Il pareggio degli alfieri

Scritto da:  | 3 Maggio 2011 | 49 Commenti | Categoria: Zibaldone

Nulla sarebbe ciò che è.
Perché tutto sarebbe ciò che non è ed anche il contrario
Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, lo sarebbe.
(Lewis Carroll)

Un ameno comune situato nelle valli di Lanzo, in provincia di Torino…

Siamo nella piazza centrale, il sole ha già fatto capolino ed il classico tran tran giornaliero di questo paesotto si sta animando.

…Ma lui lo conosciamo benissimo, è il nostro Mongo, ma chi è quella bella ragazza che cammina vicino a lui…

La coppia avanza lentamente verso la locanda situata proprio di fronte la nuova redazione del gruppo SoloScacchi.

Dal juke-box situato alla sinistra dell’ingresso escono le note di una bella canzone…

Standing on the corner, suitcase in my hand
Jack is in his corset, Jane is her vest
And me, I’m in a rock’n’roll band
Ridin’a Stutz Bearcat, Jim
You know, those were different times
Oh, all the poets, they studied rules of verse
And those ladies, they rolled their eyes
Sweet Jane, sweet Jane, sweet Jane

– Ma che roba è?

– Cara mia, è ‘Sweet Jane’ di Lou Reed cantata da lui insieme ai Velvet Underground… Roba dei miei tempi… Che ne pensi?

– Non è malvagia, ma la musica di oggi è tutta un’altra cosa…

…  In peggio!

– Piantala Mongo o va a finire che oggi facciamo la nostra prima litigata da quando ci siamo messi insieme…

– Allora facciamo subito la pace… Bacino…

– Ciao Mongo… Che prendi?

–  …  ‘giorno Tony. Per me il solito: cappuccino, bombolone e spremuta d’arance… Quelle rosse!! Mi raccomando.

– E la gnappetta che è con te… Cosa prende?

– Gnappetta?… Ah, scusa Tony, lei è Loulou, la mia nuova compagna… Lo stesso anche per lei. Grazie.

– Ogni giorno una diversa, eh!!… Ops…

– Come “ogni giorno una diversa”, cosa intende?

– Dai Loulou… Lo sai: che rogna che ho, son bello!!!!

– Su, non esagerare… Sediamoci là!

– Io sono già seduto…

– La tua solita vecchia battuta eh!?

– Beh, è quella che mi ha permesso di conquistare il tuo cuore….

– Ecco qua… Per farmi perdonare, oggi offre la casa.

– Grazie Tony. Vedrai cara, lavorare sui server della redazione è un lavoro interessante e poi Martin è un bravo capo.

– Sarà pure bravo, ma il contratto me lo ha fatto a tempo determinato… Gli venisse!!

– Fatti conoscere, fagli vedere quello che vali e ti assicuro che te lo trasforma subito in un contratto a vita. Anzi gliene parlo poi io, oggi stesso.

– Giura?

– Giurin giuretta… Maledetto bombolone, mi frega sempre… E’ la terza volta che mi macchio questa settimana… E siamo solo a mercoledì: della serie: “Dammi la mia macchia quotidiana.. Eh!”. Mi passi uno di quei tovagliolini di carta… Grazie.

– Allora oggi passerò la giornata davanti a quei cinque nuovi server e tu caro, cosa farai?

– Uscendo da qui vado subito giù al Sacripante a parlare con Busy del torneo di scacchi che vuole organizzare in paese subito dopo la fine della gara di marcia in salita…

– La Pessinetto – Pian della Mussa? Ho visto i manifesti… E’ fra 15 giorni!

– Si, appunto, 15 giorni sono troppo pochi per organizzare un torneo come si deve. Anche Martin non vuole aiutarlo, a meno che non lo faccia tra un mesetto… Finito?

– Si, buona ‘sta colazione.

– Vero, Tony sa fare il suo mestiere…

– Grazie. Signorina… I miei omaggi.

Mongo e Loulou appena usciti dalla locanda si guardano dritti negli occhi. Le sfumature verdastri degli occhi di lei attirano il viso di Mongo sempre più vicino. Un primo bacio all’eschimese scatena un esplosione di immensa gioia ed i loro visi, le loro labbra si avvicinano sempre di più, sino al contatto. Il loro abbraccio si fa sempre più stretto e le loro lingue incominciano a toccarsi iniziando a danzare una sull’altra. Loulou è ‘obbligata’ dalla passione a piegare la gamba sinistra tirando su il polpaccio sino quasi a sedersi sulle gambe di Mongo. Diciamolo pure: un bacio che nulla ha da invidiare al classico bacio alla francese e che farebbe arrossire persino Tinto Brass.

– Mh… Mongo… Basta… Per piacere… Dai il paese è piccolo e la gente poi mormora!!

– Ok stellina. A più tardi. Baciottoloni.

–  Anche a te… amore.

