Elogio dello stallo

Scritto da:  | 25 Luglio 2012 | 5 Commenti | Categoria: Zibaldone

Continua la sequela degli elogi, questa volta stuzzicato da Mongo…

L’”Elogio dello stallo” di Mongo era stato considerato nella pratica scacchistica. Ora bisogna sostenerlo, diciamo, da un punto di vista “teorico” (vedi l’Elogio del masochismo).

Beh, a pensarci bene, basta dare uno sguardo in giro alla nostra società. Ma non solo alla nostra, per essere sincero. Una parossistica voglia di muoversi, un incessante mulinar di gambe, un assatanato sculettar di chiappe, uno scorrazzar tumultuoso di mezzi di trasporto. Tutti a correre, tutti di fretta, tutti di furia come avere un lupo affamato alle calcagna. E allora ecco la voglia di un momento di pausa, di un attimo di riflessione. Di uno stallo!

Uno stallo ci vorrebbe. Proprio un bello stallo. Fermi e zitti. Si sta come siamo, almeno per un attimo. Fissati nel momento delle nostre azioni. A chi andrà bene, a chi andrà male. Ci sarà il politico beccato con le mani nel sacco, proprio mentre intasca la mazzetta e ci sarà il sottoscritto fermato mentre sta per buttare giù l’ennesima stronzata. Pazienza. Non si può avere tutto dalla vita.

Nella vita come negli scacchi. Lo stallo come manna caduta dal cielo per porre fine al commento irritante di certi giocatori, oppure ad una partita assurda, alla incapacità di uno spingilegno di non saper sferrare il colpo finale. Meglio ancora. Sei lì che stai per rifilare un bel matto in una mossa (questa volta l’ho visto!), e invece ecco che arriva prepotente lo stallo (eppure il matto lo avevo visto!). Facce sgranate degli eventuali spettatori con sorrisetto sospetto, faccia da cadavere in pensione la tua (in pensione ci si arriva ormai da cadaveri), faccia da vincitore di lotteria quella dell’avversario.

Mettiamoci, poi, nei panni del povero Re. E’ li che aspetta tremante l’ennesimo colpo fatale e invece si ritrova a rimanere vivo per questa magnifica (per lui) regola scacchistica. Sospiro di sollievo e sangue che rifluisce nelle vene.

E allora viva lo stallo!

avatar Scritto da: Fabio Lotti (Qui gli altri suoi articoli)


5 Commenti a Elogio dello stallo

  1. avatar
    paolo bagnoli 25 Luglio 2012 at 18:46

    Caro Fabio, capisco… eccome! Riandando alla recentemente pubblicata vignetta di Quino, si scopre un’amara verità: il Nero dà matto come e quando vuole, ed il Bianco non potrà rifugiarsi nello stallo, anche perchè il Nero può cambiare le regole COME E QUANDO VUOLE!

  2. avatar
    Fabio Lotti 26 Luglio 2012 at 21:49

    Difficile continuare con gli “elogi”. Si rischia di cadere nell’astruso. Ancora qualche tentativo e poi si chiude bottega.

  3. avatar
    Fabio Lotti 27 Luglio 2012 at 13:24

    Invito gli amici scacchisti qui http://theblogaroundthecorner.it/2012/07/letture-al-gabinetto-di-fabio-lotti/
    invitandoli a parlare anche delle loro letture. Ci tengo in modo particolare.

  4. avatar
    Luca Monti 1 Agosto 2012 at 13:25

    Guardando solo alle immagini di apertura e chiusura pezzo,un lettore un poco distratto,avrebbe pensato ad un Elogio dello
    stallo(ne!). :oops:

  5. avatar
    Fabio Lotti 1 Agosto 2012 at 15:30

    In effetti all’inizio non avevo capito bene il perché del cavallone ma Martin ne sa una più del diavolo!… 🙂

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