Vista la sospetta mancanza dei reportage di Bagadais XXIV (uno sciopero per un aumento di razioni? una sbandata per qualche bella piccioncina francese?), ho dovuto fare da solo per sapere come stanno andando le cose a Khanty-Mansiysk, dove si sta svolgendo la quarta tappa del FIDE Women’s Grand Prix 2014.
Alla domanda più semplice (“Chi è al primo posto?”), risponde il titolo del post: la campionessa del mondo Hou Yifan. Dopo 4 turni, e prima della giornata domenicale di riposo, è infatti in testa con 3 vittorie e una patta (con Kateryna Lahno o, come recentemente sembra si debba scrivere, Lagno). Alle sua spalle, Anna Muzychuk, che ha pattato, oltre che con la Lagno, anche con Nana Dagnidze.
Oltre al basso numero di patte fino ad ora (solo 9 su 24 partite) in qualche modo una caratteristica dei tornei femminili, è la vittoria di Hou Yifan con Nana Dagnidze al terzo turno che spicca.
Nulla di lontanamente paragonabile alla recente “Immortale di Cebalo”, ma semplicemente un attacco da matto perfettamente orchestrato.
Senza voler togliere nulla alle performance sportive di Sharapova e colleghe, è un po’ come una partita di tennis femminile: più comprensibile e, di conseguenza, più “raggiungibile” dal giocatore medio: viene infatti da pensare “Anche io avrei potuto giocare così!”
1. e4 c5 2. Cf3 e6 3. d4 cxd4 4. Cxd4 a6 5. c4 Cf6 6. Cc3 Dc7 7. Ae2 b6 8. O-O Ab7 9. Dd3 Cc6 10. Cxc6 dxc6 11. f4 Ac5 12. Rh1 O-O 13. e5 Tad8 14. Dh3 Cd7 15. Ce4 Ae7 16. Ad3 g6 17. b3 c5 18. Ab2 Axe4 19. Axe4 (tutto è ormai pronto per l’attacco al Re, e la prossima mossa del Nero non fa nulla per limitarne le conseguenze) b5
Posizione dopo 19…b5
20. f5 (molto logica, ed è proprio l’avvio di una valanga inarrestabile, con tutto che funziona come un orologio) exf5 21. Txf5 Db6 (visto che non si può prendere la torre perché dopo 22. Dxf5 il matto in h7-h8 è inevitabile, il Nero tenta disperatamente di usare la Donna per difendere il lato di Re. La spinta in f6 avrebbe offerto maggiore resistenza, ma il Bianco avrebbe comunque sfondato facilmente) 22. Dh6 (eh già, c’è anche l’Alfiere in b2 a contribuire alle minacce!) gxf5 (di nuovo la spinta in f6 avrebbe creato qualche ostacolo in più, ma comunque dopo 23. Th5 e 24. Axg6 non ci sarebbe stata lotta. Adesso non c’è più modo per il Bianco di giocare sulla diagonale b1-h7 e la Donna Nera minaccia di tornare in gioco, ma…)
Posizione dopo 22…gxf5
23. e6 (semplice e logica, a questo punto. Sicuramente era stata vista in anticipo ed è una mossa ad altissima efficacia: chiuda la sesta traversa al ritorno della Donna Nera e apre la lunga Diagonale Nera minacciando il matto in g7) Cf6 (altre mosse non cambiano l’esito della partita, ma questa permette una conclusione pulita ed elegante) 24. Dg5 (dopo la presa di Alfiere in f6, la Donna Bianca torna sulla fatale diagonale b1-h7 con 26. Dxf5, con l’ennesima minaccia imparabile in h7. Nonostante i tentativi del Nero, la minaccia conclusiva è la stessa della ventunesima mossa!) Il Nero Abbandona
Ah, se gli scacchi fossero sempre così semplici…
Il titolo fa riferimento ad un famoso sketch del 1953 di Abbott and Costello (da noi Gianni e Pinotto) basato sull’equivoco tra la parola who (chi) in inglese e il nome di un ipotetico giocatore di baseball di nome Who. E’ una cosa assolutamente esilarante:
Ne è stata fatta una versione più abbordabile una decina di anni fa mettendo in mezzo George W. Bush e l’allora leader cinese Hu, con sottotitoli in inglese)
Il passo da Who a Hu e infine a Hou è semplice…
Scritto da: (Qui gli altri suoi articoli)Ingegnere Nucleare mai praticante causa referendum, è Candidato Maestro (a tavolino) con carriera interrotta da una felice paternità. Ha fondato e gestisce una azienda di informatica e si occupa di progetti di ricerca applicata in ambito europeo.
La Hou comunque è campionessa del mondo in carica non a caso.
Peccato che la Polgar abbia preso le sue decisioni tempo fa, altrimenti una bella finale femminile Hou-Polgar non sarebbe affatto scontata.
La cinesina secondo me è destinata a crescere ancora.
Ho visto ora il video dell’ex presidente USA e devo dire che dà una idea chiara sul grado d’intelligenza di Bush junior.
D’altronde, tale padre tale figlio 😉
Meu amigo “El Tourbe” diz que este jogo se parece, para o jogo de Bishop & Women on h7, o famoso Fischer-Benko.