Mentre Lou Lou attraversa la piazzetta per andare in redazione, il nostro Mongo tira fuori dal suo tascapane un cilindro metallico, ne svita il tappo e sbattendolo leggermente contro le gambe ne fa uscire il contenuto: un sigaro Habana, uno splendido ‘Romeo y Julieta’. Dopo averlo ‘assaporato’, al tatto e all’olfatto, ne taglia la capocchia e se lo mette in bocca; estrae dal taschino frontale una scatola di svedesi, ne strofina uno contro la parte ruvida della scatola facendogli prendere fuoco, lo porta vicino al sigaro e con ampie boccate lo accende per bene. Qualche tirata di ‘assestamento’ e  si avvia giù, spericolatamente, dalla discesa di San Rocco verso il Sacripante.

Tweet… Tweet… Tweet…

– Dove l’ho messo?… Ah! Eccolo… Ispettore Tosovic ai Vostri ordini.

– Ispettore non faccia lo sciocco… Tolga i piedi dalla scrivania ed ascolti… Ho mandato il sergente Malvichov a prenderla, si faccia trovare pronto.

– Pronto… Non ho sentito bene… Ci deve essere un’interferenza…

– Non faccia il furbo con me o la trasferisco all’ufficio passaporti smarriti. Ha capito?

– Signor si. Sissignore!!

– Bene, le stavo dicendo che il sergente Malvichov la passa a prendere e le spiegherà poi tutto… Eh, mi raccomando: veda di non deludermi, questa volta.

– Signor si. Sissignore!!

L’ispettore Tosovic, dopo le indagini fatte per un caso di omicidio di una minorenne in cui pare fosse implicato anche il capo dei ministri, si proprio illo, era stato trasferito dalla squadra omicidi alla tributaria.

Come Maigret, anche L’ispettore Tosovic è un fumatore di pipa. Il tabacco che usa però non è il forte Saint Claude del collega francese, ma una miscela con aromi di arancia, il nostro Cellini, che si lascia alle spalle, una volta acceso, un fresca scia dal sapore piacevole per l’olfatto.

– Ispettore… Siamo arrivati.

– Per fortuna.. A momenti vomitavo tutto quello che ho mangiato negli ultimi 5 giorni.

– Che gliene pare: Torino – Ala di stura in 17 minuti e 48 secondi… Mhh, potrei fare ancora meglio!!!

– Ma vada a ranare i baby!!!!

Appena parcheggiata la volante i due poliziotti scendono; l’ispettore Tosovic cerca nelle tasche della giacca il suo portapipe, estrae la sua ‘Ceppo’, schiaccia con il pigino per bene il tabacco che era rimasto nel fornelletto e con un fiammifero svedese la accende. Il sergente, visto il diretto superiore alle prese con il dio tabacco per non lasciarlo da solo, si mette in bocca un toscano e chiede:

– Ispettore, mi potrebbe passare i fiammiferi…

Ma che fa? Fuma!!

L’ispettore Tosovic strappa il sigaro di bocca al sergente Malvichov e se lo mette in tasca…

Ma… Ma… Costa 5,00 euro. Almeno me lo dia indietro.

– Siamo mica matti!! E’ una prova e le prove si restituiscono solo alla fine del processo.

– Ma che prova d’Egitto. Quello è il mio Toscano…. E poi lei… Sta fumando!?

– Non faccia lo spiritoso… Dove è che dobbiamo andare?

– Venga, mi segua. E’ proprio qui davanti. Lì, dove sopra l’ingresso c’è l’insegna ‘SoloScacchi’.

– Cosa è? Non hanno pagato la tassa sui rifiuti?

– No ispettore… Molto peggio!!!

Appena varcata la soglia, l’ispettore scorge una figura amica:

– Un patologo legale dove è stato commesso un reato tributario? Carissimo Orzy, che ci fai qui?

Toh, l’ispettore Tosovic… Allora sei di nuovo a caccia di assassini… Eh!

– No, ma che dici?…

– Guarda qui!

– Dove?

– Proprio alle mie spalle, giù, sul pavimento…

– Cribbio!!!

– Visto? Una così bella ragazza, direi sui 25. Non c’è più religione!!

– Come è morta? Mi sai già dire qualcosa?

– Si caro mio. L’hanno strangolata… Ma la cosa strana è questa…

Alzata la coperta d’ordinanza che ricopriva il corpo…

– Vedi è nuda… Ma non è stata violentata, niente. Nessun segno di attività sessuale recente. Nessun segno di violenza a parte la stretta sulla gola.

I vestiti?

– Tutti là e mal ripiegati.

– Già vero, sembra il modo di piegare di noi maschi. Quindi non è lei che se li è tolti… Si sa già chi è?

– Si, si chiama Loulou, pare che lavorasse qui e…

– Malvichov, vi sentite bene? Dai usciamo. Voi altri non toccate nulla, mi raccomando!

– Grazie ispettore. Ogni volta che vedo un cadavare…

– Non dica altro sergente… – Ed appena fuori dalla redazione – Toh, un bar!! Forse hanno visto qualche cosa… Andiamo

L’ispettore Tosovic, seguito dal sergente Malvichov (un Bud Spencer dei poveri) ed il dottor Orzowey entrano nella locanda situata proprio davanti alla redazione di SoloScacchi.

