Sì, ci siamo accorti, e allora: “A volte ritornano”

Scritto da:  | 15 Dicembre 2012 | 17 Commenti | Categoria: Zibaldone

Ci siamo accorti, parlando fra noi in redazione, che un Blog che non si occupa troppo di attualità, come il nostro, ha presentato  ogni  tanto  (purtroppo solo “ogni tanto”, vorremmo più spesso ma, perché sia così occorrerà ancor più collaborazione da parte di  voi appassionati e lettori, nuovi e antichi che siate) alcuni pezzi che hanno avuto accoglienza e contatti di un certo spessore, a ragione di un ravvisato interesse culturale e/o di una rilevanza storica o documentale.

Ne siamo grati anzitutto a chi li ha scritti, detti pezzi, e a chi  ha ritenuto di manifestare per iscritto il proprio apprezzamento, a noi e nei confronti degli autori. Del resto, aver avuto e avere tra noi firme di  prestigio, strettamente scacchistiche (come Paolo Bagnoli o Fabio Lotti o la WGM Yelena Dembo) o non (come lo scrittore Raul Montanari) ha fatto sì che non abbiamo mai pensato di retrocedere definitivamente dalla nostra impegnativa avventura (siamo ormai al quarto anno di vita…;), nonostante i problemi e le difficoltà quotidiane.

Ci siamo accorti, anche, che la maggior parte dei lettori raramente torna indietro nel nostro archivio a frugare e scartabellare  fra i vecchi articoli. Ma sappiamo che il tempo è tiranno e che non tutti hanno la possibilità di fare pazientemente il cane da tartufo alla ricerca di presunti o reali pregi del Blog SoloScacchi.

Ci siamo accorti altresì di avere nuovi affezionati lettori, anche all’estero, con contatti pressoché quotidiani, ma che quasi mai, loro pure, decidono di dare uno sguardo a quello che custodisce, quasi come un piccolo museo di scacchi (permetteteci l’ardimentoso paragone), l’archivio storico del nostro Blog.

Ci siamo accorti, poi, che persino a Martin Eden, che è colui che più ne è di casa,  sono sfuggiti alcuni pezzi: qualcuno li ha piazzati forse senz’avvisarlo?

Ci siamo accorti che Martin Eden non era il solo fra i redattori ad essersi reso conto di ciò. E allora, ci siamo detti, perché non ripresentare alcuni degli articoli in questione, magari con qualche piccolo ritocco nelle immagini che ne erano originariamente a corredo?

Ci siamo accorti oggi, dopo aver posto l’originario pezzo del Maestro FIDE Evangelisti, che non potevamo dar corso alla decisione di ripresentarli senza farlo capire chiaramente ai nostri lettori e, naturalmente, all’autore stesso dell’articolo.

Abbiamo allora concordato di ripresentarli tutti pian piano,  questi articoli, inserendoli e impacchettandoli, uno alla volta, in una rubrica il cui titolo sarà, come avete letto qui sopra, “A volte ritornano”.

Speriamo che l’idea possa essere apprezzata e che vogliate, Voi affezionate lettrici e lettori, continuare a dedicarci ancora il tempo della vostra lettura e la benevolenza nei vostri commenti.

E scriveteci più spesso, se ne avete voglia e possibilità, perché ciò rappresenta, per la Redazione,  un incentivo per comprendere e migliorare. Se non vi va di comparire nell’apposita sezione “commenti” in calce ai nostri articoli, potrete utilizzare l’indirizzo e-mail soloscacchi@gmail.com.  Un Grazie a tutti.

Postilla di Joe Dawson: caro Martin, detto questo non è che ora ti devi sentire autorizzato a propinarci la recensione anche di questo, eh? 😉

 

avatar Scritto da: La Redazione di SoloScacchi (Qui gli altri suoi articoli)


17 Commenti a Sì, ci siamo accorti, e allora: “A volte ritornano”

  1. avatar
    fds 15 Dicembre 2012 at 23:05

    Ottima idea.
    Se mi è permesso, da lettore del blog preso tra lavoro, famiglia, scacchi e altro, di:
    a) ridurre la frequenza delle uscite dei nuovi pezzi;
    b) quelli veramente tosti (qualsiasi cosa voglia dire :mrgreen:) lasciarli in evidenza qualche minuto in più…

    Un saluto ai gestori del blog, ai lettori e ai redattori degli articoli.

  2. avatar
    Fabio Lotti 15 Dicembre 2012 at 23:52

    Da parte mia mi sono accorto che questo è un bel blog e ringrazio tutti coloro che lo portano avanti con impegno e passione.

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    ricardo soares 16 Dicembre 2012 at 00:22

    Concordo plenamente con ultimi due comentarios.