Bom dia, Soares.
Anche io avevo sentito qualche eco della Fischer-Benko per via delle varianti in cui il nero non riesce a difendersi dalla minaccia “primitiva” di matto h7. Però Fischer si inventò Tf6 per bloccare il pedone f7 e intralciare la difesa. Hou Yifan ha avuto un problema meno complicato da risolvere (e l’ha fatto benissimo).
bon dia amigo
c’è da notare che la immortale Tf6 di Bobby c’era anche un elemento in piu’ .
ovvero l’attacco al cavallo nero in d6 .
una delle piu’ belle mosse mai giocate ❗
BUON COMPLEANNO GARRY KASPAROV 😀
Non so cosa ci sia nell’aria a Khanty-Mansiysk, ma sembra che i sacrifici di pedone prima e torre poi in f5 vadano alla grande.
Nel sesto turno, Nafisa Muminova (a 1,5 su 5) ha demolito la ben più titolata Tatiana Kosintseva (deludente a 2 su 5), con un attacco sul lato di Re basato sulla rottura in f5 per poi vincere grazie alle minacce combinate sulle case nere.
1. e4 c5 2. Nf3 d6 3. d4 cxd4 4. Nxd4 Nf6 5. Nc3 e6 6. Be2 Be7 7. O-O O-O 8. f4 a6 9. a4 Nc6 10. Be3 Qc7 11. Kh1 Nxd4 12. Bxd4 Bd7 13. e5 Ne8 14. Bd3 Bc6 15. Ne4 Bxe4 16. Bxe4 g6 17. Rf3 d5 18. Bd3 Bc5 19. Bc3 Qe7 20. Qe1 Nc7 21. Qg3 d4 22. Bd2 Nd5
(a cosa serve avere i pedoni in e6 e g6 se il tuo avversario può comunque giocare f5?)
23. f5 exf5 24. Bg5 Qc7 25. Rxf5 Ne3 26. Rf3 Rae8
(questo è troppo; va bene che la posizione è compromessa, ma non si può lasciar giocare Af6 al Bianco così facilmente)
27. Bf6 Re6 28. Qh4 Rxf6 29. exf6 Re8 30. Bxg6
(graziosa e conclusiva)
Il Nero abbandona
Hou Yifan continua la sua corsa solitaria. Dopo 6 turni, è a 5 punti, con la più vicina inseguitrice (Anna Muzychuk) a un punto di distanza. Lo scontro diretto è al penultimo turno (il giorno di Pasqua): chissà se sarà ancora importante per il primo posto.
Intanto oggi Hou Yifan gioca col bianco contro l’altra Anna (Ushenina), che finora ha sprecato molte delle occasione che si è creata in apertura: chissà se riuscirà a migliorare il suo orribile score contro la Campionessa del Mondo.
delpraub grazie: seguo con piacere i suoi interessanti aggiornamenti.
Ancora scombussolato per l’annuncio della lunga assenza del Bagadais furioso, posto un breve aggiornamento sul torneo di Khanty-Mansiysk.
Lo scontro delle inseguitrici Anna Muzychuk e Olga Gyria si è risolto a favore della seconda dopo un lungo finale di Torri. In effetti, il risultato è anche stato a favore di Hou Yifan, che di fatto ha incrementato il suo vantaggio sulla seconda (adesso la Gyria) di un altro mezzo punto.
Oggi poi la Campionessa del Mondo ha chiuso di fatto la pratica, battendo abbastanza agevolmente la russa Olga e raggiungendo un vantaggio di due punti quando mancano solo due turni alla fine. Il suo score di 7,5 su 9 (ovvero +6 !!) le vale anche il guadagno temporaneo di 13 punti ELO, superando di nuovo i 2630 punti (il suo personale è di 2639). Ci sono ancora 54 punti tra lei e Judit Polgar: tanti, ma in diminuzione e comunque non quanto gli attuali 67 punti che dividono Levon Aronian da Magnus Carlsen.
Come temevo, lo scontro di domani tra Hou Yufan e Anna Muzychuk, al di là del risvolto psicologico tra le due, è rilevante solo per la battaglia per il secondo posto. Infatti, visto che l’ucraina oggi ha sorprendentemente perso (male) con Alexandra Kosteniuk, Olga Gyria mantiene la seconda piazza a 5.5 punti, con mezzo punto di vantaggio su appunto Anna Muzychuk, Alexandra Kosteniuk e la rediviva Nana Dzanigdze, che dopo un inizio terribile (0,5 su 3) si sta riprendendo e ha marcato ben 4,5 punti nelle ultime 6 partite, con quattro vittorie e una sconfitta (contro la Kosteniuk).
In ottica Grand Prix, con questa vittoria You Yifan in pratica designa Koneru Humpy come prossima sfidante al suo titolo di Compionessa del Mondo. Potremo fare qualche considerazione in più su questo argomento alla fine del torneo.
a proposito del gioco di parole !
c’è da citare RAIN MAN dove Dustin Hoffman si “incarta” proprio su quel gioco di parole e TOM CRUISE, il fratello nel film, ci mette un pò a capire che non riuscirà a spiegargielo