– Posso servirvi qualcosa?

– Lei chi è?

– Sono Valeruz, Tony Valeruz. Il padrone di questo locale… Per servirla.

– Bene, io sono l’ispettore Tosovic, squadra omici.. cioè polizia tributa… Non lo so più… Vabbé: polizia e… basta.

Mentre l’ispettore mostra il distintivo, gli altri due che erano con lui si sono nel frattempo accomodati ad un tavolo.

Ok, ok. Allora è qui per la ragazza che hanno ucciso, posso fare qualcosa per Voi?

– Si, ma prima portami a quel tavolo una bella birra… E voi cosa prendete?

– Una birra anche per me.

– E voi, sergente?

– Solo un caffè. Grazie ispettore.

– Aspetta a ringraziare… Toccherà poi a te pagare il conto, ci puoi scommettere!

– Ma che dite dottore….

– Conosco l’ispettore Tosovic da una vita.. E’ fatto così, offre sempre lui, ma non paga mai!!!

Andando a sedersi al tavolo insieme agli altri, l’ispettore trascina, con le chiacchiere, verso il tavolo anche il padrone della locanda.

Ma mi dica un po’ signor Valeruz… Come faceva già a sapere del delitto?

– Beh, ispettore… Il paese è piccolo e la gente mormora.

– Cosa aspetta allora? Mi dica di questi mormorii, su…

– Savi… Due birre ed un caffè, qui. Beh, la gente dice che la signorina che è morta era una brava persona, di certo non meritava una fine così tragica. Quel ‘bruto’ dovete metterlo in galera e prima che il Mongo gli metta le mani addosso, altrimenti del colpevole non ne rimarrà alcunché…. Erano proprio qui questa mattina a fare colazione, lei ed il Mongo… Ah, bravo Savi… Di  pure all’ispettore cosa hai visto stamane …

– Beh, non molto. Ci avevano ordinato dalla redazione di SoloScacchi due aperitivi ed un thé… Io li ho portati… Ho suonato due volte, come tutti i bravi postini, ma visto che nessuno mi apriva ho provato a spingere e… La porta era già aperta… Appena entrato ho visto la compagna del Mongo sdraiata nuda per terra e mentre con un occhio cercavo il Mongo con l’altro guardavo il corpo e… E mi sono accorto che non respirava. Ho lasciato lì il vassoio ed ho chiamato il signor Martin Eden, gli aperitivi ed il thé me li aveva ordinati lui… Lui è sceso, si è messo le mani nei capelli ed è corso a chiamare la polizia.

– Avete toccato qualcosa?

– Non mi pare…

– Eh la ragazza?

– Ma che dice ispettore?! Si, vero. Piaceva a tutti e chi non ci avrebbe provato, ma era la compagna di Mongo!!!

– Signor Valeruz… Grazie per le birre.

– Ma mica gliele offriva la casa…

– Beh, c’era troppa schiuma dentro e sa…: Il paese è piccolo…

– … e la gente mormora – Replicano in coro il patologo Orzowey ed il sergente Malvichov.

I tre escono dalla locanda e mentre salutano il medico che deve rientrare a Torino per finire un’autopsia, l’ispettore Tosovic esclama, tra una tirata e l’altra di pipa:

– Ecco cosa ci stavamo dimenticando…

Cosa ispettore?

– Cribbio sergente: di raccogliere gli indizi… Presto su, torniamo sul luogo del delitto e mi raccomando: occhi aperti.

– Spalancati li ho!… Ma devo proprio venire anche io?

– Tu, caro sergente, non me la conti mica giusta…

– Per me è stato il cameriere. Quel Savi… No, non mi piace proprio.

– Può darsi sergente, ma aspettiamo a trarre conclusione affrettate… Ah, ecco qui il vassoio con i due aperitivi ed il thé…

– Ispettore guardì qui, sembra che la poveretta prima di morire abbia voluto lasciarci un indizio.

– Cosa è che hai visto?

– Questo bel disco di musica jazz, ‘Ceck mate’ di Joe Pass e Jimmy Rowles, rotto in due e… Guardi qui: un libro di Jack London vicino al cadavere… Il caso è risolto.

– Calma sergente, calma. Cerchiamo ancora prima di trarre conclusioni… Toh, in quel posacenere c’è un sigaro schiacciato, è suo sergente?

– No, ispettore. Quello è, o meglio, era un Habana, io fumo solo toscani, l’Antico Toscano, per la precisione… E secondo me chi ha ridotto quel sigaro in quel modo è un criminale: lo sanno tutti che un sigaro non si spegne mai con la forza, lo si deve lasciare ‘morire’ da solo, come le belle donne…

– Sembri un poeta… Dai, guarda queste vecchie cartoline sparse attorno al cadavare.

– Che belle: saluti da WaZ, Gagra,  Hastings, San Pietroburgo….. In questi posti furono organizzati grandi tornei di scacchi.