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    Mongo 16 Dicembre 2012 at 00:43

    Concordo con la postilla di Joe Dawson: non ci provare Martin… Non ci provare!! 😎

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    Uno a cui Piace ogni tanto giocare 16 Dicembre 2012 at 09:41

    Ieri sera ritorno da un simpatico semilampo, non vorrei usare internet ma c’è Soloscacchi! e la concorrenza 😉
    Per me siete un appuntamento quasi quotidiano, cosa ho apprezzato ultimamente?
    L’articolo sulle nostre origine scacchistiche quando ci chiedevate di raccontare come fosse iniziata questa passione. Non sono uno scrittore ma in un recente passato ho comunque narrato, permettete un po’ di mistero. é da tempo che mi propongo di raccontare i miei albori ma tra una cosa e l’altra eccomi ancora qui a pensare che lo farò!
    solo per dirvi che non è proprio un articolo recente …
    ancora, ultimamente il divagare sull’atleta russa è stato piacevolissimo, non ne conoscevo la storia e vi sono grato di questo spaccato socio-geografico, ho sempre utilizzato gli scacchi per capire, avvicinarmi alle “cose del mondo” e sono sempre contento quando ho contributi diretti ed indiretti a farlo.
    Se continuassi veramente diverrei uno scrittore o meglio un cronista delle gesta del sito 🙂 non so chi se ne gioverebbe.
    per ora vi saluto e vi ringrazio,
    prima o poi (ri)prenderò a scrivere pure io.

    Piacevole e istruttivo anche questo (vostro?) link: http://apuansoloscacchi.altervista.org/corsi-di-scacchi/i-bambini-e-gli-scacchi/
    non potevo esimermi, concordo in pieno.

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    Tamerlano 16 Dicembre 2012 at 11:17

    Sperando di non essere arrivato troppo tardi a scrivere 😉 concordo con fds che è ottima la vostra idea di ripresentare tutti gli articoli ma NON quella di ridurre la frequenza delle uscite dei nuovi pezzi, semmai aumentatela!

    Perchè non inviate una mail con la semplice segnalazione dell’uscita di un nuovo pezzo ed il link per arrivarci dalla mail stessa e, magari, anche il suo incipit ?
    Leggendo titolo, autore e incipit si può anche decidere l’interesse o meno del pezzo e comportarsi di conseguenza e poi, in questo modo, chi non ha tempo di leggerlo subito (alla ricezione della mail) potrà leggerlo quando vuole perchè gli resterà traccia nella cartella “MESSAGGI DI SOLOSCACCHI.NET” 😉

    Un saluto a tutti: a quelli del blog, ai lettori e ai redattori degli articoli.
    Tamerlano
    P.S.
    Molto interessante il Sommario… da quando l’avete messo ?

  7. avatar
    Joe Dawson 16 Dicembre 2012 at 15:58

    Aumentare la frequenza dei nuovi pezzi?!?
    Ma se quel negriero di Martin non ci sgancia manco un baiocco… neppure uno di cioccolata! 😉
    Vabbé, lo facciamo per la gloria si sa… dai, ci attrezzeremo allora per il servizio email a domicilio mentre per il sommario il colpevole è sempre lui, il vecchio Martin!
    Servono nuovi collaboratori e volontari, altroché! 💡

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      Tamerlano 17 Dicembre 2012 at 13:57

      Baiocchi o no… eppur bisogna andare! 😉

  8. avatar
    Giangiuseppe Pili 16 Dicembre 2012 at 16:47

    Il blog Soloscacchi è uno dei migliori che abbia mai consultato. E non parlo solo di scacchi. E’ naturale che non siano in tanti a partecipare di più o più direttamente. E’ intrinseco nella natura delle cose umane per tante ragioni. Forse qualcuno sa che anche io gestisco un blog di filosofia. Sono assai poche le persone che vi scrivono regolarmente (2, compreso me) e altrettanto poche quelle che ci scrivono saltuariamente (6-7). Ci sono molte ragioni che possono spiegare questo fatto, paradossalmente strano, una delle quali è dovuta al motivo che alla maggioranza delle persone è preclusa la possibilità di comprendere l’importanza stessa delle cose. In generale, si fa dopo che si vede un vantaggio, possibilmente irrisorio. Ma quando sono andato in facoltà a parlare del mio sito, allora neonato (e poco visto), quasi tutti mi dicevano: (a) che ti copiano gli articoli, (b) che non ne vedevano l’utilità, (c) che “chi si fa il culo, non può regalare il suo risultato agli altri”, (d) che tanto non serve a niente. Tutto questo per dire che quando l’egoismo trionfa, paradossalmente (per tutti quelli che pensano che l’egoismo sia la base delle cose migliori), i risultati scarseggiano.
    Per tanto, bisogna fare i conti con tutto ciò, cercando di mantenere alta la qualità degli interventi. Poi i risultati arrivano. E, per come la vedo io, soloscacchi è già una realtà senza che debba essere “difesa”, perché si “difende da sola”. E questo per il risultato di tutti quelli che giorno per giorno lo curano.

