsen:

L’inizio è tranquillo, Carlsen elabora il suo piano, poi Nepo manovra bene e acquisisce un certo vantaggio, ma (poco prima del minuto 8) si accontenta della patta. Quando Carlsen gli fa notare che poteva concretizzare il suo vantaggio, Nepo se ne rende conto ma poi anche lui ha qualcosa da dire. Torna mentalmente indietro di molte mosse e fa presente al suo avversario che poteva sfruttare un suo errore guadagnando un pedone sfruttando l’alfiere sospeso (dopo c5?-Axc5! Al minuto 2,40). Carlsen come un pollo non se ne è accorto (evento rarissimo per il norvegese). Ora se ne rende conto immediatamente e resta allibito. Piccola vendetta del russo.

  1. Infine, vorrei proporvi questa eccezionale partita rapid tra Cheparinov e Rapport (uno dei più forti e talentuosi giovani GM al mondo).

La partita non è priva di errori da entrambe le parti, ma il sacrificio del B: Cd5! è davvero spettacolare. Il N. si difende bene nonostante il poco tempo a disposizione. L’errore è …Axf2+, ma la chiusura finale con sacrificio di Torre e Donna è da antologia. Di certo il B. non ha calcolato tutti gli sviluppi dopo Cd5 (cosa praticamente impossibile in una partita a tempo breve) ma l’intuito e la fantasia dimostrati, contro un avversario di così alto livello, sono da ammirare.

avatar Scritto da: Paolo Landi (Qui gli altri suoi articoli)


5 Commenti a Cavalli di razza

  1. avatar
    Paolo Landi 28 Gennaio 2024 at 12:20

    Ringrazio Martin per la tempestività della pubblicazione di questo fantastico evento. Davvero a tempo di blitz! 🙂

    • avatar
      Martin 28 Gennaio 2024 at 12:44

      Anche SoloScacchi ha i suoi cavalli di razza… Paolo uno tra questi ;)

  2. avatar
    Uomo delle valli 28 Gennaio 2024 at 15:57

    eccellente come sempre

  3. avatar
    Ugo Russo 28 Gennaio 2024 at 18:41

    Bellissimo articolo. Sì rimane ammirati di come questi grandi giocatori riescano a trovare piani di gioco e mosse specifiche in tali ristrettezze di tempo.

  4. avatar
    Sergio Pandolfo 16 Febbraio 2024 at 21:44

    Che partite! Quando i grandi maestri montano in cattedra, si rimane ad ammirarli!

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