– Scacchi!!! So solo muovere i pezzi io… Dai su, facciamo portare via il corpo.

– Che corpo… Però!!

Mentre due agenti sollevano il corpo di Loulou per posarlo su una barella, l’ispettore Tosovic:

– Per bacco!! Cosa gli è caduto dalle mani.

Sembra un telefonino…. Si, è proprio un telefonino.

– Malvichov prendilo tu.

– Si capo… Questa poi.

– Cos’altro c’è?

– Guardi qua ispettore. Mentre veniva strangolata, lei stava scrivendo il nome dell’assassino.

– Fa vedere…

8/8/8/6p1/5pP1/p4PpK/1p4PB/kB6 w – – O 1”

– … Sembra cirillico….

– Ispettore, è arrivato il signor Eden.

– Salve.

– ‘giorno ispettore.

– Dunque signor Eden, lei era presente, vero, quando hanno accoltellato la signorina Loulou?

– Si… Cioè no. Ero di sopra nel mio ufficio… Ma che dice accoltellato? Non avevo mica visto tracce di sangue quando il Savi ha chiesto aiuto.

– A proposito del cameriere: per chi erano le bevande che lei aveva ordinato?

– Il thé era per la povera Loulou… I due aperitivi uno per me e l’altro per Jazztrain, che però è dovuto andare via prima che li portassero… Sa, aveva le finali di scacchi-biglie e gli aperitivi tardavano ad arrivare… Così, già che li avevo ordinati, uno lo avrei poi offerto al Sandy che doveva poi portarmi le ultime strisce fatte…

– C’è qualcuno che fuma dei sigari cubani qui oltre a lei?

– Guardi che io non fumo… Sono già troppo ‘fumato’ di mio… Sigari cubani? Si, quel nostalgico del Mongo, il compagno o meglio, ora, l’ex compagno della povera Loulou.

– Mongo? Questo Mongo dov’è? Qualcuno lo rintracci ed alla svelta.. Veloci… Ok, lei può andare… No, aspetti, ancora una domanda: quelle vecchie cartoline di chi sono?

– Appartengono tutte a Cserica… Ma che ci fanno lì per terra?

– Indizi… Semplici indizi.

– Ispettore…

– Si Malvichov, cosa c’è?

– Perché ha detto che la ragazza era stata accoltellata?

– Era una domanda trabocchetto, mio caro… Ed anche la risposta mi sa tanto di trabocchetto… Ah, signor Eden… Lei può andare, ma mi raccomando, rimanga a disposizione.

L’ispettore Tosovic invita il fidato sergente a cercare un luogo tranquillo ed isolato dove poter riflettere in santa pace.

Seduti uno di fronte all’altro nell’ufficio di Martin Eden i due poliziotti stanno sistemando i loro appunti sul caso. L’ispettore Tosovic, con l’inseparabile ‘Ceppo’ in bocca, tra una boccata e l’altra, riflettendo ad alta voce:

– Non credo che l’assassino sia da ricercare negli indizi sparpagliati vicino al cadavere della povera ragazza…

– Come già le ho detto prima, io manderei subito sulla forca quel Savi, il cameriere della locanda.

– Calma sergente, calma. Dunque ricapitoliamo il tutto…

– Capo… Capo… Lo abbiamo trovato!!! Sta salendo da lei con l’elevatore…

– … Lo avete già preso? Datemelo che lo spezzo in due con le mie mani…

– Si calmi!!! Lei chi è?

– Come? A scusi.. Io sono Mongo…

– Ah ha, il fumatore di Habana!

– Malvichov, per piacere!! Le domande le faccio io… Mi dica signor Mongo: dove era quando hanno ucciso la signorina Loulou?

– Bah, avevo fatto colazione con lei… Buono sa, l’aroma del suo tabacco…

– Non divaghi… Continui…

– Dicevo, si… Colazione, proprio qui davanti, dal Valeruz…

– Questo già lo sapevamo!

– Malvichov, basta interrompere. Guarda vai ad investigare un po’ sugli alibi di Jazztrain e di quel Cserica… Scusi Mongo, continui pure il suo racconto…

– Beh, dicevo… Usciti dalla locanda ho salutato la mia Loulou e mentre lei veniva qui in redazione io… Mi scusi, ma se penso che questa è stata l’ultima volta che l’ho vista, mi vien da sconquassare tutto. Porcaccia la Maremmaccia…

– Su, si calmi e continui…

– … Io, vero, ho attraversato la piazza e mi sono avviato giù dalla discesina che porta al Sacripante; avevo un appuntamento con il signor Busy, per discutere dell’organizzazione di un prossimo torneo di scacchi….

– L’ha vista qualcuno?

– Vede ispettore, con questa carrozzina io non passo di certo inosservato… Si, ho salutato velocemente Alberg, l’arabo come lo chiamano qui in paese, il padrone dell’unica pompa di benzina del paese, proprio là dove c’è l’imbocco del vicolo in discesa… Poi sarò stato giù al Sacripante un paio d’ore a parlare con il Busy…

– Due ore?

