A tutti i carissimi lettori e autori di SoloScacchi desidero annunciare che il giorno 19.01.2013 dopo le 18:00 verrà presentato il mio libro Un mistero in bianco e nero. La filosofia degli scacchi a Milano nella sede del circolo “Accademia Scacchi Milano”, in via De Amicis 17. La sede è facilmente raggiungibile e al centro di Milano. Le indicazioni sono facilmente reperibili qui sul sito dell’Accademia.
Vorrei segnalare almeno due buoni motivi per venire alla presentazione: innanzi tutto, potrete comprare il libro, se interessati. In secondo luogo, avrete modo di conoscermi e pormi tutte le domande che non avete mai osato chiedermi in questi ultimi tre anni! Da parte mia, sarò felicissimo di incontrarvi di persona, quindi presentatevi!
Dopo una bella chiacchierata con i colleghi della Redazione di SoloScacchi, abbiamo inoltre discusso dei miei prossimi articoli. Essi non parlano di scacchi direttamente, perché si tratta di un’analisi sulle logiche di conflitto, così come sono presentate dal grande Maestro Sun Tzu. Gli scacchi rientrano in tutto nella logica del conflitto, sicché ho pensato che molti lettori di soloscacchi sarebbero stati interessati alle mie analisi sul grande testo L’arte della guerra, del quale ho cercato di delineare la profondità filosofica e pratica. Pur senza potermi sostituire al Grande Maestro Tzu, ritengo che questa serie di articoli (tredici) possano essere un interessante punto di partenza per approcciarsi correttamente ad una rilettura moderna del testo del maestro cinese, scritto nel IV secolo prima di Cristo. Gli articoli verranno pubblicati con una cadenza regolare, così da costituire un appuntamento stabile con il pensiero del Maestro. Spero, dunque, che questi articoli vi possano interessare e che possano, in qualche modo, restituire quella scintilla divina che fu il pensiero di Tzu.
Scritto da: (Qui gli altri suoi articoli)
Un appuntamento da non perdere: noi di SoloScacchi ci saremo sicuramente! 😉
Avevo pensato di acquistare il libro per porre delle domande più precise ed interessanti (la praticità della vita e la volontà di praticità mi avrebbero imposto di leggerlo a salti) ma sarà anche un piacere scoprirlo dopo la tua presentazione. E’ bello favorire un approfondimento ed un impegno di tal genere, non mi sembra che siano presenti lavori ed iniziative editoriali simili o almeno recenti nel panorama italiano.
Personalmente gli scacchi mi hanno sempre affascinato per la capacità, nella loro staticità fisica, di trasferirmi altrove: a livello inconscio mi devono simboleggiare chi sa quali mondi di lotta e quindi poi di pace e sarei molto deluso se nella loro forza ontologica si riducessero a rappresentare delle realtà semplici, pur sempre contrapposte ma schematicamente.
Sulla loro attrattiva estetica, sul loro ecumenismo un po’ aristocratico, etc., (valutazioni personali ma pacificamente condivisibili, penso), qualche considerazione mi verrà più in là…
A sabato
Grazie! Sarò felice di incontrarvi e rispondere a tutte le domande possibili! Nei limiti di un essere finito nel tempo e nello spazio!
Il libro si presta ad una molteplicità di usi e letture (compresa la possibilità di essere un piccolo vassoio ;-)). Sono convinto che possa effettivamente costituire una lettura particolare, giacché non ne sono stati scritti di analoghi neppure in lingua inglese. Dunque, un motivo in più per sottoporre le usuali intuizioni ad argomentazioni filosofiche!
Non ho potuto esserci purtroppo. Come è andata? 😉
Carissimi tutti,
La presentazione è andata veramente bene, oltre le mie aspettative. L’organizzazione dell’Accademia ha giovato a una buona riuscita della manifestazione, congiuntamente con la buona affluenza di pubblico che, soprattutto, era molto interessato e disposto a un dialogo interessante e proficuo. E’ stata, per me, un’occasione importante per confrontarmi con i lettori, presenti e futuri. L’attenzione e la partecipazione di quella bella serata è la smentita di chi è scettico riguardo all’interesse generale per questo genere di attività: il pubblico c’era, era interessato e aperto alla discussione. Merito di una buona organizzazione e di una palpabile curiosità critica e aperta allo stesso tempo. Ringrazio, in fine, la redazione per avermi dato la possibilità di segnalare l’intervento per tempo!