La nefasta influenza della politica sul nobil giuoco degli scacchi

Scritto da:  | 17 Marzo 2010 | Nessun Commento | Categoria: Zibaldone

La notizia della discesa in campo di Anatoly Karpov come candidato alla Presidenza FIDE non è passata inosservata. Stamane il quotidiano La Repubblica, fondato da Eugenio Scalfari e diretto da Ezio Mauro, ha pubblicato un articolo in prima pagina il cui titolo, un po’ sensazionalistico , è questo: La rivolta degli scacchi, anche Karpov contro Putin.” Sopra il titolo c’è scritto: “Dopo Kasparov un altro mito scende in campo per sfidare lo zar (n.d.r. Putin)“.

L’autore dell’articolo è il corrispondente da Mosca Nicola Lombardozzi. e comincia così: ” Il Re Bianco e il Re Nero giocheranno insieme, o comunque contro gli stessi rivali. Anatoly Karpov, il più sovietico (sic! N.d.r.) dei campioni del mondo di scacchi ha annunciato a sorpresa la sua mossa.

Purtroppo il giornalista è legato a un filone un po’ provinciale della stampa italiana che identifica Karpov con il sistema sovietico e Kasparov come l’avversario, come se quest’ultimo, a differenza dello stesso Karpov, non provenisse direttamente dalla scuola del patriarca dello scacchismo sovietico Mikhail Botvinnik . Purtroppo certi pregiudizi sono duri a morire, ma a parte questo o altre inesattezza del giornalista che ha confuso la nazionalità del protempore Presidente FIDE il filippino Florencio Campomanes con il fantomatico sovietico Kampomanes (sic!), l’articolo è interessante perché racconta in sintesi la storia dell’attuale Presidente FIDE nonché Presidente della Repubblica autonoma della Calmucchia il discutibile Kirsan Iljumzinhov.

Iljumzinhov è un amico di Putin, oltre a ricoprire la carica di Presidente della FIDE è anche un politico alquanto spregiudicato, che si è arricchito grazie al periodo eltsiniano, che ha fatto campagna elettorale promettendo a tutti i pastori della Calmucchia un cellulare in cambio del voto (promessa non mantenuta) e che si circonda di personaggi discutibili. Il paradosso di questa vicenda è che Putin lo appoggia incondizionatamente, per questo motivo a tutti è sembrato che la candidatura di Karpov possa rompere le uova nel paniere al duo russo-calmucco. E’ evidente che uno come Karpov , la cui carriera scacchistica è a dir poco straordinaria, potrebbe avere l’effetto di rilanciare la FIDE stessa portandola ai fasti della gloriosa gestione fatta tra gli anni 60 e 70, guarda caso da un altro ex campione del mondo come  l’olandese Max Euwe. Troppo personaggi di minore spessore scacchistico hanno incrinato l’autorevolezza della FIDE ed hanno utilizzato la carica per fini esclusivamente politici a danno del nobil giuoco. Purtroppo non è la prima volta che la politica entra a gamba tesa sulle vicende del nobil giuoco e temo che i risvolti di questa battaglia si vedranno nei prossimi mesi.

il libro di Kotov dedicato all' "Uomo volante degli Urali"

A proposito di Karpov, voglio rendere omaggio a questo grande giocatore pubblicando una partita per tutti gli amanti del nostro immortale gioco. Alla faccia di chi dice che le sue partite sono aride e noiose!

avatar Scritto da: Jazztrain (Qui gli altri suoi articoli)


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