– Non abbiamo mica solo parlato… C’è scappata anche una bella partitina a scacchi ed un paio di birre; lì poi ho incontrato il mio amico Gian Luca… Era incazzato nero perchè avevano chiuso la strada su a Balme, per permettere ai ‘marciatori’ di allenarsi tranquillamente su quel tratto di salita, un autentico muro. Lui lo voleva fare in bici… E’ con lui che sono tornato su… Abbiamo fatto un po’ i pazzi per la salita che porta al Villar, come facevamo da ragazzi, quando imitavamo i mitici fratelloni Abbagnale, lui a spingere, ed il loro ‘timoniere’ Peppiniello Di Capua, io… Ero nel mio appartamento quando due suoi agenti sono venuti a prendermi.

Come ha saputo della morte della sua compagna?

– Mi stupisco che me lo chieda… Sa: il paese è piccolo e…

– … E, lo so… Lo so:  la gente mormora.

– Già.

L’ispettore Tosovic prende il telefonino della vittima e lo fa vedere al Mongo, dicendo:

Lo riconosce, vero?

– Per Bacco. E’ il cellulare che avevo regalato per San Valentino alla mia Loulou…

– E di questo messaggio che me ne dice? – Mostrando al Mongo lo strano messaggio scritto dalla ragazza proprio mentre veniva strangolata, “8/8/8/6p1/5pP1/p4PpK/1p4PB/kB6 w – – O 1”.

– Era come drogata dagli sms… Ne scriveva di continuo, in ogni momento… Ma questo cosa è?… Sembra ‘Fen’… Un codice per descrivere la posizione dei singoli pezzi di una partita a scacchi.

– Ancora una cosa… Come è che spegne i sigari, dopo averli fumati?

– Guardi che i sigari non si spengono mai!! Normalmente lascio il sigaro appoggiato al posacenere di turno ed attendo che ‘muoia’ da solo. Anche mentre lo si fuma, la cenere deve cadere da sola, mai aiutarla a cadere…

– Perché?… Mica è un reato?

– Il fatto è che gli Habana vanno ‘rispettati’… Con quello che costano!!

Ispettore… Ispettore…

– Si sergente…

– Ho le informazioni che mi aveva chiesto…

– … E cosa aspetti a dirmele? Devo mica chiedertele con domanda in carta bollata?

– Oh, mi scusi… Dunque: Jazztrain era davvero qui in redazione questa mattina, ma poi è dovuto andare a fare le finali del campionato italiano di scacchi-biglie (che poi ha vinto; NdA); c’era un taxi che lo aspettava proprio qui davanti ed il tassista ci ha detto che sull’uscio insieme al signor Jazztrain c’era anche una ragazza che lo stava salutando… Ha riconosciuto che era la Loulou da una foto che gli ho fatto vedere.

– E dell’altro? Quel Cserica, che sai dirmi?

– E’ a Londra da 2 giorni per partecipare ad un asta di vecchie cartoline; pare sia una sua passione sin dall’infanzia.

– Londra o le vecchie cartoline?

– Entrambe, anche se le cartoline…

– Mh… Dunque abbiamo: il disco di musica jazz, rotto in due, che ci indica come assassino il signor Jazztrain; le cartoline sparse a terra che ci portano diritto a signor Cserica; l’Habana schiacciato che ci fa sospettare di Mongo; il libro di Jack London che, lampante, ci dice di arrestare subito quel Martin Eden…

– Sta dimenticando il cameriere della locanda, Savi, secondo me ci nasconde qualcosa…

– Vero… Ma ho scoperto una cosa sul quel strano messaggio che era sul cellulare di quella povera ragazza: è linguaggio Fen… Me lo sono fatto tradurre qui da quelli della redazione di SoloScacchi. Guarda qua.

Mossa al bianco...

Ehi!!… Si, dico proprio a te, caro lettore/cara lettrice, che hai avuto la pazienza (mi auguro anche il piacere; NdA) di seguire la mia indagine sino a qua; per favore dammi una mano a risolvere questo caso, io di scacchi ne capisco molto poco, ma sono convinto che la soluzione  di questo diagramma ci indicherà il nome dell’assassino. Devo assolutamente arrestare il colpevole entro sera… Altrimenti finisco all’ufficio passaporti smarriti, il capo è stato sin troppo chiaro!!! L’assassino potrebbe essere uno di questi: Martin Eden, Cserica, Jazztrain, Mongo, Savi o…

Il capitolo finale lo trovi qui.

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49 Commenti a Il pareggio degli alfieri

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    fritzcarraldo 3 Maggio 2011 at 10:52

    per fortuna in quei giorni ero in Amazzonia a trascorrere le vacanze…..
    comunque ho provato a risolvere la posizione, ma il nome del colpevole non mi è apparso….

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      Mongo 3 Maggio 2011 at 14:07

      Nella prima versione c’eri dentro persino tu tra i sospettati a causa di un machete trovato vicino alla\ vittima; poi per rispetto dei lettori ho dovuto tagliare qualche cosa….

