Centotrenta “luoghi degli scacchi” illustrati da oltre quattrocento fotografie e cartoline antiche, introdotti da alcune delle mitiche “penne” di Soloscacchi. Centinaia di tabelle di tornei grandi e piccoli, giocati tra il 1851 e il 1945. Decine di fotografie in bianco e nero di scacchisti. Centinaia di biografie e partite. Un’opera che non può mancare nella collezione di un appassionato di scacchi.
Il primo giugno del 2010 pubblicai sul blog “Soloscacchi” il primo di una serie di articoli intitolati “I luoghi degli scacchi”. La scelta cadde su Karlsbad, la nota località termale ceca, che ospitò nei primi tre decenni del novecento quattro importanti tornei. L’apprezzamento che riscosse il pezzo è sintetizzato dal commento dell’amico Marramaquis: “Fatemi ancora dire che viene voglia di andare a Karlsbad. O, meglio, di ritornarci. Pur non essendoci mai stati.”
Collezionista di cartoline antiche da quasi un ventennio, sono sempre stato particolarmente attratto dalle vedute dei luoghi i cui nomi mi risuonavano familiari, come Karlsbad, Kissingen, Scheveningen, Hastings e Baden Baden. Ma solamente due anni fa ebbi l’intuizione di unire in uno stesso contesto il torneo di scacchi e le vedute del luogo, così com’era quando avvenne l’evento. Mi si presentava l’occasione di raccontare un mondo ormai scomparso, di cui sono sempre stato appassionato. E dal cilindro della mia collezione di spiagge uscirono le belle cartoline delle “bathing machine” e dello stabilimento balneare semovente di San Sebastiano. Scovai anche toccanti storie umane, come quella del signor Ryder, factotum del torneo di Cambridge Springs. Il pezzo della serie più amato dai lettori è stato probabilmente quello su Gagra (che non rientra nel libro per motivi temporali, esplorando questi il periodo 1851-1945), grazie alle straordinarie fotografie trovate su internet della località distrutta dalla guerra.
Quando decisi di dedicarmi alla creazione di un libro stampato, ampliai gli orizzonti, e dal nulla comparvero posti inattesi come Mahrisch Ostrau, dove Lasker vinse nel 1923, che non era come altre sedi di torneo un rinomato luogo di villeggiatura, ma un sobborgo industriale pieno di ciminiere e di inquinamento. Decisi di puntare sul numero, poche cartoline significative per ogni luogo, ma avrei visitato tutti i luoghi nei quali si tennero tornei di una certa importanza prima del 1945, data simbolo da cui parte l’era contemporanea. Venne così fuori questa poderosa raccolta di centotrenta luoghi.
Ogni luogo è illustrato da cartoline e fotografie antiche, una sola per quelli toccati dai grandi scacchi marginalmente, dodici per località come Karlsbad e Vienna. Poi iniziai ad elaborare la parte di testo, inserendo tabelle dei tornei, fotografie, stralci di resoconti e qualche partita, senza commenti. Ma mi accorsi subito che mancava ancora qualcosa. Il luogo era descritto dalle belle immagini d’epoca, ma pensai che fosse possibile dipingerlo anche attraverso le parole, raccontando un fatto, una sensazione, un ricordo, un pensiero.
Nacquero così i “ricami”, che troverete nella parte alta di ogni scheda, scritti in corsivo. Decisi di farmi aiutare in questa opera narrativa da alcuni collaboratori del blog Soloscacchi, e da altri amici scacchisti.
Debbo quindi ringraziare sentitamente Fritzcarraldo, Marramaquis, Zenone, Mandriano, Riccardo Del Dotto, Bibicì, Brunov e, intervenuti direttamente dal passato, alehcim27 e Von Bardeleben.
Un pool di ottime penne che ci ha illuminato la strada dei luoghi, raccontandoci come si viveva all’epoca, ma anche tanti episodi curiosi, come “l’incidente di Teplitz” che ebbe protagonisti Goethe e Beethoven, oppure la fuga di Bertha Benz da Mannheim sulla macchina del marito.
Per completezza decisi di integrare il lavoro con una parte biografica sui maestri citati e con due mappe utili per localizzare geograficamente i posti.
In questa fatica sono stato aiutato dall’indispensabile contributo di Marramaquis, che oltre ad aver scritto decine di “ricami”, ha ricontrollato e corretto il testo dalla prima all’ultima parola.
Quello che è venuto fuori da questa fatica è qualcosa di unico, nel bene e nel male, nel panorama librario del nostro amato gioco. E per rendere ulteriormente questa unicità, ho pensato di dare al libro una “veste fisica” inconsueta, il taglio orizzontale.
Adesso tocca a voi. Questo poderoso lavoro, 240 pagine di cui ben 100 con fotografie a colori, è pronto ad entrare nelle vostre case.
Entro il venti agosto ordinerò una prima tiratura del libro. Chi vuole essere tra i primi a possederlo, può contattarmi alla email cserica@tin.it oppure al 0585340447.
Non perdete questa occasione…..
Che bello!!!!
L’ho visto…e toccato dal vivo: favoloso!!!
Come entrare in una fiaba!!! Pezzo unico anche per chi non è appassionato di scacchi.
Che bello!!!!
Eccolo! Finalmente eccolo! O mundo inteiro queria “i luoghi”!
BELLO DAVVERO, complimenti.
Bene,sono lieto che la raccolta preziosa sia confluita in un
volume che immagino altrettanto.Magari su richiesta ed al momento dell’acquisto,l’autore potrebbe apporre una dedicuccia personale.
🙂
Sì, anche io credo, come Luca Monti, che ci vuol almeno la firma autografata de l’autore.
Finalmente l’attesissimo capolavoro è disponibile. Ne prenoto una copia sin da ora. 😛
il prezzo?
Se il prezzo non è terrificante (per le mie tasche… ne gradirei una copia con dedica.
Grazie
Paolo
E’ moooolto interessante, ma anch’io gradirei l’indicazione, anche indicativa, del prezzo. Mi sembra infatti un’edizione che ha – magari giustamente – ambizioni ad una pubblicazione di lusso.
Eugenio
Mi è arrivato un pacco. Cosa conterrà?
Un libro – I luoghi degli scacchi -.
Lo sfoglio con delicatezza, ma non riesco a trattenere questo commento: “Che libro magnifico”!!
Sto sognando…
Grazie Claudio di averlo fatto.
E’ veramente magnifico!
Unico rammarico, l’aver dimenticato di chiedere l’autografo dell’autore 🙁
Bellissima idea!
Sono sicuro sia un libro fantastico.
Desidererei saperne il prezzo e prenotarne una copia.
Enrico cecchelli