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    Zenone 16 Dicembre 2012 at 19:51

    Io concordo su tutto, sull’idea e sui commenti. Soloscacchi è un porto sicuro, dopo una giornata di lavoro, per gli amanti degli scacchi e della cultura.
    Poco polemiche e molta sostanza!
    Complimenti a tutti coloro che si impegnano, malgrado le difficoltà quotidiane, affinché il blog funzioni e a coloro che lo visitano.
    Bravo Martin!

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      Marramaquis 16 Dicembre 2012 at 22:38

      Bentornato, Zenone. Sai che mi ero un pochino impensierito, non leggendoti più da qualche tempo? Sono d’accordo con te, a Martin Eden dovremmo dare il GMB (Grande Maestro del Blog) “ad honorem”, perché i complimenti, checché ne dica lui, non sono mai abbastanza.

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      Tamerlano 17 Dicembre 2012 at 13:59

      Condiviso tutto a partire dal ‘porto sicuro’

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    Martin Eden 16 Dicembre 2012 at 22:06

    Bravi tutti! vi prego facciamo scattare il “basta complimenti” perché il merito è di tutti indistintamente, in primis di cserica che ha avuto l’idea iniziale, poi di tutti voi che mi date una mano a portare avanti, con entusiasmo e passione, questo “blog corale” come giustamente l’ha definito qualcuno in passato, ovvero uno spazio aperto alla cultura e all’approfondimento, negli scacchi e in tutto il resto… grazie a tutti!! 🙄

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      Tamerlano 17 Dicembre 2012 at 14:07

      “Blog corale”, mi piace molto questa definizione: da l’idea di buon auspicio che regalerà emozioni culturali!

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    Joe Dawson 16 Dicembre 2012 at 22:08

    ecco… ho capito: dobbiamo mica tirare fuori il kleenex?!? 😉

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    Uno a cui Piace ogni tanto giocare 18 Dicembre 2012 at 00:46

    “Lettere d’amore” e “Il salto maledetto di Elena Mukhina”: per indolenza mattutina, non avevo citato gli articoli (entrambi del 23 novembre), cui mostravo piacevole interesse poco sopra … in quel momento mi ispiravano proprio quelli: ora vado a rovistare, sfogliare, sbirciare, (surfare) tra le tante novità e vetustà dell’infaticabile compagnia di Soloscacchi 😉
    un caro saluto a Giangiuseppe di cui comprerò il recente libro, sempre opportuni i suoi interventi. Particolarmente mi piace “…alla maggioranza delle persone è preclusa la possibilità di comprendere l’importanza stessa delle cose. In generale, si fa dopo che si vede un vantaggio, possibilmente irrisorio.”
    Prescindendo da qualsiasi mia spiegazione esaustiva della frase o dal caricarla di una importanza eccessiva visto il contesto per cui ed in cui è stata formulata, l’ho riportata semplicemente perchè mi piace. La prima parte mi rimanda ad una sorta di malinconico poetico richiamo alla solitudine umana, al rinchiudersi a volte, per paura o ignoranza, in visioni frettolosamente egocentriche che allontanano dal piacere e dai vantaggi della comunità o di semplici relazioni; la seconda parte in quel suo “possibilmente irrisorio” mi suona splendidamente ironica, sbeffeggiante del nostro affaccendarsi in tante questioni ridicole e misere.
    Quali siano gli scopi veramente importanti da perseguire? Non so a quale filosofia appellarmi. Di certo gli scacchi, sono, per me, il più bel modo di oziare nella lentezza del tempo pur in un vortice di mille pensieri battaglieri e creativi.
    Nessuno me ne voglia per questi quattro pensierini notturni 😉

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      Giangiuseppe Pili 19 Dicembre 2012 at 19:40

      Ti ringrazio per queste belle parole e l’interessante commento! Si, il possibilmente irrisorio stava ad indicare che molto spesso piuttosto che spendersi per grandi opere, che danno anche grandi vantaggi, si vende anche la madre per un pezzo di pane raffermo. Mi ricordo bene quel che mi disse un mio amico siculo: “quel che mi impressionò del periodo di tangentopoli non fu che le persone fossero corrotte, questo lo capisco. Ma per quanto poco si facessero corrompere”. Un po’ l’idea è quella. Gli interessi che muovono la storia (e anche i blog e anche gli scacchi) sono spesso… briciole di pane raffermo!

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