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    Luca Monti 3 Maggio 2011 at 11:12

    Dunque…… Mi pare che dopo 1 Ag1(o come si scrive nel FEN 😛 )
    il Bianco riesca a pareggiare come da titolo(il suo Re è in stallo).
    Forse il nome dell’autore del problema svelerebbe il caso?
    Anche se sono lontanissimo dalla soluzione,complimenti alla grande per Mongo!

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      LordSte 3 Maggio 2011 at 11:28

      A me pare che dopo 1 Ag1! a2!! il nero vinca lo stesso… il Re B è in stallo ma il B non riesce a sacrificare tutti e due gli alfieri!
      (ad esempio 2 Ad4 axb1=D 3 Axb2+ Ra2! e il N vince; oppure 2 Ae4 b1=D 3 Ad4+ Db2 4 Axb2+ Rxb2 e poi a1=D; oppure ancora 2 Axa2 Rxa2! 3 Ad4 b1=D)
      (Ovviamente, è sbagliata 1 Ag1! Rxb1?? 2 Ad4! e poi 3 Axb2!! con stallo o “blocco” su a1 e patta. )

      COn tutto questo… il nome del colpevole proprio non lo vedo! 😥

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        Luca Monti 3 Maggio 2011 at 12:28

        Già,pare non funzionare.

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          Mongo 3 Maggio 2011 at 12:39

          Funziona… Funziona… Ci siete quasi, ma occorre uno sforzo di fantasia e un pochetto di geometria ‘all’inglese’.
          La chiave è nel movimento dell’alfiere binco…
          Ops, ho già detto sin troppo!!!
          Fra qualche giorno usirà il capitolo finale di questa storia che svelerà l’arcano.
          ;o)

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        IronButterfly 3 Maggio 2011 at 13:35

        dopo 1. Ag1, a2; si potrebbe giocare qualcosa di diverso da quella suggerita e cioè 2. Ad4. Per esempio si potrebbe provare a muovere l’Ab1…

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          Lord Ste 3 Maggio 2011 at 14:02

          ..cosa che ho già suggerito (seconda mia variante, quella con Ae4)
          Segue però b1=D e ora:
          – su Ad4+ c’è Db2 Axb2+ Rxb2 e poi a1=D
          – Su Axb1 axb1=D Ad4+ Ra2! e ora anche su Ag1 c’è Dh7..
          Sta a vedere se la ritirata milgiore dell’Ab1 è proprio e4 o altre… ma non vedo differenza!

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            Mongo 3 Maggio 2011 at 14:16

            Ma perchè lo vuoi mettere per forza in e4, prova, che so, a mettero in f5 o…
            Quando troverai la casa giusta, sarai ‘illuminato’ dalla bellezza, paragonabile solo a quella di Loulou, di questo problema all’apparenza banale, ma in realtà molto profondo.

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              LordSte 3 Maggio 2011 at 14:23

              in realtà ho detto e4 proprio perchè era la casa più “banale” (con f5) tra tutte quelle della diagonale b1-h7.
              Premesso che:
              – tutte le case da c2 a h7 permettono un eventuale spostamento sulla diago a2-g8 (che non so a che possa servire)
              – c2 e d3 permettono un eventuale rientro sulla prima traversa (d1 e f1 oltre che ovviamente b1)
              – h7 è l’unica casa “singolare”, che chiude eventualmente la porta a un ipotetico scacco di donna in h8 ma non ha altri rientri
              continuo a non “vedere” (alla cieca!) quale di queste differenze sia significativa. (che sia h7? ma perchè?…;)
              Inotre, continuo a non “vedere” che c’entri con la soluzione del “giallo” :mrgreen:

              • avatar
                lordste 3 Maggio 2011 at 14:26

                Fank…o! ci sono arrivato!!! :mrgreen:
                (alla soluzione del problema… non del “giallo”;)

                😈

                • avatar
                  Mongo 3 Maggio 2011 at 14:34

                  Bravo… Ci sei. Ora basta ragionarci un po’ sopra ed il nome del colpevole ti apparirà davanti. Non dico altro altrimenti poi non leggi ‘Il pareggio degli alfieri – Capitolo finale’.
                  😉

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    Giancarlo Cheli 3 Maggio 2011 at 11:24

    Non ho ancora provato a risolvere la posizione – la mia “pigrizia ” scacchistica continua nel tempo.. -, ma, caro Mongo,da Follonica in Maremma – porcaccia Maremmaccia, ” excursus etiamsi lepidus” e.. ” absit iniuria verbis “! -un grazie per avere ritratto in sintesi il mio mondo di donne, sigari – bravo segente, l’Antico Toscano è il miglior sigaro al mondo.
    , un avana Montecristo n°5 me lo sono fumato al torneo di Montecarlo del 1978 dopo una patta col M.I. Bachar Kouatly.. -e
    ?!?scacchi..
    Per la citazione di Lewis Carrol : leggi IL SOGNO DELLA GLORIA ( La vita segreta del papà di Alice di Karoline Leach, edito da Alberto Castelvecchi editore ) : l’uomo innamorato ( “Egli benedì il mondo perchè vi era -Una creatura bella come lei ..) di un amore non corrisposto, comincia a morire dentro di sè, e dopo averla cercata invano dopo tanti anni, poi muore , veramente stupenda.

