Scacchisti… gente strana

Scritto da:  | 22 Aprile 2010 | 3 Commenti | Categoria: Racconti

Spesso la sera nei mesi estivi, quando le giornate sono più lunghe, trovo gradevole all’uscita dell’ufficio, nel rientrar verso casa, la compagnia del Signor La Palma. Ormai in pensione ha svolto, in gioventù, i più svariati lavori, l’ultimo dei quali il contabile presso una ditta di spedizioni.
E’ un uomo colto il Signor La Palma, ama conversare di letteratura e soprattutto di storia. Ha trascorso periodi della sua vita in Francia e in Spagna, frequenti infatti sono i suoi ricordi di quei paesi ed ama esprimer concetti o citare episodi del passato direttamente in quelle lingue, evidentemente convinto che io possa esser in grado di coglierne tutte le sfumature. Per non deluderlo annuisco, interessato maggiormente al prosieguo delle vicende che ama rammentare che non agli incisi filologici che immancabilmente apre, senza mai chiuder, ogniqualvolta intuisce il mio smarrimento ovvero la mia ignoranza linguistica senza pari.
Il Signor La Palma veste come un gentiluomo d’altri tempi, col panciotto come s’usava una volta, e la camicia bianca. Non son i suoi abiti di lusso ma il decoro è qualcosa d’intrinseco, sia nell’abbigliamento di questo distinto e singolare personaggio che nel suo modo di fare. Il tono della sua voce è sempre discreto, ed i vocaboli paiono salirgli alla bocca in modo quasi restio e timoroso. Solo si nota una certa emozione affacciarsi sul volto del mio anziano interlocutore al tirar fuori da una tasca del suo paletot color cammello una minuscola scacchierina coi pezzi praticamente indistinguibili, i bianchi dai neri, entrambi consunti fino al color del legno, tante puntine magiche simili più a capocchie di vecchi fiammiferi che non a qualcosa di veramente scacchistico. Ma il tono affabile del Signor La Palma è tale da riuscir ad affascinare comunque ogni compagno di conversazione.
Le sue dita, simili a quelle di un pianista, si muovon agili su quella microscopica logora scacchiera, alla ricerca di quella o di quell’altra celebre posizione fino a quando immancabilmente arriva il suo pezzo forte: il Dottor Ramón Rey Ardid, suo cliente al tempo in cui a Saragozza faceva il pasticciere in un botteguccia chiamata “La Jijonenca” lungo il Paseo de Don Fernando El Católico.
L’illustre studista pareva averlo preso in simpatia, forse per via dei gustosi pasticcini di quel giovane panettiere di origine italiana e, ama ricordare con evidente orgoglio il Signor La Palma, che non così sporadicamente gli parlava di scacchi, dei soggiorni e dei tornei in terra iberica del grande Alekhine, di finali di partita salvati e rocambolescamente ribaltati con mosse quasi impossibili, dei libri che andava scrivendo, di scacchi e di psichiatria.
Già, di psichiatria…. strano tipo il Signor La Palma. Saltando di palo in frasca nelle sue interminabili conservazioni, più simili a monologhi che a dialoghi, tocca gli argomenti più strampalati e apparentemente più distanti. Una sera per esempio, nel bel mezzo di una dissertazione numismatica sui tornesi borbonici, s’arrestò d’improvviso, rifletté per un istante e poi, con un sorriso, mi apostrofò: “L’altro ieri avevo settantasette anni e l’anno prossimo sarò ormai un ottuagenario”.
Quindi, come se nulla fosse, riprese a parlare delle sue ricerche monetarie, e arrivati all’angolo della strada, s’alzò il cappello e prontamente mi salutò con un gioviale: “e, mi raccomando, giovanotto, non si dimentichi di farmi gli auguri”.
Nei giorni appresso non rammento d’averlo veduto, e dimenticai ben presto l’episodio. Da allora l’ho rivisto assai più raramente, ed un giorno di questi, per puro caso, mi è inaspettatamente tornata alla memoria quella strana conversazione. Non ricordo con precisione quando essa avvenne ma m’assilla il timore che quest’importante genetliaco mi possa sfuggire di mente. Eppure son certo di poter risalire a quando esso esattamente cada…

Saragozza 1935, Alekhine e Ramón Rey Ardid

La stampa dell'epoca riporta notizie sulle simultanee di Ramón Rey Ardid

Copertina di uno dei trattati sui finali di Ramón Rey Ardid

avatar Scritto da: Martin (Qui gli altri suoi articoli)


3 Commenti a Scacchisti… gente strana

  1. avatar
    e4d6 22 Aprile 2010 at 20:53

    bel racconto, bravo

  2. avatar
    Biker 22 Aprile 2010 at 20:59

    Questo Martin Eden ha proprio del talento 😉

  3. avatar
    visarjan 23 Aprile 2010 at 08:55

    Una bella foto che suggella un bel racconto.

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