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      Mongo 3 Maggio 2011 at 14:27

      Sull’Antico Toscano confermo: è il miglior sigaro al mondo!!!
      Però ogni tanto, lo confesso, ci scappa qualche Habana.
      Grazie del consiglio librario.

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    Valter 3 Maggio 2011 at 13:22

    bello…non l’avevo ancora visto………..
    posso dare un aiutino?………
    ma si vah…
    io non sacrificherei tutti e due gli Alfieri…uno serve…altrimenti si perde…

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      Mongo 3 Maggio 2011 at 14:11

      … potrebbero, sparo così, servire entrambi…

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    Mongo 3 Maggio 2011 at 14:09

    Ti aspettavo al varco!!! 😉

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    Luca Monti 3 Maggio 2011 at 14:39

    Trovata!!!!!Con gli Alfieri lontani lontani,ma vicini vicini 😛
    Ora però:chi fu il colpevole?Un perditempo?

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      Mongo 3 Maggio 2011 at 14:45

      Il nome del colpevole è scritto proprio lì davanti ai tuoi occhi, dove hai gli appunti che ti hanno permesso di giungere alla soluzione.
      Tranquillo è in programma per i prossimi giorni l’uscita de ‘Il pareggio degli alfieri – Capitolo finale’.

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    IronButterfly 3 Maggio 2011 at 21:58

    Secondo me il colpevole è Gian Luca.

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    lancillotto 3 Maggio 2011 at 21:58

    In realtà al termine della partita la Donna non muore, a meno che il Nero non voglia prendere matto, ma è costretta a lasciare il Bianco senza mosse.
    Quindi per me si è suicidata…Loulou intendo 😉

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    LouLou 4 Maggio 2011 at 12:15

    Non mi sarei mai suicidata…..
    Ero troppo innamorata…… 😉

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      Mongo 5 Maggio 2011 at 11:55

      … Mi fai arrossire!!! :mrgreen: 😉

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    carla ramos 6 Maggio 2011 at 09:48

    voglio sapere subito chi è il colpevole della povera LouLou, 😥

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      carla ramos 6 Maggio 2011 at 09:49

      della sua morte intendo…

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        Mongo 6 Maggio 2011 at 10:53

        Aspetta ancora qualche giorno… Se poi proprio non resisti, fammelo sapere ed in privato ti darò ulteriori indizi….

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          IronButterfly 6 Maggio 2011 at 12:49

          Non vorrei sbagliarmi, ma molti anni fa avevo letto da qualche parte un aneddoto cosi come questo, nel quale la vittima comunicava il nome dell’assassino con un messaggio FEN.
          Ricordo, ma ripeto sono passati una trentina di anni e non sono molto sicuro, che trovai la soluzione molto carina.
          Oggi ho provato a risolvere il messaggio, ma senza successo, e l’attesa di 48 o 72 ore mi da un pò fastidio……comunque aspetto.

          Nel caso che tu voglia in privato comunicare la soluzione, che ovviamente non verrà assolutamente divulgata, mi farebbe molto piacere.

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            Mongo 6 Maggio 2011 at 16:15

            E’ tutto frutto della mia fantastica fantasia ed ovviamente degli ‘attori’ che hanno impersonato se stessi nel racconto.
            Non conosco l’aneddoto a cui fai riferimento.
            Aiutino: quale è la soluzione del problema e quale pezzo muove per primo e dove andrà a piazzarsi… 😉

            • avatar
              IronButterfly 6 Maggio 2011 at 17:18

              Grazie per l’aiutino, ma ci rinuncio.
              Aspetto che ce la dia tu.

              Lo studio lo conoscevo, è abbastanza famoso.

              Per quanto riguarda l’aneddoto, ricordo di aver letto una cosa simile.

              Non è detto, però, che fosse legato a questo studio. Quando, e se la troverò, te lo farò sapere.

              Nel frattempo sto cercando qualcosa fra i racconti di Korolkov – Lo scacchista sorride.

              Non so se ti può interessare, ma lo studio è stato pubblicato su Chess in URSS, nel 1940.

              ciao

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          carla ramos 6 Maggio 2011 at 23:18

          non c’è la faccio, attendo un e-mail o un messaggio su facebook, niente indizzi per favore, sono troppo scarsa,attentamente: Io

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    Giulio Simeone 6 Maggio 2011 at 14:16

    Accidenti, grazie a tutti gli hint che ho letto, ci sono arrivato, una volta che l’ Alfiere Nero ha inchiodato la Donna non è obbligato a catturarla, ma … e non è affatto detto che per raggiungere la posizione di stallo debbano sparire entrambi gli Alfieri!!

    Un incredibile gioco di inchiodature, per trovare la soluzione occorre molta flessibilità mentale, io senza aver letto tutti gli hint non ci sarei mai arrivato!

    Ma la dinamica dello studio c’entra qualcosa con la dinamica dell’omicidio? Tipo, un uomo costringe la donna a seguirlo in un angolo nei pressi del quale si trova un suo complice …?

    • avatar
      Mongo 6 Maggio 2011 at 16:03

      tutto molto più semplice. 😉

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    Anonimo del sublime 6 Maggio 2011 at 15:26

    😈 Fabio Lotti ha un alibi di ferro : la mattina presto era a Sassi e a San Mauro Torinese a vedere pescare le trote a mosca..
    E in ogni caso , Loulou – innamorata !- non avrebbe MAI potuto suicidarsi..

    • avatar
      Mongo 6 Maggio 2011 at 16:08

      L’alibi di Lotti è inattaccabile come lo era l’arrocco di Kasparov, me lo ha confermato il suo avvocato!!! 😉

  13. avatar
    lancillotto 6 Maggio 2011 at 19:32

    La posizione l’ho risolta da molto, so qual’è il pezzo bianco che muove per primo e dove si piazza come prima mossa e anche come ultima del bianco, essendo lo stesso pezzo. Ma tutto ciò non mi aiuta minimamente a trovare l’assassino 😥

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      IronButterfly 6 Maggio 2011 at 19:45

      E’ particolarmente difficile.

      Appena esce, comunque, la soluzione, sarò in grado di valutare se è la stessa che lessi anni fa, oppure se è totalmente inventata da Mongo.

      Lui dice, e non ho motivo di non credergli, che è tutta farina del suo sacco. Vedremo.

      Non mi ricordo quale sia l’artifizio che porta (mediante una probabile sostituzione di alcune lettere…..ma non sono sicuro) alla soluzione. Ma comunque dovrebbe apparire proprio il nome dell’assassino, come dice Mongo.

      Appena esce la soluzione, vedremo.

      Ribadisco, comunque, che forse sarebbe stato meglio pubblicare gli articoli uno dopo l’altro. Ma non decido io…

      • avatar
        lancillotto 6 Maggio 2011 at 20:29

        ho provato anche utilizzando il nome del pezzo in altre lingue ma mi pare che non funzioni

  14. avatar
    Martin Eden 6 Maggio 2011 at 19:52

    Già… potrebbe esser anche il sottoscritto a decidere quando l’ispettore Mongo pubblicherà i risultati della sua indagine, ma siccome -mi fanno notare- tutto sommato farei anche parte della lista dei sospettati è mio interesse procrastinare un goccino il dubbio prima della fatidica sentenza, no? 😉

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      IronButterfly 6 Maggio 2011 at 20:50

      Guarda, se lo pubblichi domani puoi scegliere fra:

      1. un caffè
      2. una birra
      3. una vacanza tutta spesata di una settimana in una località a tua scelta con mia moglie.

  15. avatar
    Martin Eden 6 Maggio 2011 at 21:02

    L’ispettore Mongo ha convocato una conferenza stampa su SoloScacchi per lunedì mattina momento in cui, ha promesso, svelerà la soluzione del caso… garantito! 😉

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      IronButterfly 6 Maggio 2011 at 21:20

      Ottimo.

      Allora visto che abbiamo ancora 48 ore per risolvere il quiz, perchè non chiedi all’Ispettore Mongo se ci da qualche altro indizio?

      Ma con la I maiuscola, mi raccomando. Non siamo mica dei geni!

  16. avatar
    Martin Eden 6 Maggio 2011 at 21:23

    L’ispettore Mongo fa sapere che al momento debito ogni tassello del puzzolo andrà a posto nel suo… casellario giudiziario! 😉

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      lancillotto 6 Maggio 2011 at 22:51

      La prima mossa è Ag1 che scritto in lettere farebbe: A gi uno= Agì uno…..vorrà dire qualcosa?

      • avatar
        Mongo 7 Maggio 2011 at 00:34

        No!!! Cioè si, ma non nel senso che dici tu!!!
        La prima lettera del nome dell’assassino è la soluzione del problema, ma non solo!!! Indizio indizioso: c’è tra gli indizi (scusate la ripetizione) un libro, un disco rotto e… Bravi, proprio illo!!!

  17. avatar
    Ispettore Maigret 7 Maggio 2011 at 19:07

    Da pipa a pipa… forse faresti meglio a tralasciare il diagramma e concentrarti sui pochi indizi razionali del racconto, tipo: la sorpresa del Martin Eden quando vede le cartoline in terra accanto al cadavere (ma prima che uscisse per chiamare la polizia non c’erano?), anche perchè è difficile spiegare il nesso tra un indizio e l’iniziale del nome dell’assassino ?!

    • avatar
      Mongo 7 Maggio 2011 at 20:40

      Carissimo ‘collega’ hai quasi fatto centro; gli indizi e le testimonianze fin qui raccolte lo indicano chiaramente il colpevole, ma forse l’indizio chiave sino ad ora è stato un po’ sottovalutato.

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